Capitolo 75

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"Non posso lasciarti partire da sola" disse Markus con le sue labbra che ancora sfioravano quelle di Veronika.

"Io... ne sei sicuro?" chiese lei mentre una lacrima le scendeva lungo il volto, lui sorrise, in quel momento si stava sentendo vivo come non mai. Veronika era la donna della sua vita e lui l'amava non l'avrebbe mai lasciata, l'avrebbe seguita ovunque.

Senza guardarsi indietro, si caricarono i loro zaini semivuoti sulle spalle e uscirono dalla villa, senza farsi vedere da nessuno, con una delle macchine di servizio che Markus utilizzava spesso per lavoro. Ogni volta che si guardavano negli occhi si sentivano entusiasti e felici, sapevano che non potevano sentirsi liberi finché non avrebbero lasciato la Russia ma il solo fatto di essere partiti li aveva resi felici.

"Allora dove andiamo?" chiese lui, Veronika rise non si era ancora resa conto di niente di quello che stava succedendo. Aveva lasciato i suoi fratelli che amava tanto ma che sapeva l'avrebbero costretta a fare la vita che loro volevano per lei senza considerare la sua volontà ed era partita con Markus che l'aveva seguita senza esitare un attimo. Si sentiva sia felice che triste e in quel momento pensava solamente a quando i suoi fratelli avrebbero scoperto della sua mancanza, cosa sarebbe successo?

"Non lo so" rise lei, una risata forse un po' troppo agitata e lui lo capi, le mise una mano sulla coscia.

"Sei coraggiosa Veronika, lo stai facendo per il tuo futuro"  Veronica sorrise stringendo la mano di Markus.

Cosi Veronika riferì del piano a Markus, lei da sola avrebbe preso un autobus ma adesso avevano una macchina e avrebbero raggiunto il confine con la Belorussia con quella, secondo i calcoli ci avrebbero messo circa sette ore e mezza e poi si sarebbero potuti fermare almeno per riposarsi. Lei avrebbe voluto raggiungere la Germania, sapendo che quello era un luogo neutrale ma in macchina era un viaggio troppo lungo da compiere e sarebbe stato meglio prendere un aereo.

Markus era d'accordo con il piano di Veronika anche se in quel momento al posto di guidare avrebbe voluto fare altro e non vedeva l'ora di arrivare al confine trovare una pensione e fare quello che non aveva mai osato fare con la sorella del suo capo.

Erano in viaggio da almeno due ore quando il telefono di Veronika inizio a squillare.

"Non l'hai gettato?" chiese Markus preoccupato

"Alex mi sta chiamando" disse Veronika in panico

"Se rispondi ti rintraccerà devi gettare quel telefono ne compreremo un altro"

"Non rispondo?" Veronika ebbe i primi dubbi su quello che stava facendo ma guardando Markus la risposta fu chiara, non doveva rispondere e come se le avessero letto nel pensiero il telefono smise di squillare. Cosi si scrisse il numero di entrambi i suoi fratelli su un foglietto e presa dall'adrenalina getto il cellulare fuori dal finestrino. Markus le stava già per urlare che era una pazza che poteva fare dei danni alle macchine dietro di loro ma per fortuna il telefonino ferì nessuno in quanto dietro di loro la strada era libera.

"Okay lo stiamo facendo sul serio" disse Veronika "Quindi dobbiamo organizzarci meglio"

Detto ciò Veronika si mise a fare calcoli su calcoli e quando dopo sette lunghe ore di viaggio arrivarono al primo paesino lei sapeva già cosa doveva fare per le prossime due settimane. Aveva anche calcolato quanti soldi tra lei e Markus avevano e rimase meravigliata dal conto di lui e si senti anche molto in colpa per averlo convinto a seguirla, in poche parole lui aveva i triplo dei suoi soldi e come era successo con i suoi fratelli lui glieli metteva a disposizione tutti.

Per qualche secondo, Veronika penso che non sarebbe cambiato niente nella sua vita, avendo portato con se n uomo molto simile a suo fratello ma poi quando arrivarono nella camera dell'hotel tutti quei pensieri svanirono. Markus non le lascio neanche il tempo per chiudere la porta che le si avvento addosso.

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