Capitolo 12

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Entro in ospedale e chiedo alla prima infermiera che trovo informazioni sul mio amico. Mi viene detto di andare al secondo piano. Al telefono Josh non mi ha detto bene cosa è successo, solo che Louis ha avuto un gravissimo incidente e di correre subito in ospedale. Era molto agitato e io sto cominciando seriamente a preoccuparmi. Quando arrivo al secondo piano mi trovo davanti la scritta -Ortopedia-, spero non sia qualcosa di troppo grave.

"Sa dirmi qual è la stanza di Tomlinson?" chiedo con il fiatone per la corsa che ho fatto lungo le scale per arrivare il prima possibile.

"27A, in fondo sulla destra" dice un'anziana infermiera guardando una lista, quando alza la testa mi sorride "c'è già un altro ragazzo con lui, mi raccomando non lo stancate". Detto questo si gira di spalle per continuare quello che stava facendo al mio arrivo.

Cammino verso la stanza che mi è stata indicata. Strano che Josh sia arrivato prima di me, quando mi aveva telefonato era ancora a casa che dista molto dall'ospedale. Apro la porta della stanza e Louis è steso sul letto con delle fasce sulla testa e una gamba ingessata. Oltre a Louis non vedo nessuno nella piccola camera ma dal bagno privato sento dei rumori quindi presumo Josh sia nell'altra stanza.

"Louis" lo chiamo piano, ha gli occhi chiusi ma non sono sicuro stia dormendo. Mugola qualcosa che non capisco. "Sono Liam, non sforzarti. Volevo vedere come stavi" lo rassicuro sedendomi sulla sedia vicino al suo letto.

"Liam?" chiede in un sussurro lui.

"Sì sono io, come ti senti?" gli chiedo.

Apre gli occhi "sto bene, tutte queste fasce fanno sembrare la situazione peggio di quello che è" ha un'espressione un po' stanca ma non sembra messo troppo male.

Sto per rispondere ma la porta del bagno si apre "dovrò andare dall'infermiera per farti avere un'altra stanza, questa è troppo piccola e il bag-" Harry si blocca quando mi vede.

Harry?

"Cosa ci fai tu qui?" mi alzo in pedi.

Harry si guarda intorno come un bambino che è stato colto sul fatto e ora cerca una scusa "lo stesso che ci fai tu". Per un attimo non sembra lo stesso Harry di sempre, lo stesso ragazzo sfacciato che non rispetta niente e nessuno, sembra per una volta nella sua vita vulnerabile.

"Lo vedo, quello che intendo è perché Louis, perché dovresti interessarti a lui?" specifico.

"Fatti i cazzi tuoi. Io me ne vado" ecco il solito Harry. Esce sbattendo la porta.

Non penso Louis abbia capito molto della mia conversazione con Harry, è troppo intontito dai tranquillanti. Ora sta dormendo e io ne approfitto per scendere al piano terra a prendere qualcosa da mangiare e una rivista da leggere mentre lui si riposa. Quando torno in stanza poso tutto sul tavolo e mi squilla il cellulare, mia mamma.

"Pronto?" rispondo.

"Si può sapere dove sei? Anzi no, non mi interessa. Torna a casa e basta, io sto tutto il giorno a lavoro e tu invece sei sempre fuori a divertirti è ora che cominci ad aiutarmi, non posso fa-"

"Sono in ospedale, Louis ha avuto un incidente" la interrompo.

"Mi dispiace, non potevo saperlo. Come sta?" dice seriamente interessata e più calma.

"Non lo so, è ancora sotto l'effetto dei tranquillanti ma ha delle fasce e una gamba rotta" spiego.

"Fammi sapere appena hai delle novità, ti serve qualcosa?" mi stupisco della sua gentilezza. Mi scappa un piccolo sorriso, mi piace quando riusciamo a parlare come persone civili.

"No tranquilla sono apposto" Louis comincia a rigirarsi nel letto e apre gli occhi. "Ora devo andare, quando posso ti richiamo" la saluto.

La dottoressa di turno mi fa uscire dalla stanza per visitare Louis. Al termine della visita mi dice che è stato molto fortunato, poteva andargli peggio, ha un lieve trauma cranico e una gamba rotta, niente di grave dovrebbe guarire in qualche settimana, al massimo un mese. Io mi sento in colpa, se lo avessi chiamato per farlo venire da me tutto questo non sarebbe successo, avrei dovuto fare di più.

Before You (Niam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora