MEGAN'S POV
Il viaggio in moto non è stato così orribile come pensavo.
Harry non è andato troppo veloce sicuramente solo perché c'ero anche io a bordo.
Il vento gli scompigliava i capelli che ricadevano all'indietro e io avevo la presa salda sul suo stomaco.
Nonostante avessi il casco riuscivo comunque a sentire il suo profumo. Non so esattamente cosa sia ma è ottimo, sarà un mix tra più cose.
All'inizio non capivo dove stessimo andando ma appena ho visto il cartello che indicava la via per la spiaggia ho capito, stavamo andando al mare.
Parcheggia la moto nel parcheggio adiacente alla spiaggia e scendiamo entrambi dalla moto.
Tolgo il casco che però si incastra nei miei capelli rossi e Harry mi aiuta a toglierlo con delicatezza.
"Perché siamo al mare di sera?" chiedo seguendolo verso la spiaggia
"Perché no?" risponde senza voltarsi
"Mica eri tu quello che diceva che non è carino rispondere ad una domanda con un'altra domanda?" e a queste parole si blocca voltandosi verso di me
"Touché" e riprende a camminare
Arriviamo in spiaggia e non c'è nessuno ovviamente, controllo l'orario sul telefono e noto che sono quasi le otto di sera.
Ho saltato la cena e i miei genitori saranno sicuramente preoccupati perché non li ho avvisati che sarei uscita.
Compongo velocemente il numero di casa mia ma al secondo squillo Harry mi tira via di mano il telefono.
"Cosa fai?" dico cercando di riprenderlo
"Non ti serve questo adesso, hai l'oceano davanti, goditelo" e apre le braccia come per mostrarmi quello che stava dicendo
Spegne il mio telefono e se lo mette nella tasca dei jeans.
Mi siedo per terra e incomincio a giocherellare con la sabbia morbida ma fredda.
Piego le gambe e le tiro fino al petto allacciandole a me con le braccia e appoggio la testa sulle ginocchia.
Sento Harry sedersi vicino a me ma non alzo lo sguardo per guardarlo.
Dopo qualche secondo lo sento che mi mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio e immediatamente mi sposto leggermente.
Mi sorride e io mi perdo per un attimo nel verde dei suoi occhi, non c'è oceano che regga il paragone.
Mi riprendo immediatamente e sposto lo sguardo davanti a me notando le onde che piano piano aumentano infrangendosi sulla riva.
C'è un leggero venticello che però è piacevole e il silenzio che c'è è rilassante.
"Cosa dovevi fare questo pomeriggio?" chiede rompendo il silenzio
"Lezioni di piano" rispondo
"Suoni il pianoforte?" chiede sorpreso
"Si, da quando ho cinque anni"
"Deve essere forte, io strimpello un po' la chitarra ma niente di che"
"Vi ho sentiti suonare l'altra sera al locale, siete bravi. Non è esattamente il mio genere ma mi piace" ammetto sinceramente
"E sentiamo quale sarebbe il tuo genere?" dice voltandosi meglio verso di me
Ha le gambe lunghe incrociate esattamente come le mani che sono posizionate in grembo.
"Qualcosa di più classico, semplice" e mi giro anche io in modo da essere uno di fronte all'altro
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Weakness
FanfictionLa sete di vendetta e una scommessa sono tutto ciò che spingono Harry a frequentare Megan. Cosa succederà se le carte in tavola si ribalteranno e a tenere le redini ora è proprio lei, Megan? Cosa accade quando il tuo obiettivo, il tuo fine, divent...