55.

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HARRY'S POV

Sapevo che prima o poi avremmo dovuto affrontare questo discorso ma non pensavo ora.

Onestamente non so come affrontare la cosa.

Megan mi guarda in attesa di una risposta e penso proprio di dover dire qualcosa.

"Ho cercato in tutti i modi di tardare questo discorso perché ho paura di quello che potresti dire" dico sincero

"Che potrei dire io? Harry non capisco" si acciglia e si gira completamente verso di me

La luce della luna la illumina leggermente ed è così bella dannazione, così fottutamente bella.

"Ho paura che tu voglia lasciarmi" quasi sussurro

Mi sento un codardo perché faccio fatica a dire quello che provo ma è vero, non riesco ad esprimermi.

È tutto così nuovo per me, non sono abituato a dover prendere in considerazione anche i sentimenti di qualcun altro.

"Come puoi dire una cosa del genere?" chiede confusa

"Beh, magari non vuoi una relazione a distanza e sappiamo entrambi che non sono facile da gestire qui, figuriamoci da un altro Stato. E poi essendo lontano non posso vederti e controllarti e se qualcuno ti tocca o ci prova con te? Non potrò essere lì per aiutarti e questo mi porterà ad assillarti costantemente per paura, non so" rispondo tutto d'un fiato

La vedo sorridere leggermente ma poi si ricompone subito.

"Ti amo, Harry" questa cosa mi prende completamente alla sprovvista

La guardo con occhi adoranti, incapace di dire altro.

Mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente io, in riposta, aumento l'intensità chiedendole il permesso con la lingua.

Apre leggermente le labbra e le nostre lingue si incontrano velocemente iniziando un ballo disperato.

La prendo per i fianchi e la faccio spostare in modo da averla a cavalcioni su di me.

Sussulta perché ha sentito chiaramente la mia erezione e ne sono contento, voglio che sappia esattamente che effetto mi fa.

Ci stacchiamo leggermente e appoggio la mia fronte alla sua mentre prendiamo entrambi fiato.

"Sarà difficile e molto ma voglio provarci, dobbiamo provarci, Harry" alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi carichi di speranza

"La faremo funzionare, piccola" la rassicuro ma in un certo senso sto cercando di convincere più me stesso

Restiamo abbracciati per quelle che sembrano ore e si sta facendo tardi. Sto per dirle di rientrare dentro quando mi precede.

"Quanto tempo abbiamo?" mormora mentre si guarda le mani poggiate in grembo

"Sei giorni, venerdì prossimo partiamo" osservo attentamente il suo sguardo e noto che abbassa ulteriormente la testa

Le prendo il mento e le faccio alzare la testa.

"Hei" dico il più dolcemente possibile ma noto subito che delle lacrime stanno scendendo sulle sue guance

"Non piangere, piccola. Ti prego non farlo" mi si spezza il cuore nel vederla così, non riesco

Restiamo ancora qualche attimo in silenzio e poi mi viene un'idea in mente.

"Facciamo una lista" affermo e subito catturo la sua attenzione

Si asciuga le lacrime con il dorso della mano e mi presta la sua totale attenzione.

"Che ne dici di fare una lista delle cose che vorresti fare in questi sei giorni, con me?" propongo

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