Richiesto da: Itz_Dxbora .
Livello: giallo
Trama: ambientato durante civil war
- Qualche giorno dopo l'attentato di Vienna -
Fischietti mentre continui a passare lo straccio sul bancone della tavola calda. Rivesti la lingua con la gomma azzurra e, soffiando l'aria attraverso, gonfi la gomma creando un palloncino. La porta si apre e alzi lo sguardo salutando cordialmente. Le parole ti si bloccano in gola quando vedi Steve Rogers sedersi davanti a te. <<che travestimento, anche un ceco ti riconoscerebbe>> affermi prendendo dal grembiule il block-note e la penna. <<ho bisogno del tuo aiuto>> dice mentre guarda il menù plastificato che ha davanti agli occhi. Inizi a disegnare degli omini stilizzati, dando l'impressione di scrivere una vera ordinazione. <<sei ricercato Steve. Vuoi forse mettermi nei guai?>> chiedi riempiendogli una tazza di caffè. <<se non fosse importante, non te lo chiederei mai>> Continua, guardandoti da sopra gli occhiali da sole. <<parli degli accordi?>> chiedi scrivendo una vera ordinazione. <<non trovo giusto impedire agli eroi di agire come tali>> continui appoggiando il foglietto sul piatto delle ordinazioni. <<che eroi siete se non potete scegliere dove e quando agire?>> affermi incrociando le braccia al petto e stringendoti nelle spalle. <<in realtà sono qui per altro>> risponde. Gli dai le spalle quando il cuoco, suonando sul piccolo campanello, ti avvisa che l'ordinazione è pronta. <<ho trovato tuo nonno e l'ho convinto a unirsi a noi>> risponde appena gli appoggi il piatto di uova, pancetta e pane tostato davanti. Resti a guardarlo senza lasciare che nessuna emozione traspari dai tuoi occhi. <<lo hai trovato allora>> dici abbassando la voce mentre altri clienti entrano nella tavola calda, salutandoli con un sorriso. <<si nascondeva a Bucarest. Non è esattamente la persona più apprezzata in questo momento>> ti spiega Steve bevendo il suo caffè. <<ricercato per l'omicidio del re del Wakanda, l'ho visto in tv poco fa>> dici, prendendo le ordinazioni degli altri clienti prima di tornare da Steve. <<Tony vuole convincerci a firmare gli accordi. Abbiamo bisogno di te Y/n>> continua stringendoti la mano e sospiri. Lo guardi e lentamente annuisci.
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(dal capitolo precedente)
- Berlino 2016 -
Capitan America fa un gesto alla ragazza che sembra bloccata al pavimento quando i suoi occhi si incontrano con quelli di Bucky. Lei deglutisce e raggiunge i due soldati con esitazione. <<Bucky lei è y/n. E'...>> le parole muoiono in gola a Stive. Questa ragazza non solo è identica a y/n, ma ha anche il suo stesso nome. Lei si schiarisce la voce e allunga la mano destra. <<mi chiamo y/n Barnes e sono tua nipote>>
Passi del cotone zuppo di disinfettante sul sopracciglio di Bucky mentre Steve, alle tue spalle, resta sdraiato sul divano. Tiene il braccio sinistro piegato sugli occhi e respira lentamente. <<le assomigli così tanto>> sussurra Bucky guardandoti attentamente. Sorridi appena mentre cerchi di ripulirgli il viso dal sangue secco. <<lei è ancora..>> inizia, interrompendosi per il momento nostalgico. Annuisci lentamente. <<avevo dieci anni quando è andata via>> rispondi passandogli una busta di ghiaccio istantaneo che si appoggia sulle costole. <<disse che era felice, perchè ti avrebbe trovato dall'altra parte>> continui sorridendo con tristezza.
<<Lei mi parlava sempre di te. Sono cresciuta ascoltando le vostre storie, leggendo le vostre lettere e guardando la tua foto scattata quando ti sei arruolato>> continua appiccicandogli i punti adesivi sul sopracciglio.
Mentre il silenzio cala tra voi sistemi la valigetta del proto soccorso, guardando di sfuggita il soldato d'inverno e Steve finalmente addormentato sul divano del tuo appartamento.
<<Papà è sempre stato fiero di essere tuo figlio. Diceva sempre che da bambino tirava fuori il petto quando venivano a sapere che era il figlio di James Buchanan Barnes>> dici all'improvviso, sedendoti sul tavolo a gambe incrociate e spostando di lato la valigetta del pronto soccorso. <<come si chiama?>> chiede alzandosi indolenzito e appoggiandosi al tavolo accanto a te. <<Simon. Ti assomigliava>> dici, notando il suo sguardo. <<Ere un agente dello shield, ucciso caduto durante la battaglia di New York>> spieghi ricordando con dolore uno dei giorni più brutti della tua vita.
Guardate Steve dormire e nessuno dei due parla.
Il capitano ti ha raccontato la storia di tuo nonno, di come si è creduto morto e della trasformazione in super soldato. Ti chiedi se la vita della vostra famiglia sarebbe stata diversa se Bucky fosse tornato dalla guerra.
All'improvviso gli strigi la mano, facendolo sussultare. Ti appoggi alla sua spalla e lui si irrigidisce. <<sono felice che tu sia qui Bucky>> dici respirando il profumo che sentivi anche a casa di tua nonna, ora mischiato all'odore di disinfettante. Lui appoggia la guancia sulla tua testa e sospira, ancora confuso ma felice
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Marvel & DC ( Immagina e one shot)
Short StoryRaccolta di immagina sui personaggi dei fumetti Marvel e DC