Capitolo 33

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Ho ancora mezz'ora a disposizione prima di dover raggiungere Josh al bar come ci siamo messi d'accordo stamattina. Mi stendo di peso sul letto in camera mia a pensare alla giornata di ieri, una delle migliori in assoluto fin ad ora. Cosa mi sta facendo quel ragazzo è impressionante. Se all'inizio c'era anche la minima possibilità che io potessi fare a meno di lui ora è stata completamente inghiottita da quello che provo per lui. Il solo pensiero di poterlo perdere mi manda fuori di testa. Mi dispiace sapere che per lui non siamo abbastanza per una relazione ma in fondo lo sapevo, se per lui è stato difficile anche solo iniziare a frequentarmi era scontato non volesse stare insieme come coppia. Lo sapevo ma è difficile accettarlo lo stesso. Non so cosa lo trattenga ma non voglio fargli pressione. Dopo la giornata di ieri, però, mi sento più sicuro di me stesso, o meglio ho deciso di non farmi più complessi mentali, voglio godermi quello che mi sta succedendo con Niall e basta. So che tiene a me e a modo suo me lo dimostra. I miei pensieri sono interrotti dal mio cellulare.

*Ti sei già dimenticato? Ti sto aspettando al bar. Josh*

Guardo l'ora e sono in ritardo solo di cinque minuti ma lo sarei stato sicuramente di più se Josh non mi avesse scritto. In effetti mi stavo per dimenticare dell'impegno ma a mia discolpa posso dire che è Niall a distrarmi sempre, in ogni momento della giornata. Non rispondo neanche al messaggio per evitare di perdere altro tempo e scendo al piano terra per mettermi scarpe e giacca. Esco di casa senza prendere le chiavi dell'auto, a piedi saranno dieci minuti ma preferisco fare una passeggiata e poi è tardo pomeriggio quindi ci sarà traffico dato che tutti finiscono di lavorare a quest'ora. Passo davanti casa di Niall e le finestre sono tutte chiuse quindi non è in casa, ma in realtà questo già lo sapevo perché è uno di quei giorni in cui esce con il borsone. Ormai so i suoi orari a memoria.

Arrivo al bar -La Mezza Luna- e Josh è fuori ad aspettarmi. "No ma buongiorno" mi dice quando mi avvicino a lui. Io rido e lui mi lancia un'occhiataccia ma lo conosco abbastanza bene da sapere che sta solo fingendo di essere indignato per il mio ritardo.

"Entriamo o preferisci rimanere qua a brontolare?" gli chiedo con un sorrisetto.

"An sì giusto, entriamo" dice e si affretta ad aprire la porta ed entrare. Il locale è carino, si vede che è ben tenuto. L'altra volta non mi ero preso del tempo per osservarlo bene e non avevo notato molti dettagli. Ci sediamo in un tavolino vicino a una grande finestra, non c'è molta gente e il posto è per lo più vuoto, meglio così.

"Allora, raccontami la tua idea" mi dice dopo che ci siamo seduti.

"Tra poco più di una settimana è il compleanno di Louis" gli dico. Al sentirlo nominare il sorriso che aveva prima sparisce dal suo volto, posso capirlo. "E se lo andassimo a trovare, anche solo per fargli gli auguri?" propongo.

Vedo i suoi occhi illuminarsi all'istante a quell'affermazione "sì sarebbe fantastico"

"Lo penso anch'io" annuisco ma lui si fa un po' più serio.

"Ma come facciamo, lui non vuole neanche che ci avviciniamo a casa sua" abbassa il tono come demoralizzato.

"Lo so ma se noi ci presentiamo lì direttamente non può fare molto. Gli facciamo gli auguri, ci accertiamo che stia bene e poi ce ne andiamo. Ci stai?" gli chiedo.

"Certo che ci sto, non devi neanche chiedermelo. Prima stavo solo riflettendo" dice stampandosi in faccia un sorriso dei suoi. Sto per accennare alla sua uscita con Niall quando una cameriera ci interrompe per chiederci le ordinazioni. La mia indagine su quel pomeriggio è solo rimandata di qualche minuto. Niall mi ha solo confermato che sono usciti ma vorrei sapere qualcosa di più. Io finisco per prendere un semplice caffè mentre Josh prende un the.

Before You (Niam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora