Capitolo 41

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Mark continua a guardarsi intorno e a osservare ogni particolare della casa. "Vivi da solo?" mi chiede. Ha un tono gentile, quasi non lo riconosco ma forse l'ho giudicato troppo velocemente.

"Con mia madre" rispondo. Non so se rispondere alle sue domande sia la scelta giusta ma magari se gli urlo contro di farsi gli affari suoi e arrivare al punto, come vorrei fare, potrebbe arrabbiarsi e io voglio davvero sapere la verità una volta per tutte. Forse non è giusto nei confronti di Niall che sia lui a dirmelo ma che ci posso fare, la mia curiosità ha la meglio e dopotutto fino ad adesso lui se n'è fregato di cosa è giusto o sbagliato. Poi Mark è suo amico, se fosse qualcosa di così importante di certo non lo verrebbe a raccontare a me, almeno credo.

"E tuo padre?" chiede continuando a guardarsi intorno fino a giungere davanti al divano e sedersi di peso. Io lo raggiungo ma mi siedo sulla poltrona, per tenere le distanze. Lo guardo per capire il motivo di tutte quelle domande, cominciano a essere un po' fastidiose soprattutto se riguardano mio padre.

"Perché ti interessa?" chiedo cercando di mantenere un tono calmo.

"Non lo so" fa spallucce, "vorrei conoscerti un po', non ci siamo mai presentati bene e mi sembri un tipo apposto" fa un leggero sorriso.

Mi costringo a pensare sia la verità anche perché non riesco a trovare un'alternativa valida. "Mio padre se n'è andato quando ero piccolo e non lo vedo da allora" sospiro appoggiando i gomiti alle ginocchia e torturandomi le mani. Non so neanche perché glielo sto raccontando.

Spalanca appena gli occhi come sorpreso da quella risposta "E Niall questo lo sa?" mi chiede.

"Sì perché?" chiedo non capendo.

La sua espressione si rilassa leggermente "semplice curiosità", poi aggiunge "immagino ti sia stato vicino per questo fatto"

"Sì abbastanza, ma ancora non capisco perché me lo stai chiedendo" non voglio raccontargli che probabilmente è grazie a lui se io ho ricominciato a parlarmi con mia madre. Non ha bisogno di sapere questi dettagli.

"Me lo sarei aspettato da lui, ha una specie di bisogno di aiutare chi soffre" dice gesticolando. Mi sta dicendo che mi ha frequentato solo perché gli facevo pena? No, non ci credo. Non dico nulla ed evito di guardarlo, non ho per niente voglia di litigare con Mark. "Come hai conosciuto Niall?" continua a chiedere. Non credo se ne andrà molto presto.

"Per caso, ci siamo scontrati" faccio spallucce. Magari se gli dico il minimo indispensabile si stancherà.

"Ah quindi non è stato lui a contattarti per primo? Sai a Niall piace fare la prima mossa, o almeno ha sempre fatto così con le precedenti relazioni. E' un ragazzo molto intraprendente" dice senza fare caso a quello che sta dicendo come se fosse una cosa normalissima. Mi viene un groppo alla gola pensando a quanto ho dovuto faticare per avere un po' delle sue attenzioni.

"E ce ne sono state tante?" non posso fare a meno di chiedere, senza accorgermene ho ricominciato a torturami le mani.

"Abbastanza. Anzi direi parecchie. Ma Niall è così, non possiamo farci niente" sospira guardandosi le mani.

Mi vengono quasi le lacrime e non posso credere che stiamo parlando della stessa persona che mi ha accolto in casa sua quando non avevo un posto dove stare o che era timida a dire che ci stavamo baciando. "Anche tu..?" comincio ma le parole mi muoiono in gola.

"Se ci sono andato a letto?" mi guarda e io annuisco leggermente. "Sì, molte volte ma questo è successo qualche anno fa. Ci volevamo solo divertire all'epoca, nessuno aveva pensieri seri. Eravamo ragazzi" fa spallucce. "Eravamo un gruppo abbastanza affiatato, Niall era uno dei ragazzi più ambiti, sia dagli uomini che dalle donne. E' bravo, sai a letto intendo. Ma immagino questo tu già lo sappia" mi spiega. Pronuncia l'ultima frase come se fosse una domanda, come se cercasse una conferma.

Before You (Niam)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora