Mi sveglio all'improvviso con la schiena bagnata di sudore e i capelli arruffati. Ho le coperte completamente avvolte intorno alle mie gambe, tanto che non riesco più a scorgere quale sia il piede sinistro e quale sia quello destro. Mi passo una mano tra le ciocche sudate e mi volto di scatto, tirando un sospiro di sollievo nel vedere Jamie, con la testa sopra al cuscino, la bocca schiusa e una mano sul petto nudo, intento nel dormire profondamente. Poi mi giro verso la sveglia, che segna appena le sei del mattino. Cavolo, devo aver fatto un brutto sogno! Ho immaginato Jamie nella sua nuova scuola con una miriade di ragazze intorno a lui e il ritorno al suo stile di vita da Don Giovanni, che per anni lo ha caratterizzato. Mi sono immaginata Jennifer passare sopra la sua camicia sbottonata le sue unghie smaltate, graffiando i lembi di pelle nuda, per poi baciare i graffi con la bocca perfetta che si ritrova...
-Gin? Tutto apposto?- Jamie si stiracchia, aprendo appena gli occhi, ancora offuscati dal sonno. Sorrido e penso al fatto che è stato tutto solo un incubo e che Jamie è ancora al mio fianco.
-Sì...- Bisbiglio. -Solo un pessimo sogno.- Sorrido, piegandomi verso di lui, poggiando la testa sul suo petto. Immediatamente la sua mano si inserisce tra i miei capelli, carezzandomeli.
-Ti va di raccontarmelo?- Sbiascica, sbadigliando. Soffoco una risata e conduco la mia gamba sopra le sue, come a lui piace che io faccia.
-Meglio di no...torna a dormire. Stanotte abbiamo fatto tardi.- Sussurro, sistemando meglio la testa sul suo sterno, facendogli le fusa come una gattina. Lui sghignazza, portando il suo braccio destro dietro la mia schiena, spingendomi ancora più verso di lui.
-Dopo il matrimonio ci siamo divertiti alla grande, direi...-
-Mmh...sento dolori ovunque.- Bofonchio, trattenendo a stento un sorrisetto lascivo, ripensando alla notte trascorsa.
-È un bene, sai? Indica il fatto che sei mia e che so come soddisfare la mia donna.- Lo sento ridacchiare e gli do un colpetto sulle costole.
In effetti ci siamo addormentati abbastanza tardi, credo verso le cinque...e è, probabilmente, una delle ultime serate che trascorriamo insieme, dato che fra meno di due giorni lui e suo fratello dovranno prendere il primo volo per New York, dicendo addio a Los Angeles e a tutto ciò che lasciano qua. Tipo me...
-Sai che farei tranquillamente un altro giro di sesso sfrenato? Anche adesso?-
Sgrano gli occhi e scuoto la testa. Ma come gli viene in mente? E mi fa pure arrossire come un pomodoro. -Jamie, dormi, per favore.- Rido, alzando la testa per guardarlo negli occhi. Lui allunga il collo e mi bacia la punta del naso, per poi strofinare il suo con il mio.
-Agli ordini, biondina.- Dice con voce roca, risistemandosi con la testa sul cuscino, stringendomi ancora tra le braccia.
***
Esco dall'aula di letteratura, tenendo tra le mani il cellulare, pronta a comporre per l'ennesima volta il numero di Oliv, che da due giorni non risponde e non sembra essere a casa. In più Jamie mi ha detto che anche Dylan è scomparso e non ha idea di dove possa essere, aggiungendo, però, di aver trovato un foglio con su scritto che sarebbero andati a fare una piccola vacanza in qualche città, da soli, lui ed Oliv. Ma ciò che mi fa stare male è il fatto che Oliv non mi abbia detto niente e che adesso io non sappia come sta e cosa stia facendo.-Ci vieni alla festa?- Tyler si è appena accostato a me, aprendo un pacchetto di patatine con un rumore fastidioso.
Stringo maggiormente al mio petto i libri e scuoto la testa. -Non so di che festa tu stia parlando.-
Alzo lo sguardo verso il grande orologio, appeso al muro del corridoio, e vedo che tra meno di cinque minuti suonerà la campanella, che segnerà l'ora del pranzo.
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Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfic{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...