Capitolo 62

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Markus fece il giro della macchina, pensava alle solite cose e pensava soprattutto a quanto fosse noioso fare il bodyguard di quella ragazzetta, ogni giorno malediva il matrimonio del suo Zar e ovviamente quest'ultimo lo sapeva. Ovviamente rispettava la scelta di Alexander, che aveva sposato la giovane Faither solo per il controllo dell'America ma quello che non capiva era il perché Alexander non toccasse più una donna oltre a lei. Anzi lo capiva benissimo ma non voleva ammettere che un uomo come Alexander si era innamorato di lei, di quella bambina. Con tutte le donne che ci sono al mondo lui aveva scelto la più casta, con il seno poco prosperoso e il culo nella media, di prostitute miglio ne avevano avute. Poi il suo pensiero passo passò al caldo che faceva in quella macchina, fece per schiacciare il bottone dell'aria condizionata ma la sua attenzione schizzo sulla strada dove un passante stava attraversando. Markus freno di colpo e all'ultimo momento meritandosi uno sguardo storto del pedone e decise bussare sul vetro che separava la macchina a metà per controllare che Celeste non si fosse fatta niente. Nessuno li rispose e a lui sembro strano.

"Signorina mi più dire se sta bene ?" chiese cercando una risposta da lei, ma niente. Decise di accostare e scese dalla macchina apri la portiera dopo aver bussato sul finestrino e si accorse che all'interno non c'era nessuno. Sbatte la portiera e urlo così forte che tutti si girarono a guardarlo. Maledisse quella bambina, perché si nella sua testa scappare da una macchina era un comportamento veramente infantile. Rientro in macchina di corsa e ripercorse la strada, era incerto su cosa avrebbe dovuto fare, doveva dire ad Alexander che aveva perso sua moglie?Forse doveva proprio farlo, ma quella sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe fatto nella sua vita. Forse era meglio non dirglielo e sperare che lei riapparisse al più presto.Parcheggiò la macchina allo stesso posto e scese quasi correndo, non sapeva da dove iniziare a cercarla. Ci penso su e decise che non sarebbe entrato nel palazzo, lei non lo aveva fatto sicuramente cosi si guardò intorno. Noto un piccolo cancello dall'altra parte della strada e lesse la scritta giardini e gli basto per capire che Celeste era li.

Vi entro e iniziò a girare tra gli alberi e i cespugli finché non la vide seduta su una panchina, stava parlando al telefono con qualcuno. Lui non le si avvicinò ma si guardò in torno erano soli e non vide nessun pericolo, almeno l'aveva trovata e non avrebbe dovuto dirlo ad Alexander.

Celeste si sentì lo sguardo di qualcuno addosso e fu felice di vedere Markus quando si giro.

"Mamma ti richiamo va bene? Adesso devo proprio andare" parlò al telefono, aveva deciso di fare quella chiamata perché si era resa conto che non l'aveva più sentita dopo il suo compleanno e fino a quel momento non si era resa conto di quanto le mancasse.

"Certo tesoro ricordati che ti voglio bene"rispose sua madre dall'altra parte del mondo.

"Mi hai trovata" disse poi rivolgendosi a Markus e asciugandosi alcune delle lacrime che le erano scese sulle guance.

"Si adesso andiamo lo Zar ha detto che devo portarti a casa" disse freddo Markus non potendo sfogare la rabbia che in quel momento aveva nei confronti di lei.

"Lo Zar " ripeté lei mettendoci più enfasi "perché non lo chiami Alexander?"

"Lui è il mio capo sarebbe scortese rivolgersi a lui come ad un amico qualsiasi" rispose sempre con la voce dura Markus che rispondeva solo per cortesia.

"Lo dirai ad Alexander?" chiese poi lei mentre lui si era già incamminato verso l'uscita.

"Si" rispose lui senza pensarci due volte, e non pensando alle conseguenze.

"Dici che ti punirà?" continuò Celeste

"Si lo fara"

"Ma la colpa è mia"

CelesteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora