-Allora? Non mi saluti?.- Mia sorella è ferma, immobile, sullo stipite della mia porta.
Resto ferma a fissarla con le lacrime, che sfiorano la mia pelle. Non la vedo da molto tempo e mi è mancata così tanto da farmi veramente male. Stare con lei una settimana per me è già tanto.
-Oh sì..certo.- Improvvisamente mi lancio tra le sue braccia e la stringo forte.
E' poco più alta di me, ma con i suoi stivali col tacco mi supera almeno di dieci centimetri.
-Gin, ti sei fatta donna!.- Cecily si scosta da me, tenendo le mie mani, guardandomi da capo a piedi.
Apro la mia bocca in un sorriso ed accenno un ''grazie''.
-Seriamente! Cara sorellina sei cambiata così tanto dall'anno scorso...sei più alta, più slanciata e più bella.- Ride di gusto.
-E invece tu sei sempre la stessa.- Affermo, sorridendo beffardemente.
Cecily, come già ho detto, è alta all'incirca un metro e sessantotto, porta i capelli corti, che sono biondi come i miei, ma il colore dei suoi occhi varia da un intenso marrone/nocciola ad un verde chiaro, proprio come mio padre. E' magra e si tiene parecchio in forma, dato che passa tutti i giorni almeno due ore in palestra, da quello che ricordo.
-Mamma e Papà?.- Chiede, mentre posa i suoi bagagli nel corridoio principale.
-Mamma sicuramente è a lavoro e papà credo sia andato fuori città per una riunione improvvisa, ma so che torneranno entro cena.- Rispondo.
-A proposito..- Vedo lo sguardo di Cecily incupidirsi.
-Sì?.- Domando, con finta noncuranza.
Queste sue parole mi hanno sempre fatto salire l'ansia.
-Chi era quello che è uscito, prima che entrassi io?.-
Oh mio Dio. Ecco, sono fregata.
-Oh..ehm.. chi?.- Cerco di sviare la risposta.
-Lo sai benissimo Ginevra, le tue gote sono diventate rosse!.- Un sorrisetto malefico spunta sulla sua faccia. - E' biondo, alto, con un piercing al naso...sexy.- Continua.
Rimango allibita dalle sue parole, soprattutto da una delle parole, ''sexy''.
-Cosa?.- Domando,deglutendo con forza.
-Già, mi pareva un gran figo.- Afferma, guardandosi le unghie, come se non le importasse un gran chè.
-Okay, ma si dà il caso che abbia diciotto anni, quasi diciannove, e che sia più piccolo di te di sei anni!.- Mi innervosisco. Sembra che io sia gelosa...ma non lo sono. Credo.
-Ehi..ehi calma sorellina, non ho intenzione di portartelo via.- Sghignazza.
-Ma tu non avevi chiuso l'argomento ''ragazzi''?.- Chiedo, portando una mano su un fianco.
-Era una cosa momentanea...adesso ho deciso di essere più, più..ehm libera.- Ride impercettibilmente e sembra vergognarsi.
-Del tipo..un'avventura per notte?.-
-Esatto, ma tu sorellina non dovresti saperle certe cosette.- Afferma, puntandomi l'indice contro.
-Ho quasi diciassette anni Cecily e sono nata nella generazione di internet, rassegnati.-
-Vabè dai, ritorniamo all'argomento ''biondo figo davanti porta di casa''.-
Il suo atteggiamento mi stupisce, non è mai stata così ''liberale'' nell'espressioni, nel parlare e soprattutto nel pensiero. Sembra cambiata dal compimento dei venticinque anni.
STAI LEGGENDO
Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfiction{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...