Capitolo 81

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Celeste si affaccio alla finestra, lo sguardo preoccupato ma con una leggera sensazione di speranza dentro di se. Osservo la macchina entrare nella loro proprietà e guardo con molta attenzione Veronika scendere dalla macchina con l'aiuto dell'autista che l'aveva portata fin li. Markus non c'era, non doveva aver accettato la proposta di Alexander, non credendolo capace di perdonare. Celeste si porse qualche interrogativo su ciò, Markus era una delle persone che conosceva meglio Alexander e il fatto che non credesse alla sua bontà nel perdonarli la diceva lunga. Ma le persone alle volte cambiano, no? Non sempre se no non esisterebbe il detto «il lupo perde il pelo ma non il vizio».

Veronika spari dentro l'edificio e lei si ritrovo a fissare un punto indefinito del giardino. Non era stata invitata alla discussione e quindi non le rimaneva che aspettare la fine. Quella mattina però Alexander li sembrava di buon umore e soprattutto felice di rivedere sua sorella.

Celeste si distese sul grande letto, ripenso a quello che le aveva detto Alexander poco tempo prima, voleva costruire qualcosa con lei e voleva un figlio. Era una cosa che non avrebbe mai pensato sarebbe successo, Alexander l'amava veramente. La felicità non le faceva pensare a quello che stava provando invece lui in quel momento, cosi si senti in colpa. Suo marito stava attraversando un periodo difficile e lei pensava solo a lei stessa, un egoismo che voleva concedersi. Cosi decise che quella mattina non avrebbe neanche studiato, voleva sentirsi felice e voleva fare le cose che la rendevano felice.

Si tolse i vestiti e si rimise il pigiama, torno a letto e accese la tv. Netflix l'aspettava e lei non vedeva l'ora di sprecare il suo tempo in quel modo Alla fine si addormento, il film che aveva iniziato a guardare era cosi bello che si era addormentata.

Ma si sveglio al momento giusto, pochi minuti dopo Alexander entro nella stanza, cammino a passo sicuro fino al letto, guardandola e sorridendo.

«Allora avete chiarito?» le chiese lei, lui annui e cosi si capi che non voleva continuare a parlarne.

«Che ci fai ancora a letto? Stai male?»

«No volevo solo prendermi una giornata tranquilla»

«Bene» disse alzandosi poi si chino per lasciarle un bacio sulla fronte «penso che uscirò»

«Vuoi, vuoi che venga con te?»

Lui la guardo, si abbottonò la giacca e si morse il labbro. «Hai un vestito elegante?»

Lei annui e cosi si preparò, non le aveva detto dove di preciso sarebbero andati ma lei mise un semplice vestito blu. Il blu non era ne troppo triste, ne troppo vistoso e neanche allegro, era una colore neutro e non sapendo dove sarebbe andata era perfetto. Aggiunse solo un po' di rosso per dare colore e dopo giusto quindici minuti era pronta ad uscire.

La destinazione la sorprese parecchio, una piccola chiesa in un quartiere molto mal tenuto. Celeste noto che la loro scorta era praticamente dieci volte più del normale anzi credette che tutti gli uomini fossero li e tutti erano molto più in agitazione del solito.

Alexander le poggio una mano dietro la schiena e la condusse dentro la piccola chiesa, le campane suonavano.

«Che succede?» le chiese lei e poi raggiunsero il retro della chiesa, dove di solito di vestiva di abiti sacri il prete c'era Veronika. Indossava un semplice abito bianco corto, il corpetto bianco era semplice e con pochi diamantini, e lo scollo era coperto da del pizzo bianco e la gonna bianca, ampia e a ruota le arrivava sotto le ginocchia. Aveva abbinato delle calze bianche poco coprenti e degli alti tacchi e il velo le stava divinamente. Celeste riconobbe quel vestito, l'aveva provato anche lei, anzi l'aveva comprato, era il suo secondo abito che alla fine non aveva mai messo. Non che non le piacesse ma aveva proprio avuto la forza al suo matrimonio di andarsi anche a cambiare, ma a lei stava divinamente.

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