capitolo 52 - lei ti sente

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Si erano svegliati l una tra le braccia dell altra, come ogni mattina, ma dopo quella giornata difficile Sangio l aveva abbracciata con una consapevolezza diversa , da quel litigio se così lo si poteva chiamare aveva capito quanto fosse importante per lui quella famiglia che si stava costruendo e quanto non averla vicino lo portava a essere in uno stato di ansia perenne.
G:" hei già sveglio?"
S:" si da poco "
G:" ho dormito davvero bene "
S:" si anche io..abbracciato a te "
Si rimise nella stessa posizione di qualche minuto prima, con la testa poggiata sul petto di lei e il viso incastrato nel suo collo, mentre lei con la sua piccola mano le accarezzava i capelli
S:" così mi riaddormenta.. sappilo"
G:" no alziamoci ..allora che facciamo oggi?"
S:" quello che vuoi..a te che va di fare ?"
G:" mmmh.. non saprei...possiamo ..vediamo un po..uffa non ho idee..vorrei fare tante cose ma non me ne viene in mente neanche una "
La vide sbuffare e mettere il broncio per quella sua stessa indecisione
S:" facciamo che intanto ci alziamo e facciamo una bella colazione , che dici ?"
G:" si anche perché ho una fame "
S:" ma va? Dimmi qualcosa di nuovo "
G:" cretino "
Lo lasciò li fermo a sorridere mentre lei scendeva giù in cucina , dove trovò Lidia intenta a preparare la colazione per tutti
L:" ciao Giulia.. "
G:" ciao Lidia.. ti do una mano "
L:" ma va siediti..è tutto pronto.."
G:" ah ok grazie "
Si sedette e cominciò a mangiare qualcosa aspettando che Sangio la raggiungesse, cosa che accadde qualche minuto dopo. Appena arrivato in cucina salutò sua mamma girata di spalle e si andò a sedere vicino a lei
S:" allora..adesso che hai cominicato a mangiare..qualche idea ?"
G:" no non ancora..ma mentre mangio ci penso "
L:" che fate oggi ragazzi ?"
S:" ah guarda non si sa..la signorina qua vuole fare tante cose ma dice che non riesce a dirmene neanche una "
L:" perché non andate a mare ? Rimane lì, vi portate qualcosa da mangiare e respirate anche un po dia aria pulita..che fa bene a Giulia e al bambino"
S:" bambina grazie..che dici ?"
G:" si dai non è una cattiva idea..almeno prendo un po di sole.."
S:" allora andiamo a prepararci...ah a proposito ma tu hai il costume ?"
G:" beh per sicurezza ho portato quelli che avevamo preso a Lecce "
S:" e tu adesso che sei incinta vuoi ancora mettere quei cosi?"
G:" perche che fa ?"
S:" che già nn mi andavano a genio prima..figuriamoci adesso..ne compriamo uno intero "
G:" ma così non mi abbronza la pancia "
S:" meglio tanto non te la deve guardare nessuno "
Esasperata ma sopratutto rassegnata che non avrebbe cambiato idea , non disse nulla.
L:" Giulia se vuoi ho un costume intero nero semplice che ha lasciato qui Andrea "
G:" beh si grazie..posso provarlo "
L:" dai vieni su con me cosi vediamo come ti sta "
S:" io intanto preparo qualcosa da mangiare e la borsa "
Salii le scale con Lidia che la affiancava fino ad arrivare alla stanza matrimoniale di lei e sua marito , perfettamente curata e arredata di buon gusto , come lo era lei . Attese che la donna cercasse quel costume attendendola leggermente più indietro per non disturbarla. Dopo qualche minuto la donna si girò sorridente verso di lei avendo tra le mani quel costume. Vedendolo Giulia pensava fosse semplice ma davvero raffinato : era nero e lucido con ai fianchi delle piccole onde che lasciavano intravedere qualche lembo di pelle.
L:" dai su provalo..così vediamo come ti sta "
Si tolse l unico indumento che aveva e l intimo, infilandosi subito dopo il costume. Si guardò allo specchio poco più avanti di lei e le piacque quell immagone riflessa. Quel costume le aderiva perfettamente accentuando ed evidenziando quella piccola pancina che pian piano le sembrava giorno dopo giorno farsi sempre più evidente
L:" sei davvero bella "
G:" grazie ..davvero..anche per il costume "
L:" ma va..e poi sta meglio a te che dentro un cassetto "
Sorrise abbassando la testa per l imbarazzo di quel complimento
L:" chiamiamo Sangio va..così vediamo anche lui cosa dice "
La donna si sporse fuori dalla porta e alzando leggermente il tono ordinario della sua voce, chiamò Sangio invitandolo a salire su da loro
S:" si mamma vengo"
In due secondi Sangio era davanti alla porta, dove poteva senza che entrasse vedere l immagine di Giulia , messa di profilo davanti lo specchio, come ad aspettare un suo giudizio
S:" sei..sei "
L:" è?"
S:" sei bellissima "
Si avvicinò a lei , la guardò e poi girandosi verso lon specchio vide quella piccola pancina
S:" cominica a vedersi ancora di più "
G:" si l ho notato anche io..magari devo mettere una maglietta per coprirla.. altrimenti se troviamo qualcuno potrebbe fare domande "
S:" uno , prima o poi lo saprebbero comunque e poi non voglio che la copri...è così bella "
Le passò delicatamente la mano e l accarezzò , nei suoi occhi una luce che non aveva mai avuto prima
G:" che fai piangi ?"
S:" si perché sto immaginando noialtri mare tutti e tre..lei che fai castelli di sabbia e io che glieli distruggo, noi che complottiamo contro di te perché vuoi non vuoi bagnarsi e invece ti buttiamo il secchiello con l acqua gelida , lei con solo la mutandina e i suoi piedini per la prima volta nell acqua .."
Adesso piangevano tutti e due , Lidia commossa gli aveva lasciati soli, nel loro momento
La mano piccola e calda di Giulia si posò sulla sua guancia, asciugando quelle gocce
S:" ho paura giu..di sbagliare ancora ..di farle male "
G:" sbagliereno..sia io che tu..ma l inportante è esserci, rimediare..capire l errore e non ripeterlo ..vuoi che ti dica una cosa ?"
S:" cosa ?"
G:" so che ti gaserai ancora di più ma a me non interessa.. quando metti le tue mani sulla pancia , e come se sentissi dentro qualcuno fare le capriole tipo oppure quando canti anche se non sei vicino a me ma anche in un altra stanza , sul mio corpo sento mille brividi ..lei ti sente Sangio.. e quando a volte mi addormento sola o tu non ci sei vicino.. è come se fossi triste ..a lei manchi quando non ci sei "
L abbraccio forte , inspirando tutto il suo profumo, quello della sua pelle che sapeva anche della sua bambina
S:" anche voi quando non ci siete mi mancate..ieri sera io..io ...stavo impazzendo "
G:" però adesso basta..andiamo in spiaggia e divertiamoci..ok?"
S:" si andiamo"
Si cambiò anche lui e avviandosi verso il centro si fermarono in una spiaggetta dove non c era tanta gente . Decisero per comodità di andare in un piccolo lido prendendo un ombrellone e due sdraio e piaizionandole in un ultima fila in modo da non avere troppa gente attorno.
Poggiate le cose e svestito, rimanendo entrambi in costume , decisero di andare subito a farsi un bel bagno vista la bellissima acqua davanti a loro
G:" dai Sangio fa caldo..muoviti "
S:" si vengo..devo mandare un messaggio a mia madre cosi sta tranquilla che siamo arrivati.. tu intanto vai a riva così ti abitui all acqua "
G:" uffa..va bene..ma non mi fare aspettare "
Andò correndo verso il mare , accelerando il passo vista la sabbia bollente che non riusciva a farla camminare più lentamente.
Sangio la vide allontanarsi e quando fu finalmente arrivata alla riva, vedendola serena , uscì dallo zainetto quel piccolo quaderno che di nascosto aveva recuperato prima di uscire di casa . Ogni giorno avrebbe scritto una frase , un pensiero, per quella nuova canzone , appena si fosse sentito ispirato
"Mi dirai che il mare non è limpido abbastanza
Non come ricordi quel famoso cielo in una stanza
Con addosso quel costume che mi farà impazzire
D altronde lo so che sei bella da morire"
Scritte queste parole , rimise il tutto nello zaino facendo attenzione che lei non potesse trovarlo in alcun modo e la raggiunse alla riva di quella spiaggia.

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