Capitolo 7

2.6K 148 137
                                    

Apro l'armadio in camera mia in cerca di qualcosa da mettermi alla festa di stasera a casa di James. Non mi è mai interessato molto l'abbigliamento e infatti dentro il mio guardaroba ho tutti vestiti sportivi a eccezione di alcune camicie che metto solo per occasioni importanti che non si presentano da tanto tempo. Dopo che mio padre se n'è andato mia madre si è isolata dal mondo e non ha più amici ma anch'io non partecipo a molte feste.

Scrollo un po' la testa per liberarmi da questi pensieri. Rovisto un po' nella biancheria e alla fine scelgo un paio di jeans blu e una felpa dello stesso colore. Decido di andare a fare una doccia dato che questa sera tornerò molto tardi. Ci metto poco più di dieci minuti perchè la trovo una cosa noiosa da fare. Torno in camera per vestirmi. Mentre mi tolgo l'accappatoio mi ritornano in mente tutte le cose successe nei primi giorni di questa settimana. Dall'arrivo del nuovo ragazzo alla partita di calcetto.

"La partita è andata proprio bene ieri. Per i nostri sforzi ci saremmo meritati di più ma anche il preside si è complimentato con noi e credo che per quest'anno possa andare bene così" dico a Louis e Josh nei corridoi della scuola aspettando l'inizio delle lezioni.

"Si hai ragione e poi ci siamo anche divertiti" dice raggiante Josh.

Alle mie spalle sento l'odiosa voce di Styles "Non so se lo sapete ma è vietato dal regolamento introdurre in campo giocatori non registrati nella lista della squadra". Tira fuori dalla tasca il regolamento della partita in cui era messa bene in evidenza la voce che diceva -I giocatori per essere ammessi in campo devono essere registrati nella lista dei partecipanti consegnata all'arbitro di gara prima dell'incontro-. Poi come era arrivato se n'è anche andato lasciandoci tutti e tre amareggiati.

Josh è il primo a parlare per tirarci un po' su di morale "Cosa voleva dimostrare con questo? Che è più forte di noi solo se si attacca ad uno stupido regolamento o che ha sempre ragione come un bambino viziato?" E si mette ad imitare un bambino che si lamenta perchè non riceve ciò che vuole. Iniziamo a scherzare con Josh sapendo però che anche questa volta Styles ha vinto. Lui vince sempre.

Dopo la partita invece Taylor è sparito. Volevo scusarmi ma a scuola non ci ha più messo piede e ai miei messaggi non risponde. Mi sento troppo in colpa con lui ma non mi sta neanche dando la possibilità di rimediare.

Devo ancora capire cosa ha poi portato Niall a giocare con noi. Per tutto il resto della settimana si è comportato allo stesso modo: ha parlato con altre persone raramente, in mensa si sedeva sempre da solo allo stesso tavolo nascosto e dopo le lezioni scompariva così come appariva il mattino davanti scuola. Durante le lezioni di letteratura inglese ha continuato a sedersi vicino a me ma non ha mai accennato ad una parola e nemmeno io.

A riportarmi alla realtà ci pensa lo squillo del mio telefono che annuncia l'arrivo di un nuovo messaggio

*Ehi ciao amore, sei in ritardo non è che ti sei dimenticato di passarmi a prendere? Sophia *

Ha ragione ma sono solo dieci minuti. Non le rispondo per evitare di perdere altro tempo. Infilo velocemente le mie Vans nere e indosso la mia giacca. Corro al piano inferiore passando per la cucina per prendere le chiavi di casa. Noto mia mamma davanti alla televisione intenta a guardare un noioso film, non la saluto nemmeno. Dall'ultimo litigio non ci siamo più parlati e forse è meglio così dato che ogni volta che apre bocca mi dice che è colpa mia se lei non ha un marito e io un padre. Ogni giorno mi ricorda che io sono la causa dei suoi problemi e che starebbe meglio senza di me. Non nego che abbia, forse, ragione ma sentirselo dire fa male. Così finiamo col litigare e ignorarci per giorni, io chiuso in camera e lei tutto il tempo possibile nell'ufficio dove lavora.

Varco la porta e la chiudo alle mie spalle. Salgo nella macchina di mia madre parcheggiata vicino casa e mi dirigo verso la casa di Sophia che per un ritardo di dieci minuti sarà già impazzita. Il tragitto è breve e arrivo difronte al suo appartamento in pochi minuti. Scendo dall'auto per suonare il campanello ma mentre sto per farlo lei esce di casa frettolosamente.

Before You (Niam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora