25.

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MEGAN'S POV

I miei genitori sono cattolici e chiaramente mi hanno sempre insegnato determinati valori e ho sempre pensato che certe cose andrebbero fatte solo con l'uomo con cui sei sposata, questo fino a ieri.

Il modo in cui Harry mi toccava, mi guardava, baciava. Le sue mani toccavano tutti i punti giusti del mio corpo, come se sapesse esattamente dove andare a parare.

Questa cosa da un lato mi fa stare benissimo, ho provato sensazioni stupende che non avrei mai pensato di provare ma dall'altro lato mi mette a disagio.

Lui, per avere tutta questa esperienza, deve aver sicuramente già avuto tante, tantissime storie e non parlo di storie d'amore. Ha provato le sue tecniche su decine di ragazze per perfezionarle e ha fatto loro esattamente quello che ha fatto a me ieri.

Pensare che ha fatto sentire altre ragazze in quel modo prima di me mi fa provare uno stranissimo senso di gelosia. Lo so che non stavamo ancora insieme e che non ci conoscevamo neanche, però mi da' comunque fastidio e soprattutto questa cosa mi rende estremamente nervosa.

Io, in confronto a tutte queste ragazze, non ho affatto esperienza, sono completamente inesperta ed è imbarazzantissima come cosa.

Basti pensare a ieri. Mentre Harry si muoveva sicuro sul mio corpo, io ero incerta su come respirare addirittura.

Non sapevo se potevo parlare, non capivo dove mettere le mani e mi sentivo così stupida ma allo stesso tempo così bene.

In ogni caso è meglio che non continui a pensare a tutte queste cose, non mi fa bene e sicuramente non mi aiuta a trovare una soluzione.

Harry e i ragazzi sono dovuti andare nella sede della casa discografica per concludere il loro primo contratto. Era così contento mentre me lo diceva per telefono, è stato tutto improvviso. Il manager li ha chiamati e convocati e loro ovviamente hanno subito accettato.

Sono davvero contenta per loro, se lo meritano e sono bravissimi.

Da un lato però mi dispiace perché oggi avrei voluto vedere Harry a scuola ma a quanto pare dovrò aspettare.

"Andiamo?" mi chiede Carrie passandomi di fianco

Le sorrido e la seguo fuori verso il parcheggio.

Entriamo in macchina e partiamo subito verso casa.

Una volta arrivate, mi slaccio la cintura e apro la portiera per scendere ma appena mi alzo mi gira la testa così mi risiedo velocemente sul sedile dell'auto.

"Megan cos'hai?" chiede subito Carrie

"No nulla, mi gira solo un po' la testa" rispondo cercando di riportare tutto alla normalità

In questo ultimo periodo capita spesso che mi senta debole e non è la prima volta che mi succede una cosa di questo tipo.

"Sei sicura che sia solo un giramento di testa? Non è che magari.."

"No, non è nulla Carrie, davvero. Grazie per il passaggio, ci vediamo domani mattina" ed esco dalla macchina facendo movimenti lenti per evitare di farmi girare ancora di più la testa

Arrivo brancolando alla porta e salgo molto lentamente le scale fino ad arrivare in camera mia e mi butto letteralmente sul letto.

La testa mi gira ancora un po' e mi sento debole. Mi tremano leggermente le mani e so esattamente cosa vuol dire tutto ciò, solo che non voglio ammetterlo.

Non posso ammetterlo perché se dicessi ad alta voce quello che penso, potrei crollare e non so se sono ancora pronta a riaffrontare tutto il dolore del passato ancora una volta.

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