Mercoledì
«Non ho nessuna intenzione di rivederla. Io e lei abbiamo chiuso. E il mio capo può anche scordarsi quello scoop. Io e la Rossi non lavoriamo più insieme.»
«Ne sei davvero certo?»
«Certo di cosa?»
Christian mi puntò i suoi occhi addosso. «Di aver chiuso definitivamente con quella donna.»
«Io non provo niente per lei. Devi sapere che...» Sospirai. «Io sono stato sposato. Anche se solo per qualche ora, perché—»
«Che cosa?» Christian scosse la testa, più incredulo che mai. Smise persino di bere il suo caffè. «Tu sei stato sposato?»
«Circa una decina di anni fa. Io e te ancora non ci conoscevamo e... non sono mai riuscito a raccontartelo perché per troppi anni non ho mai accettato che Melissa fosse morta. Mi rifiutavo di parlarne a voce alta con chiunque, persino con mia madre. Non potevo credere che un maledetto automobilista ubriaco me l'avesse portata via. Io e lei avevamo tanti progetti.» I miei occhi tornarono lucidi e la mia vista si annebbiò all'istante. «Aspettavamo una bambina. Tempo cinque mesi, e sarei diventato padre. E lei...» Mi coprii il volto con le mani, cercando di soffocare i singhiozzi. Pensare a quel momento, a tutto quello che avevo perso e che mai avrei potuto riavere indietro, mi faceva sentire un ingrato. Tantissime volte avevo percorso il Ponte Vecchio con la speranza di trovare il coraggio di buttarmi giù. Di raggiungere Melissa, ovunque lei fosse. Ma ero stato soltanto un vigliacco. Sentii due possenti braccia circondarmi le spalle. Ero certo che Christian avrebbe capito il mio punto di vista, che avrebbe perdonato il mio silenzio. «Non mi sono più ripreso da quella tragedia», farfugliai sconfitto, beandomi però di quell'abbraccio confortante. «Ho cominciato a condurre una vita dissoluta con la vana speranza di dimenticare chi fossi, da dove venissi e con chi avessi avuto a che fare. Volevo soltanto questo.»
«E Megan? Cosa c'entra lei, me lo spieghi?»
Mi rivolse quella domanda con una dolcezza che non conoscevo. Una dolcezza di gran lunga somigliante a quella paterna. Mi scostai da lui. «Lei è... lei è piombata nella mia vita al momento sbagliato. Voleva solo rovinarmi. Per questo ha fatto di tutto per poter collaborare con me. Credeva che mio padre fosse un poco di buono e che ai tempi avesse fatto torto al suo... così ha scritto quell'articolo diffamatorio senza nemmeno preoccuparsi di parlarne con il sottoscritto. E quando le ho sbattuto le prove in faccia...» Serrai la mascella. «Sono più che sicuro di averla fatta sentire uno schifo.»
«Era proprio questo che volevi? Farla sentire—»
«Una giornalista assolutamente incompetente. Ecco cosa. Una donna senza scrupoli. Una femme fatale che mi ha fottuto solo per una notte e che non ha esitato un solo istante nel volermi pugnalare alle spalle.»
«E adesso? Che intenzioni hai?»
«Me ne torno a Los Angeles, amico mio. Qui non ho altro da fare. Ti ringrazio per esserti preso la briga di venire fino a qui; te ne sarò grato per sempre, dico davvero. Ma adesso possiamo anche tornare a casa.»
«Vuoi farlo davvero?»
Scrollai le spalle. «Ho forse altra scelta?»
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Oltre L'Orizzonte
ChickLit[COMPLETA] Malcom Stone è un pretenzioso caporedattore, nonché affascinante quarantenne con una fissa smodata per le belle donne. Ma arriverà il giorno in cui tutto cambierà e l'incallito casanova sarà costretto a fare i conti con i propri demoni in...