Capitolo 74

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Quella mattina Veronica si alzo tardi dal letto, sicura che non avrebbe incontrato nessuno nella grande casa dove si erano trasferiti da poco. Era piuttosto agitata e odiava esserlo però sapeva in cuor suo che stava facendo la scelta migliore. Doveva abbandonare quella città, quella casa e soprattutto la Russia. Non sapeva ancora dove sarebbe andata e cosa avrebbe fatto ma era sicura che si sarebbe sentita al sicuro oltrepassato il confine. Tiro fuori la borsa da sotto il letto, conto i pochi soldi che aveva racimolato, sperando che fossero aumentati dall'ultima volta che gli aveva contati la sera prima e raccolse gli ultimi vestiti che le sarebbero serviti. Aveva con se i suoi vestiti di sempre e non aveva neanche osato toccare tutti quelli che erano presenti nel suo nuovo armadio, regali dei sui fratelli. 

Aveva deciso cosi, lei non avrebbe vissuto in quella casa tutto lusso, perché sentiva che non poteva stare li. Aveva sempre odiato la mafia russa e soprattutto aveva odiato il momento in cui entrambi i suoi fratelli c'erano entrati, diventando i mafiosi più temuti di tutta la Russia. Cosi quando l'avevano trascinata fuori dalla loro vecchia casa, situata in una vecchia palazzina di venti piani nella periferia più malfamata di Mosca, lei si era sentita la persona più orribile del mondo. Sapeva che quella villa era stata costruita con soldi sporchi e che tutti quei bellissimi abiti erano stati tessuti con la povertà. Aveva paura che i suoi fratelli si fossero dimenticati di tutto quello che avevano passato per colpa della mafia e difatti era propio andata cosi.

Osservo un ultima volta la stanza e poi si chiuse la porta alle spalle, penso che se voleva abitare in quel lusso lo avrebbe fatto con soldi puliti. Cerco di fare meno rumore possibile per non richiamare l'attenzione di nessuno ma non riuscì nel suo intento e mentre si guardava intorno anno a sbattere addosso a qualcuno.

Lui le strinse forte le braccia e la guardo con un sorriso a trentadue denti mentre lei abbassava lo sguardo. Era Markus.

"Che fai? Sei già andata a fare colazione?" le chiese accarezzandole la guancia.

Markus era il suo punto debole in quel momento, le piaceva molto ma avevano ideali diversi e sapeva che non sarebbero mai potuti andare d'accordo, però il suo tocco la faceva tremare. 

Si lecco le labbra cercando la forza di parlare "Volevo andare a fare un giro e magari a fare colazione fuori" 

"Mh" Markus inspiro ed espiro molto lentamente, cercava di calmarsi, non poteva essere cosi succube di una donna. Loro si erano già baciati, più di una volta, ma era sempre finito tutto li, un bacio e niente di più. Markus sapeva bene che la sorella dei sui capi non si toccava e difatti aveva sempre cercato di resistere.

"Hai chiesto ai tuoi fratelli se puoi uscire?" lei scosse la testa, non pensava che avrebbe dovuto chiedere il permesso per fare una cosa cosi semplice.

"Dovresti farlo" 

"E tu potresti non dirgli che sto uscendo" 

"C'è qualcosa che non va?" 

"No" si tardi Veronika parlando troppo veloce, però lo sguardo di lui era troppo indagatore e non riusciva a mentigli cosi spudoratamente.

"Lo sai che mi puoi dire quello che vuoi" cerco di rassicurarla lui

"No che non posso farlo, lavori per mio fratello" quasi urlo lei, poi cerco di calmarsi, stava perdendo troppo tempo e se non si fosse data una mossa avrebbe perso la corriera. Cosi senza pensare troppo a come avrebbe potuto dileguare Markus, lo bacio.

Un bacio lento, che sapeva troppo di addio forse perché quando si staccarono Markus strappo la borsa dalle mani di Veronika iniziando a curiosarci dentro. Li bastarono pochi secondi per capire cosa lei stava per fare. 

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