Saluto Louis e mi dirigo a piedi verso casa. Metto le cuffie nelle orecchie e parte una delle mie canzoni preferite.
I'm gonna pick up the pieces
And build a lego house
If things go wrong we can knock it downMy three words have two meanings
There's one thing one my mind
It's all for youAnd it's dark in a cold december
But I've got ya to keep me warm
And if you're broken I will mend ya and keep you sheltered from the storm that's raging on nowI'm out of touch, I'm out of love
I'll pick you up when you're getting down
And out of all these things I've done
I think I love you better nowI'm out of sight, I'm out of mind
I'll do it all you in time
And out of all these things I've done
I think I love you better now, nowI'm gonna paint you by numbers
And colour you in
If things go right we can frame it, and put you on a wallAnd it's so hard to say it but I've been here before
And I will surrender up my heart
And swap it for yoursI'm out of touch, I'm out of love
I'll pick you up when you're getting down
And out of all these things I've done
I think I love you better nowI'm out of sight, I'm out of mind
I'll do it all for you in time
And out of all these things I've done
I think I love you better now.Canticchio e ascolto solo la prima parte della canzone poi comincio a pensare e la canzone fa solo da sfondo ai miei pensieri. Certo che per uno che non si aspettava nulla di nuovo ed entusiasmante per l'anno nuovo ne sono successe di cose durante il primo giorno di scuola. Perso nei miei pensieri non mi accorgo neanche di essere arrivato a casa. Mi dirigo verso la porta d'entrata togliendomi le cuffie. Cerco di aprire la porta ma è chiusa, perfetto mia mamma non è neanche a casa. Per fortuna ho una copia delle chiavi, le estraggo dalla tasca e noto qualcuno camminare nella mia direzione. Lo osservo meglio ed è il ragazzo biondo della mensa. Cammina lentamente, con le mani in tasca e la testa bassa, è un ragazzo strano e nessuno sa niente di lui. Neanche mi accorgo che lo sto fissando fin quando alza la testa, mi guarda per un istante e poi subito la riabbassa. Io distolgo lo sguardo. Non so neanche cosa ci faccia da queste parti, forse mi stava seguendo. No, non avrebbe senso, perché dovrebbe seguirmi? Sono troppo paranoico. Prima di entrare in casa mi giro un'ultima volta, il ragazzo è sparito. Penso abbia girato per qualche stradina laterale.
Entro, mi tolgo le scarpe e vado in cucina. Sul tavolo c'è un piatto con due panini sopra. Ne prendo uno e vado in camera mia, mi butto sul letto, sono già stanco ed è solo il primo giorno di scuola. Finisco di mangiare, faccio un po' di zapping tra i canali della TV ma non c'è niente di interessante così finisco per addormentarmi. Quando mi sveglio sono già le sei del pomeriggio, sento la televisione andare di sotto quindi mia mamma è tornata, non ho voglia di stare con lei ed in ogni caso passeremmo il tempo ad ignorarci. Prendo il cellulare, ho due chiamate perse da Sophia e tre messaggi sempre da lei.
*Mi manchi tanto*
*Come è andata oggi? Ti sono mancata?*
*Perchè non mi rispondi? :(*
Decido di rispondere
*Scusa mi ero addormentato. Oggi tutto come al solito. Tu come stai?*
*Sto meglio oggi, anche se mi manchi tanto*
*Allora ti andrebbe di andare ad una festa sabato?*
*Mi piacerebbe tantissimo*
*Ok perfetto passo a prenderti io sabato sera*
Poso il cellulare e scendo, mia mamma è seduta sul divano a guardare le solite fiction televisive prive di senso. Prendo il panino che non ho mangiato oggi a pranzo. Ovviamente tra noi non c'è dialogo, anzi non sono neanche sicuro si sia accorta che sono sceso. In ogni caso torno in camera mia a finire i compiti. Dopotutto non è cambiato niente.
Esco velocemente di casa per andare a scuola e metto le mie adorate cuffie. Non sto camminando nenche da cinque minuti che sento il cellulare vibrarmi in tasca, lo prendo: è Sophia, dovevo aspettarmelo.
*Buongiorno amore. Oggi sto molto meglio, domani probabilmente riuscirò a venire a scuola*
Amore. Non ci eravamo mai chiamati così. Le rispondo velocemente.
*Ne sono contento. Ci ved-
Mentre sto digitando mi scontro con qualcosa, alzo la testa e vedo che in realtà è qualcuno. "Mi scusi" dico e appena alza la testa anche lui vedo che è il ragazzo strano.
"Fa niente" sussura così piano che non sono neanche sicuro l'abbia detto veramente. Voglio scoprire di più. Almeno come si chiama.
"Io sono Liam, comunque" sorrido.
"Niall" dice indifferente.
"Non ti avevo mai visto da queste parti" dico ricordandomi di averlo già visto ieri nel mio quartiere.
"Abito in una casa in questo quartiere" fa spallucce. Non sembra aver molta voglia di parlare.
"Ti va di fare la stra-" comincio a dire.
"Devo andare, ciao" mi interrompe dirigendosi dalla parte opposta della scuola.
Continuo la mia passeggiata verso la scuola. Sono sorpreso dal comportamento di Niall, se fossi nuovo in città cercherei di farmi degli amici e non ignorare chiunque. E' un ragazzo molto strano e da quel poco che lui mi ha detto è anche un mio vicino di casa. Non lo avevo mai notato prima. Tutti i miei pensieri spariscono quando vedo Louis aspettarmi davanti all'entrata. Josh non c'è. Parliamo delle solite cose prima dell'inizio delle lezioni. E' rilassante iniziare le mie giornate parlando con il mio migliore amico. La campanella suona e purtroppo oggi non abbiamo lezioni in comune quindi lo rivedrò in mensa. Mi dirigo verso l'aula di letteratura inglese, non amo molto questa materia. Sono il primo ad arrivare in aula, mi siedo in terza fila così posso fare i fatti miei senza sembrare completamente disinteressato. La stanza si riempie, entra anche il professore e la lezione comincia. Dopo pochi minuti qualcuno bussa alla porta, questa si apre ed entra un ragazzo biondo con gli occhi di ghiaccio, Niall.
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Before You (Niam)
FanfictionDopo essere stato abbandonato dal padre, Liam ha dimenticato cosa significa amare e vivere a pieno la vita. I suoi giorni sono tranquilli ma spenti e monotoni. Solo il suo migliore amico porta una leggera allegria nelle sue giornate. Ma l'incontro o...