AntMan💚💙

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Richiesto da:  sofya_olo .
Livello: verde / azzurro (potrebbe essere un pochino triste)
Trama: carta bianca

  <<Ma-mma. Maaa-mmaaa>>
<<Dada>> afferma allegramente la piccola Lizzy portandosi le manine alla bocca. Sbuffi facendola ridere. Non capisci se lo fa apposta, a prenderti in giro, come suo padre, oppure sta sbagliando qualcosa.
Ti sdrai sul divano appoggiando Lizzy sulla tua pancia e piegando le gambe per permetterle di stare seduta dritta.
  <<Dai Lizzy.. solo una volta ti prego. Mamma>> le chiedi con dolcezza e un briciolo di tristezza. La guardi negli occhi verdi come quelli di Scott e capisci subito che sta rimuginando qualcosa. Muove le labbra, forse cercando di imitare e capire come metterle per dire le giuste lettere.
  La serratura scatta e la porta si apre. <<Dada! Dada!>> Afferma più e più volte Lizzy agitandosi nel vedere il ritorno del suo papà. Scott chiude la porta di casa con un piccolo calcio e si avvicina al divano, prendendo in braccio la figlia che comincia a dimenare le gambe. Scott la stringe a se, riempiendole di baci le guance. <<Oh quanto mi sei mancata Lizzy>> le sussurra dondolando da un lato all'altro mentre lei si accoccola contro il suo petto, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
Incroci le gambe e ti appoggi allo schienale del divano, sorridendo nel vederli insieme.
Anche se Lizzy è arrivata dopo un solo quattro mesi di convivenza e due anni di relazione, vedere questa scena ripaga ogni sacrificio, ogni paura e ogni dubbio.

  Scott si sporge dandoti un bacio sulle labbra. <<Anche tu mi sei mancata moltissimo Y/n>> sussurra facendoti  sorridere. Ti metti in ginocchio e approfondisci il bacio prendendogli il volto tra le mani. Con il braccio libero ti stringe i fianchi attirandoti a se per averti più vicina.
Vi staccate quando Lizzy comincia a ridere guardandovi. <<Oh forse anche tu vuoi un bacio da mamma e papà?>> Afferma Scott ed entrambi iniziate a baciare ripetutamente le guance di vostra figlia facendola ridere tanto da farla diventare rossa in volto.
Passi una mano sulla sua testa, cercando di pettinarle i capelli castani. <<Siete la cosa più bella che ho. Non sparite mai vi prego>> afferma Scott abbracciandovi. Percepisci una strana emozione dentro di lui e alzi la testa per poterlo guardare meglio negli occhi. Stesso sguardo di vostra figlia.
  <<Scott, qualcosa non va?>> Gli chiedi accarezzandogli il braccio. Lui alza le spalle e ti rivolge un sorriso tirato. <<Sono solo.. con la storia del mondo quantico e degli avengers ho paura di perdermi del tempo con voi. Ho perso del tempo che potevo vivere con Cassie>> afferma guardando alle tue spalle la foto che ritrae le sue due figlie insieme, sorridenti. Appoggi una mano sulla sua guancia e inizi ad accarezzarli lo zigomo con il pollice. <<Stai vivendo ora con Cassie tutto il tempo che non avevi prima. Lei ti adora, sei un padre fantastico e a lei importa che tu ci sia nei momenti importanti. E lo stai facendo Scott>> lo rassicuri sorridendogli. Come ringraziamento ti bacia le labbra con dolcezza prima di schiarirsi la voce e ricacciare indietro il malumore. <<Allora Lizzy, andiamo a salutare la tua sorellona in giardino mentre mamma prepara la cena?>> afferma sollevando in aria la piccola fingendo di farla cadere. Le risate di Lizzy riempiono il salotto mentre ti avvii verso la cucina per preparare qualcosa. 
Dalla finestra osservi la tua famiglia e sorridi. L'uomo che ami che ti ha reso madre e una splendida e intelligente ragazzina che hai imparato ad amare come se fosse tua.

Anni fa non avresti mai creduto alla possibilità di avere la vita che hai sempre desiderato. Una casa, un lavoro che adori, un cane che scodinzola giocando con le tue figlie e Scott che ti sorride dal giardino facendoti sentire amata anche con un semplice saluto della mano. 

*****

  <<Quindi domani farete il test per il microverso?>> Gli chiedi passando lo spazzolino sotto l'acqua. <<Mondo quantico>> ti corregge Scott sorridendo, continuando a cullare Lizzy tra le braccia che piano piano si sta addormentando. <<Giusto, mondo..quantico>> affermi indicandolo dal riflesso nello specchio prima di iniziare a spazzolarti i denti. <<Comunque si. Domani mattina faremo il test definitivo per raccogliere dei campioni>> afferma accarezzando la fronte di Lizzy, guardandoti e sentendosi sul bordo della vasca da bagno. <<È pericoloso?>> Gli chiedi sciacquando lo spazzolino. Lo vedi sospirare appena e questa cosa ti preoccupa non poco. <<Scott, che succede?>> Chiedi ancora avvicinandoti a lui, mettendoti in ginocchio sul tappeto bianco. <<Non è mai stato fatto prima. Janet van Dyne è rimasta incastrata in quel posto e non è stata una passeggiata>> spiega Scott, cullando Lizzy che ormai sta dormendo profondamente. <<Potresti restare bloccato anche tu?>> Chiedi corrugando la fronte, preoccupata. Senza esitare troppo Scott sciolte la testa negando a modo suo. <<Hank sa il fatto suo. Non mi lascerebbe mai in quel micromondo, come lo chiami tu>> afferma baciandoti le labbra prima di alzarsi ed uscire dal bagno.
  <<Preferiresti combattere con gli Avengers?>> Ti chiede cambiando discorso tirando le tende davanti alla finestra. <<Non mi dispiace restare a casa con Lizzy e Cassie>> rispondi lasciando la vestaglia sulla poltrona, accanto all'armadio, sulla quale ti siedi per metterti la crema idratante sulle gambe. <<Non ti manca neanche un po'? A me manca essere un Avengers>> afferma Scott guardandoti con la coda dell'occhio mentre lascia la bimba nel suo lettino, ai piedi del vostro letto. Le rimbocca le coperte, le bacia la fronte facendola sorridere nel sonno.
<<Mi manca combattere fianco a fianco con mio fratello? Si. Ma non mi manca restare lontana da casa per troppo tempo>> rispondi alzando le spalle, osservando la foto di Sam con Lizzy tra le braccia, scattata poche ore dopo la nascita della piccola.
<<Tornerai a combattere, Timestopper?>> Chiede provocandoti, sapendo quanto odi il nome che i media ti hanno affidato. Scuoti la testa sorridendo. <<Io non fermo il tempo. Lo controllo è diverso>> chiarisci chiudendo il barattolo di crema al cocco e sistemandoti il pigiama di seta.

Anche tu dai il bacio della buonanotte a vostra figlia, prendendoti qualche istante per ammirarla.
Scott appoggia le mani sui tuoi fianchi iniziando a lasciare una scia di baci sul collo, cercando di convincerti ad andare a letto vista l'ora tarda.
Lo raggiungi infilandoti sotto le coperte e spegnendo la luce. Ad illuminarvi c'è solo la lampada sul suo comodino.
  <<Scott, promettimi che starai attento>> sussurri prendendogli il volto tra le mani. Lui annuisce, accarezzandoti le braccia e tirandoti a se per stringerti contro il suo petto.

*****

  Fai saltellare lievemente Lizzy tra le braccia, cercando di placare il suo isterico e insistente pianto. Sono passate tre ore e ancora non accenna a calmarsi neanche un po'.
Le hai dato il ciuccio e il biberon, hai cercato di farla addormentare, hai pensato avesse mal di pancia o mal di denti ma nulla riesce a darle pace.
Mentre cammini per casa alla ricerca di una soluzione anche il tuo stato d'animo peggiora, portandoti molto vicino ad avere una crisi di pianto insieme alla piccola.

Il tuo telefono squilla dalla cucina. Lasci Lizzy nel box, dandole il suo pupazzo preferito e il ciuccio che velocemente si porta alle labbra.
È Cassie a chiamare.
<<Pronto?>> Rispondi, portandoti il cellulare all'orecchio, incuriosita dalla chiamata della tua figliastra, soprattutto considerando l'ora. <<Y/n, papà è già tornato? Doveva venire a prendermi a scuola>> afferma con voce preoccupata. Ti volti verso l'orologio a muro appeso sopra la porta della cucina. <<Cavolo.. sai che non ho ide...>>
Improvvisamente si fa silenzio.
<<Y/n? Ci sei ancora?>> Chiede Cassie dall'altra parte del telefono caduto a terra vicino ad un mucchio di cenere che lentamente sparisce. <<Pronto? Y/n?!>>

Lizzy resta a guardare nella tua direzione. Un attimo prima eri lì ma ora non ci sei più.
<<Mama..mama?>>



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