Capitolo 9

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Scese prima Celeste dall'auto e iniziò a guardarsi in giro erano in un parcheggio, anche Alexander uscì e appoggiò una mano sulla schiena della ragazza per spingerla verso un ascensore. Lei aveva ancora addosso il vestitino bianco, che si era pentita di aver indossato perché troppo corto è troppo trasparente per stare vicino a quell'uomo che la sbranava ci gli occhi. Lui invece pensava che quel vestito fosse perfetto per lei piccola e innocente, le mancava solo l'aureola e l'avrebbe scambiato per un angelo. La pelle chiara i capelli morbidi e lunghi, gli occhi celesti e angelici, tutto in lei lo ricordava un angelo, uno di quelli che non aveva mai visto. Ma gli ricordava anche sua sorella, si perché lo zar aveva una famiglia, anche lei era bellissima, capelli biondi e occhi uguali a quelli della ragazza in parte a lui, lei era una bambina bellissima e sarebbe stata una donna ancora più bella se non fosse morta a quattordici anni.

Alexander non poteva sopportare i ricordi e decise di non pensarci più, iniziò a parlare con Markus in russo in modo da escludere completamente la ragazza. Tolse anche la mano dal suo corpo.

Markus li seguiva dappertutto, era l'uomo più fidato di Alexander, ed era successo molte volte che lui rischiasse la sua vita per il suo zar. Ma per lui avrebbe fatto di tutto era il suo lavoro e veniva pagato per farlo. Anche lui conosceva la sorella del suo zar, ma il loro incontro era durato poco, solo qualche ore, quelle decisive. In quelle ore infatti Alexander fu incoronato zar di Russia e lui si unì alla sua cerchia quella dei ladri russi. Ci furono altri avvenimenti che preferiva non ricordare, perché anche se era un sicario e uccideva a sangue freddo, per le persone che amava dei sentimenti li provava come anche Alexander, anche lui aveva fatto di tutto per salvare la sua piccola sorella ma aveva fallito, forse per l'ultima volta nella sua vita.

Celeste che osservava i suoi piedi mentre sentiva parlare quella lingua sconosciuta riconobbe i posto quando l'ascensore si aprì. Uscirono e si ritrovarono direttamente in una via della città, lei la conosceva bene perché la frequentava spesso con sua madre rima di qualche festa per cui necessitava di comprare un vestito nuovo. Infatti erano li per un motivo ben preciso, comprare dei vestiti coordinati per la loro festa di fidanzamento di cui Celeste non sapeva ancora niente.

"Allora ragazzina"diede lui girandosi verso di lei "non ho tempo da perdere, quindi scegliamo sto vestiti e torniamo in hotel" lei non capì ma non volle chiedere niente a lui, ne aveva il timore.

Entrarono nel negozio preferito di Alexander, dove tutti i suoi vestiti su misura venivano confezionati, aveva un reparto anche per donna e quindi era il posto perfetto.

"Signor Alexander l'aspettavamo, sa sono venuto qua dalla russia per aggiustarle il vestito che sceglierà"parlo il commesso del negozio, un uomo sulla cinquantina, che lo zar conosceva molto bene perché oltre a confezionare vestiti era uno dei suoi principali trafficanti di droga.Girava il mondo per vestire le star e le persone importanti ed era un ottimo modo per nascondere la sua seconda professione. Poi questo si rivolse alla ragazza, osservandola dall'alto al basso "lei deve essere la signorina Celeste Faiter, vero?" lei annui e l'uomo le baciò la mano inginocchiandosi dopo averlo fatto anche ad Alexander.

"Possiamo iniziare con la signorina?"lo zar dette il suo consenso e si sedette sulle poltrone posizionate davanti agli specchi e il piccolo scalino su cui sarebbe salita la ragazza.

Dopo un paio di prove Celeste trovò un fantastico vestito blu era lungo e lo spacco a v arrivava un po sopra l'ombelico, la gonna era lunga e le scendeva dai fianchi fino alle caviglie, l'uomo che le aveva fatto provare l'abito le aveva abbinato delle scarpe bianche col laccetto.Il tutto era molto bello e anche Alexander approvò, pensando a quando a fine serata glielo avrebbe sfilato.

LO zar stette poco tempo a scegliere il suo smoking blu, che richiamava il vestito della ragazzina, poi salutarono il sarto che gli avrebbe fatto recapitare gli abiti all'hotel ed uscirono.

Il sole era ancora alto ma alcune nuvole lo stavano coprendo, i tre si diressero al parcheggio e una volta saliti in macchina Celeste si sedette nella parte più lontana da quell'uomo che sarebbe diventato suo marito.

"Prossima settimana partiamo per Venezia" fu lui che ruppe il silenzio che si era creato, Celeste controllo il suo cellulare, e controllò il calendario, quella settimana aveva due esami importanti.

"Non possiamo" disse convinta, lui sorpreso la guardò aspettando che dicesse il motivo per cui non sarebbero potuti partire "ho un esame all'università ed è molto importante" a quelle parole Alexander capì lei non aveva compreso al pieno la situazione, ma a lui piaceva così, avrebbe potuto distruggerle tutti i suoi sogni.

"Forse non hai capito" disse avvicinando a lei "tu non frequenterai più l'università, perché dopo il matrimonio verrai con me in Russia" quelle parole la distrussero, non sarebbe mai andata via da quella città, e lui oltre a rubarli il futuro le avrebbe portata lontano da casa. lei non lo resse e si precipitò su di lui cercando di tirarli pugni sul petto ma fallì, lui la blocco stringendoli i polsi e spingendola indietro. Celeste si ritrovo sdraiata sui sedili della limousine e sopra di lei, che le teneva i polsi stretti sopra la sua testa , c'era Alexander.

"Ragazzina, devi ancora imparare come vanno le cose, sono io che comando che decido della tua vita, e non prendertela i tuoi genitori mi hanno dato questo potere" disse abbassandosi sempre di più su di lei "quando diventerai mia moglie tutto cambierà e ti conviene iniziare a imparare il comportamento che dovrai avere" finì e iniziò a baciarle il collo per poi salire alla mandibola e arrivare alle labbra, carnose e rosee di lei, che tremava e urlava dimenandosi.

"Smettila di urlare come una bambina, nessuno ti sente"lei non lo fece e lui la baciò. Era la prima volta che Celeste veniva baciata e spalancò gli occhi davanti a quel gesto, non si mosse e lui premette con la lingua sulle sue labbra, che lo lasciarono fare quando una mano di Alexander le strinse nella sua grande mano il seno destro. Lei inesperta cercò di mordergli la lingua e prendendogli il polso di togliere la mano dal suo seno, quei gesti fecero ridere sulle labbra della ragazza Alexander che la fissò negli occhi.

"Ti è piaciuto il tuo primo bacio piccola Celeste?"le chiese mettendola in imbarazzo, e ridendo a bocca chiusa quando le guance di questa si colorarono di rosso. Lui si passò una mano tra i capelli biondi e corti come quelli di un militare e aprì la portiera uscendo e lasciando la ragazza sdraiata sui suoi sedili.

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