Giovedì
Continuavo a toccarmi le labbra come uno stupido, come se fossi una sciocca ragazzina in eccessivo fermento per aver ricevuto il primo bacio in bocca della sua vita. Non riuscivo a non richiamare costantemente quelle labbra, premute con dolcezza sulle mie. Così seducenti, così invitanti. Così morbide. Così...
Cacciai un sospiro. Era stato solo un bacio, diamine! Un bacio che aveva tanto scosso il mio corpo quanto la mia mente. Un bacio che non riuscivo proprio a dimenticare. Un bacio nato a seguito di uno scopo meramente protettivo. Un bacio che non era stato niente ma che, allo stesso tempo, era stato tutto. Il mio tutto.
E pensare che la sera prima avevo persino evitato di lavarmi i denti, di trangugiare le lasagne – da sempre, il mio piatto preferito –, di bere una semplice sorsata d'acqua. Tutto questo per non cancellare quel sapore che, per alcune ore, mi era rimasto impresso sulla punta della lingua.
Menta. Sapeva di menta. La sua bocca sapeva di menta.Cazzo, Malcom! Devi riprenderti, cosa ti sta succedendo?
Mi passai la mano destra tra i capelli scuri. In quel momento, mi sembravo un ragazzino che tentava di mettere insieme parole sconnesse, aggiungendo sempre più particolari che potessero rimembrargli quanto accaduto il giorno precedente.
Peccato che io non fossi più un ragazzino da un pezzo. Ormai ero un uomo. Un quarantenne, per la precisione. Uno sciocco quarantenne che si stava arrovellando il cervello per un semplice avvenimento che gli aveva scombussolato il cuore, la mente e... le membra.Tentai di scacciare il sorrisetto da pesce lesso che mi era comparso sul volto. Ero stato un idiota. Un perfetto idiota. Baciarla era stato a dir poco fatale. Senza contare che, una volta tornato a casa, avevo persino assaporato un paio di mentine – speravo, in sordina, che potessero rassomigliare al suo sapore che, purtroppo, stava scemando sempre di più – soltanto per rievocare all'infinito quel momento. Per tutta la notte.
Per qualche assurdo motivo, avevo saltellato per tutta casa in preda a una gioia profonda passando dalla cucina al bagno, e infine, avevo posato la testa sul mio cuscino con un sorriso a trentadue denti del tutto fuori luogo.
Io non avevo cuore per quelle cose. Non avevo cuore per le smancerie, non ero una donnicciola di quart'ordine che crede di aver trovato l'amore della sua vita. Perché l'amore non esiste. O meglio, per me era esistito fin dal momento in cui non avevo cominciato a saltare di seno in seno, a condurre una vita del tutto dissoluta che qualcuno avrebbe definito sin troppo sopra le righe.
Una vita che qualcuno avrebbe definito fuori dalla grazia divina. Ma io non credevo affatto in Dio. E questo, penso di averlo già affermato. Quello in cui credo, se proprio devo credere in qualcosa, non è altro che questo: sono un casanova e tale rimarrò. Per sempre.
Da sei anni a questa parte, in effetti, non avevo visto altro che andasse al di là della bellezza, della sensualità e dell'avvenenza di una donna. Eppure, quella Megan...Scossi la testa. Io desideravo quella donna, volevo soltanto portarla nel mio letto. Il mio era soltanto uno stupido capriccio che, una volta soddisfatto, mi avrebbe liberato dalla tormentosa morsa che tuttora non mi faceva dormire.
Una volta raggiunta la splendida vetta, mi sarei comportato come al solito. Sarei sparito e non l'avrei mai più rivista. A dispetto di tutto e di tutti. A dispetto di me stesso. A dispetto della nostra collaborazione professionale che, a ogni modo, sarebbe stata comunque temporanea. Eppure, l'imponente desiderio fisico che nutrivo verso di lei non riusciva a regalarmi una soddisfazione che superasse di gran lunga il dispiacere che, a seguito di quel bacio, aveva pervaso il mio cuore.
Una sensazione contrastante che mi aveva accompagnato fino al ritorno a casa, quando rimembrai il fattaccio. Per l'ennesima volta.
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Oltre L'Orizzonte
ChickLit[COMPLETA] Malcom Stone è un pretenzioso caporedattore, nonché affascinante quarantenne con una fissa smodata per le belle donne. Ma arriverà il giorno in cui tutto cambierà e l'incallito casanova sarà costretto a fare i conti con i propri demoni in...