12.

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HARRY'S POV

È il mio primo turno qui al Black Hall per spacciare la roba.

Chiaramente il titolare e chi lavora qui sono a conoscenza di quello che succede, anzi, il padrone vuole anche una percentuale sulle vendite.

Faccio questa cosa solo per poter racimolare soldi facili per aiutare i miei, niente di più.

Una solo volta mi sono fatto una striscia di cocaina e per poco non mi sentivo male. Da lì in poi non l'ho più fatto e ne sono contento anche se adesso mi ritrovo a maneggiare ancora una volta questa roba.

Il locale è abbastanza tranquillo stasera e per il momento ho venduto ben poco, solo qualche grammo a un amico di Louis e basta.

"Ehi Harry, vuoi qualcosa? Offre la casa" mi dice la barista

"No grazie" rispondo tornando a guardare lo schermo del mio telefono

"Cos'hai? Hai una faccia" chiede insistendo

Vorrei dirle di non rompere le palle ma devo essere più carino con lei, dopotutto lavora qui e se creo rogne con la gente qui poi non posso più venire a vendere la roba.

"Non ho nulla"

"Si certo, scommetto che stai pensando ad una ragazza" afferma mettendosi le mani sui fianchi

Inizialmente mi esce subito una risata amara ma poi, pensandoci, mi blocco.

È vero cazzo, sto pensando ad una ragazza, ad una cazzo di ragazza, a Megan.

"Come si chiama?" chiede distogliendomi dai miei pensieri

"Chi?" rispondo facendo finta di nulla

"Ho capito, non ne vuoi parlare però penso che un consiglio di una donna su una donna non sia da buttar via" e fa per andarsene quando la fermo subito

"Non ci capisco un cazzo" dico onestamente

Non sono quel tipo di persona che si confida con gli altri. Io mi faccio i cazzi miei e pretendo che gli altri facciano altrettanto.

Parlare con una barista che ho visto si e no tre volte però non può far male giusto?

Magari ne ricavo qualcosa di buono davvero.

"Spiegati" e appoggia i gomiti al bancone sporgendosi di più verso di me

Vengo distratto un attimo dal suo seno prorompente che le straborda dal top piccolissimo ma poi mi riprendo e continuo.

"Lei è una tipa strana, tutta casa e chiesa, a volte mi snerva la sua purezza e la sua innocenza. Voglio dire, quale cazzo di adolescente si veste e si comporta come se fosse in un monastero?"

"Beh, evidentemente lei. Posso chiederti una cosa?"

"Dimmi"

"Ti irrita il suo comportamento?"

"Abbastanza"

"È quel tipo di ragazza che non ha nulla a che fare con te e con il tuo mondo?"

"Si.." e la guardo confuso cercando di capire dove vuole andare a parare

"Pensi sia esageratemente santarellina?"

"Decisamente" e rido leggermente

"Allora perché?" chiede all'improvviso

"Perché cosa?" e mi passo una mano tra i capelli

Dovrei davvero tagliarli, stanno diventando troppo lunghi.

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