Peter Parker 💚💛

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Richiesto da:  she_is_ale
Stile: sorpresa in arrivo
Livello: verde/giallo

  Sposti di nuovo la scatola, questa volta mettendola sul tavolino del salotto. Storci il naso mentre la osservi. Il fiocco rosso che hai incollato sopra stona con qualsiasi cosa che hai in casa.
Guardi l'ora sul telefono e lo rimetti nella tasca posteriore dei jeans. Peter sarà a casa tra poco; la cena è pronta e la sorpresa anche. Resta solo da trovare il posto in cui lasciarla.
Hai visto centinaia di video sui social e ti sei fatta un sacco di idee su come realizzare questa cosa. Il punto è: metterla in atto. Ti fermi a riflettere alcuni istanti. Ti sei immaginata mille volte la scema e altre mille reazioni. Tutte quante diverse e tutte quante possibili.

  Senti il tintinnio delle chiavi e la porta si apre rivelando il tuo fidanzato, tra poco marito. Indossa una delle sue tante maglie nerd sotto una felpa blu bagnata.
<<Peter..>> lo richiami come per iniziare una ramanzina <<lo so, lo so. L'ombrello>> afferma ridacchiando abbassandosi il cappuccio fradicio che non ha evitato alla pioggia di bagnargli comunque i capelli.
Si leva le scarpe lasciandole sul pianerottolo per non bagnare casa. Ti raggiunge dopo aver chiuso la porta e ti bacia la fronte prendendo il tuo volto tra le mani.
<<Com'è andata?>> gli chiedi, riferendoti alla giornata alla base degli Avengers. Lui sospira baciandoti la guancia sorridendo. <<Tutto nella norma. Rocket ha passato la mattinata a insultarci perché.. in realtà non so il perché. Ho smesso di farmi domande su Rocket>> spiega alzando le spalle facendoti ridacchiare.
Continuate a chiacchierare della vostra giornata mentre si cambia, indossando dei vestiti più comodi per restare in casa. Gli racconti del tuo giorno in laboratorio in ospedale, dei colleghi e delle loro idee per superare i momenti morti della giornata. Lui ti racconta degli allenamenti e di alcuni nuovi prototipo a cui sta lavorando insieme al professor Banner.

Scendete in cucina per cenare e ti aiuta ad apparecchiare la tavola, guardandoti di tanto in tanto come se percepisce qualcosa di strano. Pensi che i suoi sensi da ragno forse gli stanno dando degli indizi, forse è più evidente di quanto non credi. Appoggi la pentola sul tavolo e riempi i piatti prima di mettervi a mangiare. <<Ricetta di mia nonna>> affermi guardarlo con gli occhi sgranati e la bocca aperta. <<Amo essere imparentato con l'Italia>> dichiara sospirando già con l'acquolina in bocca, osservando gli spaghetti e le polpette nel suo piatto. Ridi riempiendo i vostri bicchieri, rischiando più volte di versare l'acqua anche sul tavolo. <<Dai ma come fai? Ma sono tutte molli ste bottiglie>> ti lamenti schiacciandone una con facilità, come se fosse di carta pesta. Peter annuisce succhiando alcuni spaghetti che gli penzolano dalle labbra sporche di sugo. Il tuo sguardo cade alle sue spalle, sulla scatola lasciata sul tavolino davanti al divano. Ti lecchi le labbra e giri la forchetta tra la pasta. <<Lina, la mia collega di farmacia, è entrata adesso nel sesto mese sai? Ha una pancia.. sembra molto di più>> affermi alzando le spalle, cercando di dare l'impressione che sia una semplice conversazione come un'altra. In passato, quando eravate fidanzati da pochi mesi, vi era capitato di scherzare e fantasticare sul futuro, su una famiglia. E dopo anni i vostri sogni si stanno avverando. <<E invece la moglie di Oscar, di radiologia, ha partorito la settimana scorsa. Dovresti vederlo.. un piccolo panzerotto pieno di capelli>> continui elettrizzata, emozione che non passa inosservata al tuo compagno. Peter ti stringe la mano, baciandone il palmo. <<Vedrai che un giorno avremo anche noi il nostro panzerotto capellone>> ridacchia facendoti annuire. Noti una sfumatura diversa nel suo sguardo, un misto di speranza e tristezza. Non avete mai davvero deciso di provare ad avere un figlio, spesso ci avete sperato anche se si era rivelato sempre un falso positivo. Da una parte vorrebbe tanto poter avere la famiglia che sognate, ma dall'altra ha paura di non riuscire ad avere la famiglia che sogna a causa del suo lavoro da eroe.

  <<Sono passata nella pasticceria che ti piace tanto oggi dopo il lavoro. E ho preso un dolce per festeggiare>> affermi dopo aver caricato la lavastoviglie con i piatti, le posate e le pentole sporche. Peter corruga la fronte mentre si risiede al tavolo della cucina. <<Cosa festeggiamo?>> Chiede guardando il calendario sul suo telefono, in ansia per aver potuto dimenticare un anniversario o una festa con te. <<Noi. Festeggiamo noi>> affermi appoggiando sul tavolo la scatola dal fiocco rosso mentre lo incalzi ad aprirla. Lui solleva il coperchio impaziente di assaggiare la torta ai tre cioccolati o i pasticcini alla crema o qualsiasi cosa ci sia dentro. Il tuo cuore batte all'impazzata nel petto fino a sentirlo nelle orecchie. Ora hai paura. E se.. mille mila e se.. ti riempiono la testa. Ma il silenzio riempie il tuo cervello quando vedi lo sguardo di Peter.
Lo richiami e alza la testa per guardarti con gli occhi pieni di stupore e lacrime. Si asciuga gli occhi con la manica della maglia e si alza ad abbracciarti tenendo ancora in mano le scarpette da neonato e la tutina con la scritta "io sono tuo figlio" con i font di star Wars Ti stringe a sé singhiozzando sulla tua spalla. <<Ora capisco quella sensazione che avevo da giorni>> sussurra ridendo e singhiozzando insieme a te. <<Il tuo Peter Prurito ha sempre ragione>> gli ricordi baciandolo. Ti accarezza la schiena senza riuscire ad allontanarsi da te.. da voi.
  In breve vi lasciate prendere dal festeggiamento. Ti ritrovi seduta a cavalcioni sulle sue gambe, i vostri vestiti abbandonati sul pavimento della vostra camera. Le sue mani vagano gentili sul tuo corpo e le tue sono fisse sulle sue guance. Le vostre lingue si uniscono più e più volte. Gioca con le spalline del tuo reggiseno, abbassandole lungo le tue braccia. All'improvviso, si allontana per guardarti. Ti accarezza i capelli e sorride perso nel tuo sguardo e in un altro mondo. <<Sei la donna della mia vita y/n>> sussurra accarezzandoti la pancia con sguardo sognante. Gli baci il naso e la fronte stringendolo a te. <<E tu sei l'uomo della nostra>> sussurri piena d'amore e gioia.

*****

  Alzi di scatto la testa dal cuscino, guardandoti intorno con un occhio aperto. Il telefono di Peter sta suonando e vibrando fastidiosamente sul comodino accanto a lui. Con un mugugno lo cerca allungando il braccio. Osserva lo schermo e sbuffa mettendosi seduto mentre ti fa segno di tornare a dormire. Appoggi la testa di nuovo sul cuscino e prendi un profondo respiro chiudendo gli occhi. Nel dormiveglia lo senti parlare con qualcuno di lavoro e ti giri dall'altra parte, dandogli le spalle. Guardi il suo riflesso nello specchio dell'armadio. Ha i capelli spettinati ed è ancora nudo come la sera precedente. Sorridi appena ricordando i vostri respiri pesanti e i gemiti. Fingi di dormire e Peter interrompe la chiamata, rimettendo il cellulare sul comodino. Torna accanto a te, abbracciandoti e baciando la tua spalla nuda. <<Era Happy.. mi aspettano per una riunione su una missione>> sussurra sapendo che sei sveglia. Appoggi il sedere contro il suo basso ventre e Peter impreca sottovoce. <<È una missione segreta?>> Gli chiedi girando la testa per guardarlo. <<Abbastanza si. E tu sei una civile, anche se sei la mia compagna>> ti bacia accarezzandoti la pancia sempre più grande. Sono passati sei mesi da quando gli hai fatto questa sorpresa e da allora casa vostra è completamente diversa. Ci sono scatoloni e cose per bambini ovunque. <<Che bello sentirlo>> affermi cercando di metterti supina. <<Cosa?>> Ti chiede accarezzandoti il volto. <<La signora y/n Parker>> affermi ridendo insieme a lui.

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