Capitolo 5

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Cosa fai, come ti comporti appena dopo aver accettato una proposta di matrimonio da uno sconosciuto per una promessa fatta a tuo nonno? 

Celeste non lo sapeva e l'unica cosa che li venne naturale fu dirigersi in bagno sperando che tutto quello fosse solo uno scherzo o uno stupido incubo. Sua madre la segui cercando di aiutarla a metabolizzare l'accaduto, per lei non era stato per niente facile. Si perché anche lei era stata obbligata a sposare il padre di Celeste, dallo stesso uomo che aveva organizzato il matrimonio di sua figlia. 

Le erano accadute cose tremende da cui era riuscita a creare Celeste, lei era la sua salvezza, quella bambina era stata la sua speranza la sua luce infondo ad un tunnel di oppressioni. Era fiera di quella ragazza che era riuscita a crescere lontano da tutto il male che il padre e il nonno creavano, ma adesso tutto il suo duro lavoro sarebbe stato distrutto.

 La sua bimba avrebbe scoperto la verità su tutto, sul matrimonio dei suoi genitori, anche quello falso, su suo nonno a cui lei teneva tanto. Tutto il suo mondo finto sarebbe crollato e Lucy si chiese se aveva fatto bene a creare tutto quello per tenerla protetta nella sua infanzia. Se non lo avesse fatto lei sarebbe già stata pronta a quel matrimonio, si sarebbe preparata da tempo per accettare il suo futuro, invece era lì che inchinata sul WC. Vomitava la colazione che aveva mangiato, sconvolta da quello che le era successo. L'unica cosa che Lucy poté fare per sua figlia fu raccoglierli i capelli per poi aiutarla a ricomporsi. 

"Mamma io non ce la posso fare" gli occhi celesti luccicavano e le lacrime iniziavano a scendere.

"No, Celeste non devi mai dirlo, io ti conosco tu affronti tutto di petto e anche questa cosa la affronterai così ne sono sicura" le sue parole però non ebbero l'effetto desiderato

"Come posso? Ho sempre visto il matrimonio come un sogno, come un gesto che si fa quando ci si ama" sua madre non aveva la risposta alla sua domanda, lei non aveva mai amato un uomo in vita sua, tutti quelli che aveva conosciuto l'avevano trattata come un oggetto, come un accessorio. 

"Scusate signore ma il pranzo è stato servito" fu la cameriera a richiamarle alla realtà, Lucy cercò di asciugare le lacrime della figli, le riordino i capelli boccolosi sulle spalle e le tirò via il mascara colato. Poi la spinse verso la terrazza dove gli uomini stavano parlando di affari per interrompersi quando le due donne riapparvero. 

"Spero che quelle siano lacrime di gioia Celeste" disse il nonno attirando lo sguardo arrabbiato della madre, che la fece sedere a tavola. Era stata messa tra il nonno capotavola è il suo futuro marito, per tutto il pranzo non fece che guardare il piatto senza emozioni, lo notò il nonno, l'aveva distrutta. L'unica donna a cui teneva adesso lo odiava e lo avrebbe fatto per sempre. Ma adesso doveva pensare agli affari e non doveva perdersi in sentimenti.

Verso le tre Celeste ebbe il permesso per tornare in camera dove rimase per tutta la giornata non scese neanche per la cena. Il suo cuscino era bagnato dalle lacrime e la sua bocca secca ma poco le importava tanto la sua vita non avrebbe più avuto senso.


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