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HARRY'S POV

"Mi scusi, sono qui da quasi un'ora ormai, posso entrare o no?" mi sto davvero spazientendo, o mi fanno entrare o mi fanno entrare

"Gliel'ho già detto signore, i docenti stanno esaminando i provini al momento, quando avranno finito forse potrà parlare con loro" risponde la donna dietro alla reception

Da quando ho messo piede qui dentro mi ha subito guardato come se fossi un alieno, come se non fossi abbastanza per stare qui.

Sicuramente avrà pensato che sono uno dei tanti aspiranti che vuole provare ad entrare in questa scuola per ricconi viziati ma si sbaglia, a me non frega un cazzo di questo posto. L'unico motivo per cui sono qua è Megan, nient'altro.

Le persone che vanno alla Juilliard sono tutti dei figli di papà con la puzza sotto al naso, agiscono e parlano come se fossero superiori a chiunque non abbia frequentato questa scuola.

Studiano e si immergono in un mondo che non mi appartiene, un mondo fatto di piroette e musica classica.

Sono convinti che solo con queste conoscenze si può arrivare ad avere successo, beh si sbagliano. Io faccio tutt'altro eppure ho già firmato un contratto discografico e sto per pubblicare il mio primo album, direi che non è niente male per uno che non ha mai studiato musica no?

"Senta mi faccia entrare, ci metterò pochi minuti" mi alzo e mi avvicino a lei

"Le ho detto che non è possibile" ripone una cartellina in un cassetto e poi mi presta la sua completa attenzione

Mi avvicino lentamente e mi aggiusto i capelli mentre mi lecco le labbra. So quanto questa cosa piaccia alle ragazze e sicuramente anche a lei.

Appoggio i gomiti sul bancone e mi sporgo di più verso di lei sorridendole maliziosamente, è questione di attimi e cadrà ai miei piedi.

"Devo solo dire un paio di cose agli esaminatori, sarò veloce glielo prometto. Io mantengo le mie promesse" uso volontariamente un tono più basso per arrivarle di più

Non dice nulla e si limita a guardarmi con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.

Le guardo il petto e noto che ha un cartellino con il suo nome.

"Hai proprio degli occhi fantastici Margaret" e glieli fisso intensamente

Scoppia a ridere prendendomi completamente alla sprovvista.

"Che hai da ridere?" e mi allontano un po' dal bancone

"Onestamente pensavo che ti saresti fermato ad un certo punto ma hai insistito e hai continuato a flirtare con me. Apprezzo lo sforzo ma sono lesbica e quel faccino da finto angelo non mi fa né caldo né freddo" e continua a ridacchiare

Figura di merda, fantastico. Adesso non so proprio che fare per convincerla a farmi entrare.

"Lesbica" ripeto guardandola imbarazzato

Il suo sguardo è così divertito.

"Perché sei qui?" chiede

"Devo parlare con gli esaminatori e farli venire in un posto per fare il provino ad una ragazza che non potrà venire qui domani" e ancora una volta scoppia a ridere

"Cosa c'è adesso?" non c'era nulla di divertente in quello che ho appena detto

"Davvero pensi di entrare lì dentro e chiedere ad alcuni dei migliori docenti della scuola d'arte migliore del mondo di venire con te?" la sua mi sembra tanto una domanda sarcastica

"Si" rispondo subito

"Buona fortuna allora, prego entra pure. Questa la voglio proprio vedere" e mi indica una porta sulla sua destra

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