Alex batteva il piede sull'asfalto e continuava a tormentarsi guardando l'orologio. Da circa una settimana, si sentiva nervoso e piuttosto irritabile. Marta aveva continuato a tacere senza che lui riuscisse a strapparle indizi concreti che gli avrebbero dato conferma della sua reticenza in merito a... a che cosa, di preciso? Non riusciva proprio a figurarsi cosa potesse nascondergli.
Non era mai stato necessario dirle che eventuali segreti tra marito e moglie non dovessero esistere, ma d'altra parte si era dovuto sforzare di chiederle perché, da qualche giorno a quella parte, lei stesse continuando a respingere le sue moine. Sembrava proprio che si fossero scambiati i ruoli. Adesso era lei quella sfuggente, quella che ora aveva un terrificante mal di testa ora una fastidiosa gastrite, ora mal di schiena ora un'altra, interminabile serie di acciacchi che non le permettevano, almeno a suo dire, di fare l'amore con lui con l'entusiasmo e la voglia di sempre. Per farla breve, ne aveva una per ogni sera.Alex fece una smorfia. Adesso sì che il tarlo del sospetto stava insidiandosi con prepotenza dentro di lui! Non che pensasse che Marta avesse un altro – quello no, stavano per prendere un bimbo in affido, diamine! –, ma qualche cosa doveva pur esserci, no? Ma se non si trattava di un altro uomo, cosa le stava passando per la testa? E perché mai lui non trovava il barbaro coraggio di parlare a cuore aperto? Non era mica un estraneo!
Sospirò, sconfitto. Non aveva mai controllato Marta in nessun modo – e di certo non avrebbe cominciato a farlo ora –, le aveva sempre lasciato piena libertà, malgrado, alcune volte, fosse un poco geloso della sua indipendenza. Non che lui non potesse goderne, certo; però, a differenza sua, aveva cercato la sua approvazione più spesso di quanto pensasse. Senza di lei, lui sarebbe stato il nulla cosmico, ne era più che convinto. E non era, invece, sicuro che potesse valere lo stesso per Marta, malgrado lei avesse sempre sostenuto l'esatto contrario. L'unico argomento che gli dava gioia e che gli consentiva di accantonare – almeno quando non era assalito dal tarlo del dubbio – tutte le sue preoccupazioni si chiamava Lorenzo. Lui e Marta erano andati a fargli visita, come d'accordo, la settimana successiva al primo incontro, e il bambino si era mostrato ancor più socievole e non meno entusiasta di conversare con loro. Alex, dopo quel pomeriggio, aveva già constatato quanto fosse facile affezionarsi al bambino e, non appena Marta aveva concordato con lui, la speranza, nel suo cuore, era tornata più forte che mai. Eppure, lei continuava, con ferrea ostinazione, a nascondergli quel non so che.
Magari è soltanto nervosa, provò a dirsi per l'ennesima volta, mentre scandagliava con lo sguardo la piazza del paese, sempre gremita di turisti e di persone di ogni foggia. Forse questa nuova esperienza riguardo all'affido le provoca più dubbi che certezze. Magari si tratta soltanto di questo.
Sbuffò con impazienza e spense il sigaro che teneva tra le labbra. Un sorriso cristallino si dipinse sul suo volto non appena vide Gilberto spuntare da un gruppetto di ragazzi che non dovevano avere più di vent'anni. Dio, che bella età, pensò lui, riservando loro una timida occhiata.
«Amico mio!» gridò Gilberto, fiondandosi addosso ad Alex, che ricambiò con fervore la sua stretta. Doveva ammetterlo, gli era proprio mancato.
«Allora?! Avanti, raccontami tutto!» gli disse Alex. Gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla, quindi si avviarono verso il solito bar. «La tua assenza non è passata inosservata in ufficio, te lo dico subito! Gabriella non faceva altro che chiedermi di te. E ogni santo giorno!»
Gilberto inarcò le sopracciglia. «Scusami tanto, ma non si è sposata un annetto fa?»
Alex sorrise, malizioso. «E allora? Non mi dire che non ti sei mai accorto che ti adora! Ti mangiava – e tuttora ti mangia, anzi, no, ti sbrana – con gli occhi a ogni singola riunione! Penso che se tu le avessi dichiarato amore eterno, a quest'ora avrebbe sposato certamente te, altro che!»
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Oltre L'Orizzonte
ChickLit[COMPLETA] Malcom Stone è un pretenzioso caporedattore, nonché affascinante quarantenne con una fissa smodata per le belle donne. Ma arriverà il giorno in cui tutto cambierà e l'incallito casanova sarà costretto a fare i conti con i propri demoni in...