Parcheggio proprio di fronte alla Starbucks e raccolgo il mio Iphone, mandando un messaggio a Jamie per avvisare del nostro arrivo.
-Sei sicura che questo vestito non sia troppo...a righe?.- Chiede per l'ennesima volta Oliv, stiracchiandosi il tessuto, facendo qualche smorfia.
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
-È la centesima volta che me lo chiedi, non ti sei stancata?.- Domando sarcasticamente, riponendo il cellulare in tasca.
Oliv ridacchia nervosamente, annuendo.
Mi acciglio.
Dov'è finita la sua sicurezza, il suo egocentrismo, che io amo, e la sua sfrontatezza?
-Stai bene?.- Chiedo, mentre la osservo passarsi un filo di lucidalabbra.
Annuisce con forza, alzando le spalle.
Entriamo nel locale e l'odore di caffè e muffin, appena sfornati, ci pervade, facendoci brontolare lo stomaco all'unisono.
Con lo sguardo cerco tra la gente dentro la Starbucks, ma non riesco a vederci bene.
Oliv mi tira una leggera gomitata sul fianco, facendomi cenno con il mento in fondo alla sala, dove si trovano i divanetti appartati.
Eccoli, riesco a vederli.
Jamie è stravaccato su uno dei divanetti con le braccia dietro la testa e le gambe, fasciate da un paio di jeans neri, strappati sulle ginocchia, distese e incrociate al livello delle caviglie.
Dylan è seduto poco più in là, decisamente più ordinatamente rispetto al fratello.
Anche Dylan indossa un paio di jeans, ma il colore è blu e non sono aderenti come quelli di Jamie, anche se la maglietta che indossa compensa il tutto.
-Andiamo.- Suggerisco, prendendo per un gomito Oliv, camminando verso di loro.
Jamie, come se una molla fosse scattata dentro di lui, alza lo sguardo, posandolo subito su di me.
Il cuore comincia a battere forte e il sangue mi affluisce alle gote.
Dylan, invece, tiene la testa china sul cellulare, senza degnarci di considerazione.
Oliv borbotta qualcosa sul fatto che nel mondo esistono troppe persone maleducate, riferendosi sicuramente al ragazzo qua davanti.
-Ciao stronzo.- Saluta Oliv, guardando solamente Jamie.
Soffoco una risata.
-Ciao anche a te, Oliv.- Ribatte Jamie, socchiudendo gli occhi.
Scuoto la testa, sedendomi sul divanetto davanti a Jamie.
Il suo sguardo si posa subito sui miei jeans attillati e sulla mia camicetta rossa.
Arrossisco, non appena Jamie mima con la bocca la parola "sexy".
-Non saluti, Dylan?.- Domanda Jamie, senza distogliere il suo sguardo da me.
Abbasso gli occhi, percependo Oliv accanto a me, tesa e irritata.
-Ciao...- Dylan fa un cenno con due dita, continuando a giocherellare al telefono.
È irritante quando fa lo strafottente! Sembra proprio Jamie!
Scocco un'occhiata di rimprovero a Jamie, spronandolo a fare qualcosa e soprattutto a spiegare a me e ad Oliv cosa cavolo sta succedendo.
Jamie fa spallucce, stiracchiandosi sul posto. Si solleva a sedere, spalancando le gambe piegate, poggiandovicisi i gomiti per poi mettere il mento sulle mani.
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Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfiction{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...