Capitolo 28

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Rientro a casa di Niall di corsa, ho davvero fatto il tragitto di ritorno correndo. Chiudo la porta alle mie spalle, ormai la chiave nel vaso è diventata la mia personale la sto usando molto spesso. Non sento rumori all'interno, penso sia ancora a letto dopotutto sono solo le otto e mezzo della domenica mattina. Raggiungo la cucina e al contrario di quello che avevo pensato trovo il ragazzo seduto al tavolo con una tazza bollente tra le mani. Non si è ancora accorto di me così faccio un colpo di tosse per farmi notare. Subito alza lo sguardo dalla sua tazza e si gira verso di me, sembra sorpreso ma fa un largo sorriso. Io non esito a ricambiare.

"Sei qui" sussurra più a sé stesso che a me.

"Dove dovrei essere?" gli chiedo sedendomi vicino a lui.

"Non lo so, stamattina quando mi sono svegliato e non ti ho trovato pensavo te ne fossi andato" ammette, mi guarda per un attimo negli occhi ma quasi subito sposta il suo sguardo sulla tazza e ne prende un altro sorso.

"Non me ne sarei andato senza dirti niente e poi ormai avrai capito quanto mi piace stare da te, passo più tempo qui che a casa" gli sorrido dolcemente. Lui sorride ma non mi guarda, sembra imbarazzato. Non dice nulla quindi ne approfitto per continuare "devo dirti una cosa" dico serio.

Lui si volta di scatto verso di me e ha un'espressione quasi spaventata, io ridacchio. A volte è così sicuro di sé mentre altre sembra un piccolo cucciolo, lo adoro. "R-riguardo cosa?" chiede.

"Non devi preoccuparti" gli sorrido e la sua espressione si addolcisce leggermente. "Stamattina presto mi ha chiamato Josh, ha collegato alcuni pezzi riguardo quello che è successo con Molly," al sentirla nominare alza gli occhi al cielo come infastidito ma continua ad ascoltarmi "be' insomma, ha mentito"

"Cosa intendi?" alza le sopracciglia.

"Che non siamo andati a letto insieme. Non tornano i tempi e poi pensandoci bene, ero ubriaco ma una cosa del genere me la sarei sicuramente ricordata" gli sorrido. Ci tenevo molto a dirglielo.

"Quella troia!" urla alzandosi in piedi. Io rido, non mi immaginavo una reazione del genere ma non riesco a trattenere un sorriso. "Come fai a essere così tranquillo, io al tuo posto sarei già da lei a sfuriarle contro come mai nella vita!" esclama.

"Infatti io sono arrabbiato. Andrò a parlare con Molly perché comunque ci sono delle cose che non tornano come il fatto che lei era nuda nel letto con me o che-"

"Si okay ho capito, adesso smettila di parlarne" mi interrompe facendo un gesto con la mano.

Io rido ancora "comunque prima di parlare con lei dovevo parlare con qualcun'altro, lei è l'ultimo dei miei pensieri" gli sorrido. Ogni volta che sono con lui -se non litighiamo- sorrido sempre più del solito.

"Quindi dove sei andato stamattina?" mi chiede girandosi verso di me.

"Sono andato a parlare con Sophia" spiego. "Era giusto lo sapesse"

"Oh giusto, lei è la tua ragazza" abbassa lo sguardo. Solo in quel momento mi rendo conto di quanto possa sembrare equivoco.

"Non è come pensi, volevo solo spiegarle che non era successo niente con Molly ma io con lei ho chiuso. Voglio continuare a essere suo amico, se possibile, ma come coppia è finita" mi precipito a dire. Evito la parte in cui Sophia è andata a letto con Zayn, quello è un discorso a parte che non c'entra con noi.

Niall rialza lo sguardo. Cerca di trattenere un sorriso ma fallisce quindi sposta lo sguardo da me. Non so come interpretare questo suo atteggiamento, in realtà non so niente. Non so neanche se lui sia gay, non so perché ci baciamo, non so cosa voglia lui in futuro, non so se questo sia solo un gioco per lui. Ho molta confusione in testa, per ora mi limito a seguire i miei istinti e lui mi asseconda, o forse io assecondo lui, insomma ci assecondiamo a vicenda e io sono felice. Ma in tutta questa confusione qualcosa di certo c'è, io voglio Niall. Lo voglio come non ho mai voluto nessuno, è il mio primo pensiero la mattina e l'ultimo che mi aiuta ad addormentarmi la sera. Se da un lato sono attratto da tutto ciò dall'altro mi spaventa perché non ho mai provato nulla del genere, tanto meno per un ragazzo. Non mi dà fastidio il fatto di poter essere gay ma il fatto che lui possa non ricambiare per questo motivo, che in un certo senso ci trovi sbagliati insieme. In effetti abbiamo sempre agito ma non ne abbiamo mai parlato.

Before You (Niam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora