Thor💛

4.2K 159 6
                                    

Richiesto da: MazeRunnerStory20
Livello: giallo
Trama: Carta bianca


Sali velocemente le scale del tuo appartamento, ricordandoti di non andare in escandescenza.

Perché ogni volta che litighi con il tuo ragazzo l'ascensore non funziona?
Thor ti chiama ancora <<mi spieghi che cosa ho fatto?>> chiede ingenuamente.
Ti volti lentamente verso di lui e lo guardi con sguardo truce.
È una rampa di scale sotto di te, vestito in borghese, i capelli legati in un codino.
Lui alza le mani e ricominci a salire <<ok, dovrei sapere che cosa ho fatto. Ma non lo so. Voi midgariane siete strane>> sussurra l'ultima frase ma lo senti lo stesso.
Ti fermi di colpo davanti la porta del vostro/tuo appartamento e, stringendo gli occhi in due fessure, gli punti un dito contro. Vorresti urlare, ma ti ricordi dei vicini e ti mordo il pugno.

<<Ok, ho fatto qualcosa di grave. O magari è solo una cosa che credi che io abbia fatto>> dice levandosi la giacca e lasciandola sullo schienale del divano.
Lo ignori completamente e raggiungo la camera da letto.
Inizi a levarti le scarpe che ti stavano letteralmente ammazzando i piedi e ti levi la collana che il dio dei fulmini ti ha regalato qualche mese fa.

<<Ti prego piccola>> ti dice stringendoti le braccia intorno ai fianchi, appoggiando la tua schiena al suo petto scolpito <<sai che non volevo dirlo. Non conosco bene le vostre tradizioni, non so mia cosa dire in quale momento. Era tanto per dire>> ti sussurra lasciandoti una scia di baci sul collo.
Ti liberi dalla sua presa e cammino verso la cabina armadio <<no certo. Voi uomini siete tutti così. Da qualunque pianeta o mondo o universo voi veniate>> gli gridi dietro cercando di levarti il maglione blu che hai messo per la cena alla Stark tower.

Thor si siede sul letto mentre cerca di sbottonarsi la camicia. Ti sta guardando senza capire il tuo discorso.
<<Voi uomini dite "è tanto per dire qualcosa" solo per evitare di dire qualcosa ma sapete di dire qualcosa ogni volta che la dite>> spieghi appendendo anche i tuoi pantaloni eleganti. <<Esattamente. È così>> risponde lui levandosi la cravatta nera e lanciandola chissà dove.

Esci dalla cabina armadio e lo guardi come se lo stesso per uccidere <<no aspetta, mi sto confondendo. Posso avere il parere di un esperto?>> Chiede guardandosi in giro. Afferri una delle tue scarpe col tacco e gliela lanci.
<<Hai detto alla squadra che la nostra relazione è in un punto fisso perché io non voglio niente di più serio>> gli urli di rimando iniziando a girare per la stanza in intimo. <<Non è quello che ho detto>> cerca di giustificarsi e, stavolta, gli lanci uno dei cuscini che stai spostando dal letto <<lo hai detto però. Hai detto che non voglio niente di serio, come... il matrimonio. O un bambino>> continui senza guardarlo.

In breve ti ritrovi i polsi chiusi nelle sue mani. Ti senti così piccola davanti alla sua prominente statura <<è quello che vuoi? Tu vuoi il matrimonio o un bambino?>> Ti chiede spostando alcune ciocche dal tuo viso e avvicinando le labbra alle tue.
<<Non è quello che ho detto>> rispondi balbettando. Gli passi accanto e vai a chiudere le tende <<perché no? Vuoi un bambino facciamo un bambino>> ti dice sorridendo e levandosi la cintura dai passanti dei pantaloni.
<<Si certo. Detto così è facile. Facciamo un bambino bla-bla-bla. E dove, in un monolocale di un vecchio palazzo in cui l'ascensore non funziona mai? Dove li cambio i pannolini sul davanzale della finestra? Sulla scala d'emergenza?>>

Ti senti tirare dai fianchi e ti ritrovi stretta a lui. Le sue labbra premono bramose sulle tue. Le sue mani ti accarezzano ogni centimetro del corpo <<quando parli troppo, parli troppo>> ti sussurra prendendoti in braccio.
Ti sgancia il reggiseno e ti fa sdraiare sul materasso.
Odi quando cerca di risolvere una discussione con il sesso, ma come potresti resistergli?
Le sue labbra si chinano sulla tua pelle accaldata e ti leva anche gli slip. <<Amo litigare con te. Dopo ci dedichiamo sempre a del sano sesso sfrenato>> ti sussurra accarezzandoti l'interno coscia. <<Non puoi risolvere ogni problema con il sesso Thor>> gli dici tra i gemiti. Lui sorride sul tuo collo e ti stimola con le dita. Fa scorrere la punta della lingua tra i tuoi seni e su di essi, mordendo la pelle in alcuni punti; ti bacia la pancia e arriva tra le tue gambe.

Nascondi le dita tra i suoi capelli, strattonando alcune delle sue ciocche bionde.

Anche per questa volta hai deciso di perdonarlo, ripetendoti che sarà l'ultima.

Marvel & DC ( Immagina e one shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora