Richiesto da: sarapotter_
Livello: rosso
Trama: carta bianca
L'auto di Joker corre veloce per le strade di Gotham. Passa con il rosso a ogni semaforo, infrangendo per un bel po' il limite di velocità.
In un qualsiasi altro momento ti saresti divertita ad infrangere la legge, ma non questa notte.
<<smettila di fare quella faccia. Mi fai arrabbiare>>.
Dice distogliendo lo sguardo dalla strada, appoggiando la mano sulla tua coscia lasciata scoperta dallo spacco del tuo abito elegante.Senza smettere di guardare le luci fuori dal finestrino oscurato, allontani la sua mano da te con un movimento brusco.
Questo tuo gesto lo fa innervosire ancora di più.
Stringe le mani sul volante e accelera ulteriormente, facendoti provare un senso di schiacciamento nella zona della pancia.
<<Cazzo, rallenta>>.
Gli urli guardando il contatore di velocità sul cruscotto.
<<Taci! Non dirmi cosa fare>>.
Grida, il viso truccato contratto in un'espressione di rabbia.
<<Non ho la minima intenzione di morire per un tuo capriccio>>.
Gridi a tua volta, passando la mano tra i tuoi capelli h/c.
Con velocità cambia marcia, tira il freno a mano e gira il volante a destra. Ti ritrovi schiacciata contro il sedile mentre cerchi di tenerti saldamente mentre l'auto gira sus e stessa. La sua risata malata ti arriva fin dentro il cervello e strozzi gli occhi, respirando affannosamente e urlando spaventa.
La macchina si ferma, sollevandosi sulle ruote di sinistra per alcuni secondi, e si riposiziona con un tonfo sulle altre due.
<<fammi scendere. Apri questa cazzo di portiera>>.
Gli urli, sovrastano la sua risata crudele. Vedendo che non ti ascolta, ti sganci la cintura e ti pieghi su di lui per sbloccare le portiere.
Velocemente scendi dall'auto e cammini barcollando per la strada deserta che porta alla sua "base segreta". I tuoi tacchi risuonano sull'asfalto rovinato. Il respiro affannato sovrasta i suoni intorno a te.
Senti una portiera sbattere e un urlo richiamarti.
Continui a camminare, fregandotene delle sue urla e parolacce. Una mano si afferra salda intorno al tuo avambraccio, ti senti tirare indietro e finisci faccia a faccia con Joker.
Vedi l'ira nei sui occhi e inizia a strattonarti.
<<devi ascoltarmi piccola, o mi farai incazzare. Tu non vuoi vedermi incazzato, vero?>>
La sua voce risuona dura e la sua stretta inizia a farti male, ma non dici nulla. Serri la mascella e non abbassi gli occhi dai suoi.
<<non mi fai paura Joker>> azzardi, avanzando di un passo per trovarti a un palmo dalla sua faccia dipinta. Lui, come risposta, ti stringe una mano intorno al collo stingendo la presa ogni secondo che passa. <<Chiedi scusa>> sbraita ma non rispondi. Il fiato inizia a mancarti ma cerchi di resistere il più possibile <<devi fare ciò che dico>> continua alzandoti da terra. Stringi le mani intorno al suo polso, dimenandoti. <<Io non sono Harley Queen. Non sarò la tua cagnolina>> dici col fiato corto. Improvvisamente i suoi occhi si spalancano e libera la presa, lasciandoti cadere senza respiro al suolo. Tossisci un po prima di venir strattonata per i capelli. Senti un colpo doloroso sulla tempia e cadi a terra senza sensi.
****
Apri gli occhi lentamente. Hai la bocca tappata da del nastro adesivo, i polsi legati ai braccioli della sedia. Non hai più il tuo vestito, ma solo un paio di slip bianche di lingerie.
A qualche metro davanti a te, vedi la schiena di Joker, i pantaloni neri a vita bassa mettono in bella mostra il suo sedere e le gambe slanciate. I muscoli gli si contraggono ogni volta che muove le braccia, trafficando con qualcosa sul tavolo davanti a se. Agiti le braccia nella speranza di riuscire a liberarti ma questo non succede, attiri soltanto l'attenzione. <<oh, sei viva>> dice con noia. Sperava fossi morta? Ti si avvicina con poche falcate, in mano tiene un batuffolo di carta igenica.
Ti perdi ad osservare il suo corpo asciutto, leggermente muscoloso. Le spalle larghe, la pelle ricoperta di cicatrici. Lui ti solleva la testa, stringendo la mano libera sul tuo mento e inizia a passarti la carta impregnata di disinfettante poco sopra l'occhio sinistro. Gira il tuo viso a destra, osserva attentamente il taglio sul sopracciglio e strappa via il nastro adesivo dalla tua bocca. Le sue dita fredde percorrono il contorno delle tue labbra arrossate e screpolate scendendo sul collo segnato dall'impronta violacea della sua stretta. Si ferma sul solco tra i seni lasciati scoperti da lui stesso. Accarezza la pelle come se avesse paura di farti male, passando i pollici sui capezzoli e facendoti sussultare. Alza lo sguardo dal tuo corpo e ti guarda dritto negli occhi, si inginocchia lentamente posizionandosi tra le tue gambe. Appoggia le mani ai tuoi fianchi e avvicina il viso al tuo petto. <<E' sempre qui, nella mia testa. Il ricordo di lei è come un parassita nel mio cervello che mi logora giorno per giorno>> sussura appoggiando la testa sulla tua pancia, i capelli verdi che ti solleticano. <<perche sono qui se vuoi così disperatamente lei?>> chiedi guardandolo dall'alto. Joker alza la testa, per poi riappoggiarla dov'era prima <<lei mi rendeva pazzo, tu mi rendi umano>> sussurra prima di pogiare velocemente la bocca sulla tua. Insinua la lingua tra le tue labbra, stringendo le mani sul tuo seno.
Le fa scorrere sul corpo, scendendo insieme ad esse con le labbra. Ti sfila l'unico indumento che ti copriva e si inginocchia davanti a te. Tira le tue caviglie verso di se, appoggiandosele alle spalle e ritrovandosi così davanti alla tua apertura. Ci appoggia le labbra, lasciandoci baci alternati a leggeri risucchi. Con la lingua ti accarezza la pelle sensibile portandoti a buttare la testa all'indietro. Stringi le mani infilandoti le unghie nei palmi e mordendoti le labbra. Con le mani ti accarezza le cosce tenendotele divaricate, continuando a muovere la lingua in te. Cerchi in vano di trattenere i gemiti, ma le gambe tremanti tradicono il tuo intento. Si allontana da te, asciugandosi le bocca con il dorso della mano e sogghignando. <<Eh dai, fammi contento e pregami di farti venire>> sussurra al tuo orecchio infilando un dito in te, aggiungendone un secondo poco dopo. Il respiro ti muore in gola e stringi le bambe sulla sua mano. Non contento del tuo gesto sfila la mano, lasciandoti insodisfatta e tremante. <<Che bastardo che sei>> dici respirando affannosamente. <<Pregami e ti darò ciò che vuoi>> dice con nonchalance, tagliando con un coltellino il nastro adesivo sui tuoi polsi. Ti alzi con fatica facendo un passo verso di lui ma indietreggia, rendendoti ancora più difficile raggiungerlo.
Odi doverlo fare, ma non puoi più resistere. <<Ti prego. Ti prego non lasciarmi così>> dici chiudendo gli occhi. Le sue braccia ti sollevano, stringi le gambe intorno ai suoi fianchi e passi le amni tra i suoi capelli verdi. <<Con gran piacere>> sussurra butandoti stile sacco di patate sul letto della vostra stanza.
Ciaooo! Non avevo molte idee, spero che vi piacci comunque. Non è il solito capitolo rosso, è più arancione che rosso ahahaha.. Comunque spero sia quantomeno decente. Baciones a tutti !!!
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Marvel & DC ( Immagina e one shot)
Short StoryRaccolta di immagina sui personaggi dei fumetti Marvel e DC