Capitolo 82

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I giorni dopo il matrimonio di Veronika e Markus trascorsero molto lenti. Alexander lavorava molto ed era anche partito per un viaggio di lavoro lasciandola sola per qualche giorno. Lei aveva comunque qualcosa da fare ma vedere la casa cosi vuota dopo quella festa le aveva messo una tristezza assoluta ed era finita anche per stare male fisicamente, ogni mattina infatti si svegliava male. Restava cosi ore a rotolarsi nel letto nella speranza di trovare la motivazione per alzarsi, neanche lo studio, che di solito l'appassionava non riusciva a smuoverla. Riusciva a trovare la forza solo per andare a trovare i suoi cani. Gli adorava e gli lasciava sempre liberi di correre, poi l'aria fresca delle  giornate le rinfrescava la mente. 

Ma l'effetto della libertà che le davano quelle passeggiate in giardino svaniva in fretta e cosi quando rientrava in casa sentiva una certa tristezza. Ma non c'erano molti motivi per provare quella tristezza, suo marito non era mai stato cosi amorevole con lei ed erano finalmente felici assieme. Poi nella loro vita era entrata Veronika la quale aveva contribuito a migliorare il carattere di Alexander e a far felice Markus. Ma ancora qualcosa non andava.

E cosi quella mattina come tutte le altre si sveglio ma non scese dal letto. Penso ad Alexander a cosa stesse facendo a lavoro e poi alla coppia felice in viaggio di nozze, sicuramente se la stavano passando bene. Lei invece cosa stava facendo? Si lamentava e basta, soprattutto quella mattina. Stava provando una nausea cosi forte, eppure penso che la sera prima aveva mangiato poco e leggero proprio perché non si sentiva in forma. 

La nausea la costrinse ad alzarsi dal letto e dirigersi in bagno, inutile dire che rigetto tutto. 

Scese lo stesso a fare colazione, aveva lo stesso fame. Fu la cameriera a darle il buon giorno per prima quella mattina e lei ricambio, ma prima che sparisse la fermo.

"Posso chiederle" domando con gentilezza

"Tutto quello che le serve signora Volkov" rispose riavvicinandosi al tavolo da pranzo "o vero le devo dare il biglietto del signor Volkov"

La signora le dette un bigliettino scritto con una calligrafia molto elegante, sicuramente non di Alexander:

 Stasera vestiti elegante, ti porto fuori a cena.          

Alexander. 

Celeste sorrise ma non disse niente, mise in tasca il biglietto e rivolse il suo sguardo di nuovo sulla cameriera.

"Avrei bisogno di dei farmaci, lei sa per caso se senza disturbare Alexander, posso chiedere a qualcuno di andarli a comprare?"

"O lei può chiedere a chi vuole di noi cameriere veniamo pagate anche per questo, andrò io personalmente se mi dice di che cosa ha bisogno"

"In realtà non so di preciso i nomi dei farmaci ma potrebbe chiedere al farmacista qualcosa contro la nausea"

"Si certo"

"Bene la ringrazio" concluse Celeste sperando che la signora, che era sicuramente sulla quarantina, si dirigesse subito a comprare quello che le aveva richiesto.Ma questa dopo essersi girata verso la porta si rigiro verso di lei.

"Se posso chiedere lei cosa pensa che sia?" 

"Solo una leggera nausea e ho anche un po' di gonfiore sinceramente, nulla di preoccupante sicuramente ma mi da fastidio più che altro"

"Ha anche vomitato?"

"Si"

La signora la guardo velocemente, poi sorrise "Vuole che le compri un test di gravidanza?"

Celeste le rispose subito "Ma cosa c'en"ma poi si fermo perché penso. Prese di corsa il telefono e controllo l'app del ciclo. 

"Si" rispose alla cameriera, l'app diceva che il ciclo le sarebbe dovuto venire più di una settimana fa e lei non si era neanche accorta del ritardo. "ma aspetti voglio che non dica niente a nessuno e che usi la mia carta di credito, Alexander non lo deve sapere"

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