Capitolo 79

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"Devo tornare a pensare a quello che è successo Celeste" parlo Alexander "non posso pensare di lasciare stare e dimenticarmi tutto è mia sorella" 

«Si ma lei adesso è felice»

«Lo so ma io io»

«Non vuoi che sia felice?»

«Voglio che sia felice ma»

«Ma con te, lo sai che non potrai mai darle la felicità che li da Markus» si fermo «insomma dovresti essere almeno contento che sia Markus quello che la fa star bene e non uno qualsiasi, lui lo conosci sai come è fatto»

«Si lo so ma appunto, Markus è come me»

«Lui non ti manca?»

«Cosa pensi... mi mancano entrambi ma non posso perdonarli»

Celeste di giro verso di lui, erano nel loro letto, erano circa le due di pomeriggio e per il resto della giornata non avevano la minima intenzione di alzarsi se non per andare in bagno.

Nel spostarsi un seno di Celeste rimase scoperto dal piumone che copriva il resto della loro nudità. Alexander glielo tocco e con il pollice le stuzzico il capello che divenne subito rigido, quando Celeste però riprese a parlare lui tolse la mano lasciando che lei si coprisse.

«Insomma lascerai che l'orgoglio ti rubi anche il resto degli anni che potresti passare con lei»
Lui fu preso alla sprovvista

«Non è l'orgoglio, sono le regole i miei ladri non possono scoparsi mia sorella» disse sottolineando l'ultima parola

«Ma è Markus»
«Markus è o meglio era sul mio libro paga come tutti gli altri, non c'è differenza»

«Okey» Celeste capi che in parte era inutile continuare la conversazione mentre dall'altra sapeva che era meglio non irritarlo.

Cosi li accarezzo il collo, i capelli lasciandoli dolci baci sulla clavicola, avrebbero ripreso a fare quello che avevano fatto quasi tutta la notte ma qualcuno busso la porta.

«Avanti» rispose Alexander

«Mi scusi l'interruzione ma avete visite il Signor Feder e la sua compagna, la signorina Ottavia vi aspettano di sotto»

«Digli che arriviamo» rispose lui abbastanza scocciato poi si rivolse a Celeste «Questa è colpa tua mai essere troppo gentile con Ottavia»
«Perchè lo dici?» chiese Celeste ma poi un dubbio le sorse spontaneo «Te la sei scopata?»

Alexander rise «E anche se fosse? Ti importa?»

«E me lo chiedi? Rispondimi non posso essere amica di una donna che ti sei scopato» le urlo lei mentre li lanciava tutti i cuscini addosso e lui correva ridendo verso il bagno.

Mezz'ora dopo stavano scendendo le scale, Alexander non aveva ancora detto a Celeste se si era scopato Ottavia anche se la risposta era negativa. Si stava divertendo a vederla cosi.

«Buongiorno Zar» lo salutarono per primo e poi si rivolsero a Celeste con la stessa riverenza.

«A cosa dobbiamo la vostra visita?»chiese Alexander

«Gli affari in Cina» lui capi subito, fece un cenno affermativo e si rivolse a Celeste

«Noi andiamo nel mio ufficio voi perché non vi prendete un caffè, te quel che volete intanto»

Lei annui, si dettero un veloce bacio a stampo e poi entrambi gli uomini salirono la scalinata.

Loro si accomodarono non nel salotto grande ma in uno più piccolo, più riservato, dove le pareti erano ricoperte di libri e lo stile antico predominava. Quella giornata non era come quella prima e quindi le luci soffuse del salotto rendevano l'atmosfera molto calda e rilassante.

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