«E così si trattava di un piano, eh?» Aspirai un'altra boccata di fumo.
Ryan annuì, più che soddisfatto. «Un piano riuscito alla perfezione, a quanto pare. Allora? Gliel'hai detto?»
Lo guardai stranito. «Detto cosa? E a chi?»
«Ma a Benedetta, a chi sennò?! Cosa aspetti a dirle quello che provi?»
«Ma se non lo so nemmeno io!» ribattei, stringendo nervosamente la sigaretta.
«Tu credi di non saperlo. Ma la tua reazione dell'altro giorno è stata sin troppo esagerata per uno che si professa un semplice amico.»
«Okay, forse hai ragione tu. Però—»
«Non c'è nessun però.» Ryan si sedette dietro la scrivania del suo ufficio e si tolse gli occhiali da vista. «Sii sincero con me. Che cos'hai provato quando io e Megan ti abbiamo fatto credere che Benedetta se ne sarebbe andata?»
Sospirai. «Ho temuto che l'avrei persa per sempre.»
Ryan sorrise. «Questo è proprio quello che speravo di sentire. E allora? Qual è il problema, si può sapere? Cos'è che ti rende così insicuro e indeciso?»
«Io... io non sono sicuro di provare un forte sentimento per Benedetta, ma non posso nemmeno negare che qualcosa sia cambiato, da quando ho saputo che la donna misteriosa non era altri che lei. Però sono davvero molte, le differenze che ci dividono.»
«Ma altrettante le cose che vi accomunano e vi uniscono.»
«Diciotto, lunghi anni, ci separano, Ryan. Non sono pochi.»
«Eppure hai cercato di fermarla. Sei corso come un disperato in aeroporto solo con lo scopo di non lasciarla partire. Qualcosa vorrà dire, no?»
«Sì. Mi sono affezionato molto a lei, questo non posso negarlo.» Spensi la sigaretta. «E non posso nemmeno negare di aver provato un trasporto particolare, quando l'ho rivista in aeroporto. Sarà stata l'atmosfera, non so...»
«Sì sì, l'atmosfera, come no. Dì piuttosto che te la sei fatta sotto e che il solo pensiero di stare senza di lei ti attecchiva l'anima.»
«Stava per prendermi un infarto, in effetti. Sei contento, adesso?» replicai, gettandogli un'occhiataccia.
Ryan trattenne, a stento, una risata. «Così va meglio. Ma non mi hai ancora detto cosa intendi fare.»
«Un paio di giorni fa le ho chiesto di partire con me. Per Asti. Sfrutterò i biglietti che ho vinto mediante l'ultimo concorso di giornalismo.»
«E come ti senti a riguardo?»
«Speravo tanto che accettasse la mia proposta. Quindi sono felice.»
«Ed è questo quello che conta, Malcom. Che tu sia felice.»
Sorrisi. Non sapevo cosa ci avrebbe riservato quel viaggio, però mi sentivo come un adolescente alle prime esperienze, per alcuni versi. Avrei passato ore con lei, e questa volta non lo avrei fatto da mentore. «Non ti ho mai ringraziato per tutto il supporto che mi hai regalato, Ryan.»
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Oltre L'Orizzonte
ChickLit[COMPLETA] Malcom Stone è un pretenzioso caporedattore, nonché affascinante quarantenne con una fissa smodata per le belle donne. Ma arriverà il giorno in cui tutto cambierà e l'incallito casanova sarà costretto a fare i conti con i propri demoni in...