Antman pt2 💚💙

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Richiesto da: AuroraSpinnato StoriesofaJasmine
Livello: verde/azzurro (potrebbe essere un po' triste)
Trama: siete tornati ma alcune cose sono un po' diverse

  È stato tutto davvero molto strano, sia per chi è scomparso che per chi è rimasto. Non avete provato dolore. Certo, la confusione e lo shock c'è stato mentre vedevi te stessa scomparire.
  È stato come addormentarsi e svegliarsi un attimo dopo nello stesso punto. Un battito di ciglia durato 5 anni. Avete scoperto successivamente al vostro ritorno del tempo effettivo che è passato e della portata che questo strano fenomeno ha avuto. Alcuni dicevano che metà della popolazione mondiale è semplicemente scomparsa per cinque anni e poi ritornata all'improvviso.
  È stato senza dubbio poco piacevole scomparire; ma quello che avete perso nel lasso di tempo in cui non esistevate è decisamente peggio.
 
La casa in cui vivevi con il tuo compagno Scott e le vostre figlie era vuota. I mobili coperti da lenzuola bianche, le finestre coperte di polvere così come il pavimento in parquet e le scale in moquette. All'inizio non capivi cosa stesse succedendo, poi sei corsa per casa alla ricerca delle bambine, correndo anche in giardino ormai lasciato a sé stesso.
Il ritorno è stata la cosa peggiore. Ma anche la vostra assenza è stata dolorosa per chi è rimasto.

  La prima cosa che hai fatto è stata correre ad una cabina telefonica e chiamare tuo fratello. Ci ha messo alcuni secondi prima di rispondere, ma quando hai sentito la sua voce sei scoppiata a piangere. <<Sam.. che cosa sta succedendo?>> Hai chiesto tra i singhiozzi. Lui non ha risposto subito, ci ha messo un po' per sussurrare il tuo nome. Diversi minuti ancora per chiederti dove ti trovavi.
  Sei tornata a casa, hai spostato il lenzuolo bianco sedendoti sul divano mentre lo aspettavi.
Nella tua mente si sono mischiate diecimila domande, altrettante paure. Hai dato uno sguardo veloce intorno a te quando eri fuori. Il tuo quartiere non era più lo stesso, non era più colorato e pieno di vita come lo era pochi minuti fa.
  Quando la porta si è aperta hai subito alzato la testa ritrovandoti avvolta tra le braccia forti di Sam. Lo hai guardato e anche lui era diverso; più vecchio. Hai cercato di chiedergli che cosa stesse succedendo ma lui ti ha preso il volto tra le mani <<ti spiegherò tutto sorellina ok?>> hai solo annuito.
Per ore avete parlato. E il tuo stato d'animo è subito diventato un ammasso di emozioni.

  <<Quindi anche tu sei sparito?>> Gli chiedi dopo aver ascoltato dei vostri nipotini; lasciati bambini e ritrovati degli ometti. La domanda poi ti sorge spontanea. <<Scott? Cassie e Lizzy?>> chiedi con le lacrime agli occhi e lui sospira. Lui sospira ed il tuo respiro si fa pesante. <<Sam.. loro dove sono?>> domandi e lui ti prende le mani. L'ultima volta che ti ha preso le mani e ti ha guardata così è stato quando gli avevi raccontato che tu e Scott avevate iniziato a frequentarvi. Lui non lo approvava molto, visto gli scontri che spesso i due hanno avuto, ma ha mandato giù la cosa abbastanza bene.
<<Loro stanno bene. Ma è meglio che siano loro a parlare con te>> afferma cercando di confortarti. Ti culla tra le sue braccia come faceva quando eravate bambini. La famiglia Wilson ti ha trovata abbandonata in un cesto sulla spiaggia, non lontano dalla loro rimessa per le barche. Eri solo una neonata, il cordone ombelicale ancora attaccato. Ti hanno cresciuta come se fossi figlia loro, nonostante la scoperta dei tuoi poteri temporali. Motivo per il quale, forse, i tuoi genitori biologici ti hanno abbandonata sulla spiaggia.

  Arrivate davanti a casa di tua cognata Ruth, sorella di Scott. Non siete stati molto in quella casa, ma conosci Ruth molto bene, essendo stata lei la tua ancora verso Scott. Sarebbe stata la tua damigella d'onore e con suo fratello eravate pienamente d'accordo che, nel caso vi fosse successo qualcosa, lei sarebbe diventata tutore legale di vostra figlia Lizzy.
  Scendi dall'auto con il cuore in gola. Il giardino della villetta, ben curato, ha una casetta di legno a misura di bambino; dei pattini a rotelle abbandonati sul fondo delle scale del portico; un pallone da calcio bianco e rosso e altri giocattoli fanno intendere che effettivamente in quella casa vive un bambino.
  La porta si apre mentre superi il cancelletto di legno bianco e ormai sei sicura che il tuo corpo è ufficialmente entrato in disidratazione a causa delle svariate lacrime. Scott ti corre in contro stringendoti a se, cullandoti tra le braccia mentre ti accarezza i capelli e ti sussurra parole di conforto. <<Credevo di averti persa per sempre>> sussurra baciandoti la fronte mentre respiri il suo profumo. Ti era mancato tutto di lui, ogni singola parte di lui. <<Amore mio promettimi che sarai forte ok?>> Sussurra prendendo il tuo volto tra le mani e guardandoti negli occhi. Annuisci. Non sei pronta a quello che sta per accadere e non sai neanche se avrai la forza per viverlo.

  Entrate in casa e in piedi al centro del salotto c'è una ragazza. Alta, capelli scuri che riconosci all'istante. <<Cassie..>> sussurri incredula. Non è più la ragazzina che ti arrivava sotto la spalla. Ora è una giovane donna, alta quanto te. Ti abbraccia sorridendoti. <<Ci sono tante cose che ti devo raccontare y/n>> sussurra ridacchiando, forse cercando di smorzare la tensione. La stringi a te ritrovando in questo abbraccio la dolce e ribelle Cassie che chiedeva consigli e si confidava, fidandosi ciecamente. <<Lei è di sopra>> vi informa facendovi strada su per le scale e poi lungo il corridoio verso l'ultima stanza. A separarvi c'è una porta lilla coperta di farfalle colorate accompagnata dal nome Lizzy.
Scott ti stringe la mano e Cassie apre la porta.
Il tuo cuore smette di battere e forse anche quello del tuo compagno dietro di te quando la bambina al centro della stanza, seduta sul pavimento intenta a disegnare, alza la testa. I capelli castani sono legati in due lunghi codini alti e gli occhi, uguali a quelli del padre, vi scrutano attentamente. Indossa una salopette di jeans sopra una maglietta bianca. <<Lizzy, ti ricordi di loro?>> Le chiede Cassie sedendosi accanto a lei a gambe incrociate. La bambina di sei anni annuisce. <<Mi hai fatto vedere le loro foto>> risponde guardando la sorella maggiore, iniziando a giocare con le sue stesse dita. Sorridi a quel piccolo gesto; un tic nervoso che ha preso da te. <<Sai chi sono?>> Le chiede ancora e Lizzy vi guarda. Si alza in piedi e viene verso di voi, ora entrambi in ginocchio a guardarla alla sua altezza. Inclina la testa da un lato all'altro prima di sorridere con gli occhi lucidi. <<Mamma e papà>> sussurra sull'orlo di un pianto liberatorio. Annuisci e la accogliete nel vostro abbraccio stringendola a voi con la paura di poterla perdere ancora.

****

  Le accarezzi la testa mentre Lizzy dorme accanto a te nel vostro letto. Siete stati insieme tutto il giorno raccontandovi gli ultimi cinque anni come se fossero pochi minuti. <<Ci siamo persi il suo primo compleanno. Il primo giorno di scuola. I primi passi e la prima volta in bicicletta>. Sussurri guardandola dormire tranquilla avvolta in una felpa di suo padre. Scott si infila sotto le coperte, abbracciandoti da dietro mentre siete tutti e tra sdraiati. Ti bacia la spalla e ti stringe la mano. <<Non darti questa colpa amore mio. Da domani ci saremo per altre mille prime volte>> sussurra e sa che ribatterai ma te lo impedisce. <<Non pensarci adesso y/n. Siamo tornati, siamo insieme adesso. È questa la cosa importante>> continua e sai che ha ragione nonostante il male che provi. Lizzy vi ha disegnati, tutti e quattro insieme, in ogni singolo disegno che ha fatto da quando ha imparato. Ha raccontato di voi ai suoi amici e ha chiesto di voi qualsiasi cosa.
Anche se non eravate fisicamente con lei, non l'avete mai lasciata.

Marvel & DC ( Immagina e one shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora