Capitolo 46

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Il sesso da sempre era stato un punto interrogativo per Celeste, non sapeva veramente come comportarsi. Avendo studiato per poco tempo con altri ragazzi non conosceva quell'attrazione fisica che provava con Alexander. Era ignorante in quella materia, ma suo marito era più che felice di insegnarle, lui aveva fatto molte esperienze nella sua vita. Celeste non si era mai informata sui dettagli, ovvio sapeva come funzionasse ma perché lo aveva studiato e non si era mai confrontata con qualche amica. Avrebbe voluto farlo prima di trovarsi in quella situazione mentre con occhi sgranati guardava Alexander fermo tra le sue cosce. Aveva ancora addosso i boxer e lei il suo intimo bianco, in tema con la sua purezza. Lei deglutì, forse non erano bastati li sguardi per parlarsi perché lui si chinò su di lei a pochi centimetri dal suo volto. La guardò deciso prima e mantenne il contatto visivo per farli quella domanda.

"Vuoi farlo Celeste?" la risposta tardò ad arrivare, lei apri leggermente la bocca per dire qualcosa ma non usci niente. Non era decisa, da un lato non voleva farlo quell'uomo era sempre il diavolo in persona per lei ma dall'altro sapeva che avrebbe avuto una vita da passare al suo fianco. Era sua moglie e sapeva che prima o poi lei si sarebbe dovuta concedere a lui. Doveva ma non voleva. Si senti di nuovo obbligata, come quando aveva dovuto sposarsi, ma doveva prendere una decisione e si ricordo la promessa che aveva fatto a suo nonno, si vergogno di pensare a lui in quel momento ma il ricordo le servi per prendere la decisione.

"Si" tremo quando lo disse e quello fu solo un sussurro, ma Alexander le era vicino e senti perfettamente. Soddisfatto iniziò a baciarle il collo per passare alle labbra e lasciare un bacio appassionato, come tutti i fantastici baci di Alexander. Passo poi al seno di Celeste le sfilò il reggiseno osservando la sua pelle d'oca, inizio a lasciare umidi baci su tutto il suo petto e le stuzzico i capezzoli con le dita, con l'altra mano invece giocava con l'elastico delle mutandine.

Celeste tremava letteralmente, non sapeva il motivo ma non riusciva a smettere, stava godendo dal tocco di lui ma non era convinta della sua decisione lo osservo mentre giocava con il suo corpo e non riusci a pensare a niente se non al suo desiderio. Quell'uomo sapeva dove toccarla per provocare dei brividi di piacere e per farla gemere di piacere, stava per raggiungere l'orgasmo di nuovo Celeste ma di nuovo lui si fermò. Le aveva già tolto il reggiseno e le tolse anche le mutandine, le percorse tutto il corpo con lo sguardo, fino ad arrivare ai suoi occhi.

Celeste aveva distolto lo sguardo, il coraggio che aveva era sparito e la sua convinzione era sparita. Come faceva a concedersi e soprattutto perché prima aveva detto di si? Non si stava neanche coprendo davanti a quello sguardo inquisitore ormai non si vergognava più di farsi vedere nuda. Forse fu il suo sguardo perso a far allontanare Alexander che si sposto dal suo corpo e si diresse sul terrazzo. Lei rimase immobile per pochi secondi per analizzare quello che stava succedendo, prima interrompeva il bacio e poi dopo che lei gli aveva dato il suo consenso non faceva niente? Prese uno degli asciugamani che erano appoggiati sul letto e se lo mise addosso per coprirsi e lo segui. Era appoggiato alla ringhiera guardava l'orizzonte, il sole picchiava forte e il cielo azzurro e senza una nuvola si confondeva con l'oceano.

"Perché sei andato via?" lui le rivolse uno sguardo come a dirle che la risposta la sapeva già, ma non era così.

"Non sei convinta"e si giro di nuovo lo sguardo altrove, sorrideva però sapendo di avere ragione.

"Lo sai che... che sono vergine quindi" 

"Quindi cosa Celeste? Non sei la prima verginella che conosco" questo sconvolse e offese la ragazza.

"Si ma loro non sono state costrette a sposarti" quelle parole urlategliele in faccia fecero innervosire di nuovo Alexander che reagi in maniera esagerata e la colpi sul volto con la sua mano. 

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