Capitolo 85

740 34 5
                                    

"Ma dai che la parte più difficile l'hai superata Celeste" 

"Questo lo dici tu, e il parto non lo consideri?" 

"Si ma quello dura poco" Veronika rise rendendosi conto dell'assurdità che aveva appena detto a Celeste.

Stavano camminando nel giardino sul retro della casa, ovviamente i cani erano liberi e correvano a zig zag tra gli alberi. Ultimamente Celeste aveva preso l'abitudine di andare a camminare ogni volta che non sapeva che fare e ciò significava molto spesso. Cosi liberava i cani e camminava, seguendo lo stesso percorso ogni volta. Ogni tanto anche Alexander veniva con lei ma quella mattina aveva un impegno importante e cosi Veronika era stata più che contenta di accompagnarla.

"Comunque non so ho un po' di paura e ho tantissime domande da fare su tutto e non so proprio a chi rivolgermi"

"Hai provato a chiedere ad Alexander se può aiutarti?"chiese Veronika 

"No in realtà ci sono cose che.. non riesco neanche a spiegarmi vorrei solo smettere di leggere libri su libri sulla gravidanza e... non ce la faccio già più Veronika" 

"Celeste respira vedrai che andrà tutto bene devi solo riuscire a non pensare troppo" disse mettendole le mani sulle spalle e guardandola con un sorriso gentile e sincero "Vuoi che ci sediamo?" le chiese notando quanto fosse affaticata.

Si sedettero e Celeste scoppio in un pianto quasi incontrollato " Sono gli ormoni" disse per giustificarsi ma nella realtà voleva sua madre, voleva che, per quanto volesse bene a Veronika che sua madre fosse al suo posto. Lei avrebbe detto sicuramente qualcosa che l'avrebbe tranquillizzata.

"Chiamo la mamma" parlo mentre prendeva il telefono in mano e componeva il numero di sua mamma. Lei le aveva detto di chiamarla in qualsiasi momento e cosi lei l'aveva presa in parola.

"Celeste ma forse non è il caso tua mamma starà dormendo"

"Ma io ho bisogno di sentirla ho bisogno di lei" disse tra le lacrime e Veronika non potè fare a meno di circondarle le spalle con il braccio e lasciarla piangere sul suo petto. Non potevano comunque rimanere cosi tutto il giorno cosi lei fece l'unica cosa che le venne in mente di fare, scrisse a suo fratello, il quale rispose dopo pochi istanti.

"Che succede?" chiese quando le vide in quella posizione in mezzo al giardino, aveva fatto prima che poteva per raggiungerle e noto che comunque aveva dato il tempo a Celeste di addormentarsi.

"Io non lo so, stavamo parlando della gravidanza ed è scoppiata a piangere dicendo che voleva sua madre" 

"Bene" sospiro Alexander notando che era almeno la ventesima volta che succedeva, anche se nelle altre era sempre presente solo lui. 

"Celeste" la chiamo piano, cercando di svegliarla delicatamente. Quando notò che non c'era modo di farle aprire gli occhi la prese in braccio dirigendosi verso la casa.

"Alex" sussurrò lei mentre stringeva forte gli stringeva forte il collo

"Dimmi" 

"Scusa" 


"Forse dovresti accontentarla Alex" gli disse Veronika dopo che furono usciti dalla camera dove avevano lasciato Celeste riposare in pace.

"Su cosa?" 

"Su sua madre Alexander, non puoi capire cosa lei stia provando in questo momento e magari avere sua madre vicino la potrebbe aiutare" 

"Non credo sia una buona idea avere sua madre qua e non voglio continuare l'argomento Veronika, ho del lavoro da fare... rimani a cena se vuoi" Alexander si dileguò prima che sua sorella potesse continuare anche perché quell'interruzione gli era costata un sacco di tempo che adesso doveva recuperare.

CelesteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora