Mercoledì
Dovettero più volte farmi cenno di scendere dal treno. Il mio sguardo perso e trasognato non era passato inosservato agli occhi della hostess, che mi aveva richiamato più e più volte fino a scuotermi le spalle con ferma dolcezza. Fu proprio in quel momento, che rinsavii. Mi ero nuovamente perso in quei bellissimi ricordi. Negli occhi chiari e luminosi della mia Melissa.
Mi guardai attorno. Gli occhi azzurri di quella donna mi scrutavano curiosi, probabilmente si chiedeva cosa mi stesse passando per la testa. Oh, se lo avesse saputo! Se soltanto avesse saputo quanto mi sentissi vuoto al pari di quel treno sul quale, ormai, non giaceva più anima viva all'infuori di noi!«Mi scusi tanto, ero sovrappensiero», farfugliai, alzandomi in piedi. Non potevo certo immaginare che quella signorina mi avrebbe porto un fazzoletto.
Lo accettai di buon grado, ma non riuscii a guardarla. La ringraziai, imbarazzato come non mai. Avevo pianto come un bambino senza neanche accorgermene. Ma del resto, trattenevo quelle lacrime da troppo tempo. Borbottai un flebile arrivederci e, non appena scesi da quel treno, uscii, a passo lento, dalla stazione. Scrutai con meraviglia e altrettanta tensione la zona circostante. Mi sarebbe bastato attraversare la strada, e in un attimo... mi sarei ritrovato faccia a faccia con lei. Quella lei che era stata la mia donna per quasi undici anni. Quella donna con cui, per certi versi, ero cresciuto.
Mi ritrovai ad attraversare un piccolo prato fiorito. Sapevo benissimo dove quel praticello mi avrebbe portato.
Un piccolo sentiero pieno di ghiaia rimpiazzò le margherite e le viole. Per un istante, pensai di tornare indietro. Con quale faccia mi sarei ripresentato davanti a Melissa? L'avevo sicuramente delusa; ero più che certo che mi disprezzasse come non mai.
Lei conosceva tutte le mie malefatte. Lei conosceva più di chiunque altro in che razza di uomo mi fossi trasformato. Ero stato un incallito sciupafemmine per anni.
E tutto per non soccombere al profondo dolore che mi portavo dentro. Da quando lei se n'era andata, avevo tentato di lasciarmi morire, ma la presenza costante di mia madre mi aveva evitato una simile fine. Non passava giorno senza che non venisse a trovarmi a casa mia. Nei primissimi mesi, aveva fatto davvero di tutto perché io non finissi nella spirale dell'alcol, ma d'altra parte avevo ripreso a fumare come se non ci fosse un domani. Quasi speravo che quel lurido tabacco potesse strapparmi alla vita. Magari, un colpo secco mi avrebbe spedito all'altro mondo, mi dicevo, senza possibilità di ritorno.Per un istante, sorrisi al ricordo di Melissa: «Vuoi smetterla o no di tenere tra le mani quel portatore di oscuri presagi? Non voglio che lui si frapponga tra me e te, tantomeno che ti strappi via da me!»
Per Melissa, quel portatore di oscuri presagi non era nient'altro che la mia fedelissima sigaretta. Avevo cominciato a essere schiavo di quel vizietto verso i vent'anni, e tutto per una stupida scommessa. Ma non appena avevo cominciato, non avevo più smesso.
«Ti prometto che, non appena saremo sposati, non toccherò mai più una sigaretta. Contenta?»
Lei soleva alzare gli occhi al cielo. «Sì, certo, come no! E io sono Albert Einstein!»
«Guarda che io ti sposo sul serio, eh!» ribattevo sempre io, con un sorrisetto sul volto e uno sguardo che sapeva di un amore talmente forte, talmente puro... che a tutt'oggi mi domando se ne possa esistere un altro che possa assomigliargli, anche soltanto vagamente.
«Ah sì?» Dopo quella mia affermazione così ardita, lei non mancava di scrutarmi nel profondo, come volesse cercare la verità nei miei occhi. Io, di rimando, l'abbracciavo forte e la tenevo stretta a me. Stavamo insieme da quasi otto anni, ed ero più che certo che l'avrei sposata. «Voglio essere parte di ogni tua singola giornata. Voglio svegliarmi tutti i giorni tra le tue braccia, voglio andare a vivere con te. In una casa tutta nostra... Ma voglio farlo da sposati. Se tu lo vorrai, s'intende.»

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Oltre L'Orizzonte
ChickLit[COMPLETA] Malcom Stone è un pretenzioso caporedattore, nonché affascinante quarantenne con una fissa smodata per le belle donne. Ma arriverà il giorno in cui tutto cambierà e l'incallito casanova sarà costretto a fare i conti con i propri demoni in...