Epilogo.

1.6K 52 16
                                    

TRE ANNI DOPO

MEGAN'S POV

"Signorina Herris mi spiace disturbarla ma lo spettacolo tra poco inizia" annuisco all'uomo con la cartellina in mano e mi rifinisco il trucco

Non ricordo più l'ultima volta in cui sono stata così agitata.

Sono settimane che mi preparo per questo spettacolo e tutti i miei professori alla Juilliard mi hanno preparata al meglio ma si sa, l'ansia gioca brutti scherzi.

Potrei vomitare davanti a tutti oppure, molto peggio, potrei sbagliare qualche nota.

Non so neanche perché sono così agitata, in fin dei conti non è la prima volta che mi esibisco davanti a così tante persone però penso che il fattore casa mi stia giocando un brutto scherzo.

Ritrovarmi a Los Angeles dopo tutti questi anni mi sta destabilizzando un bel po'.

Ci sono tornata solo quando mia mamma ha partorito il mio fratellino, Joshua, ma per il resto sono sempre stati i miei genitori e Carrie a venire a New York per farmi visita.

Nonostante ormai io abbia diciannove anni, devo dire che su certe cose sono rimasta ancora molto bambina, come il fatto di non voler andare in una città solo per non rischiare di incontrare Harry.

Non lo sento o vedo da così tanto tempo e pensavo che sarebbe stata la cosa migliore ma mi sbagliavo, non ho fatto altro che aumentare il vuoto che ho dentro di me.

È proprio vero, il primo amore non si scorda mai.

Sento bussare alla porta e mi distolgo dai miei pensieri.

Mi alzo e mi aggiusto il lungo abito di seta blu per poi uscire dal mio camerino e percorrere il lungo corridoio che porta direttamente dietro le quinte.

Tutti intorno a me corrono e sistemano le ultime cose mentre io cerco di isolarmi pensando solo ed esclusivamente alla musica, la mia vita.

Il sipario si alza, il pubblico applaude e io entro in scena.

[...]

"Sei stata grandiosa, davvero bravissima"

"Grazie, grazie infinite" e continuo ad abbracciare e salutare tutte le persone che si stanno congratulando con me

Lo spettacolo è stato così rigenerante, avevo così tanta adrenalina addosso e sono riuscita a dare il meglio di me stessa.

Nonostante non mi piaccia affatto stare al centro dell'attenzione, devo dire che tutti questi apprezzamenti per la mia musica non mi dispiacciono affatto.

"Meg!" e mi giro subito nel sentire la dolce voce del mio fratellino

"Joshua!" e mi abbasso allargando le braccia

Corre più veloce che può e si butta letteralmente tra le mie braccia.

Lo stringo forte e lo riempio di baci facendolo ridere e contorcere.

Mi rialzo tenendolo sempre in braccio mentre i miei genitori si avvicinano.

"Sei stata così brava piccola mia" e mio papà mi abbraccia dandomi un bacio sulla tempia

"Siamo davvero orgogliosi di te" singhiozza mia mamma

"Non piangere dai altrimenti poi ti seguo a ruota"

Sento Joshua appoggiarsi con la testa sulla mia spalla e quasi non si muove più, strano dal momento che è una furia scatenata questo bimbo.

Mi giro per guardarlo e ha gli occhi chiusi, si sta addormentando.

WeaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora