Tu ed io.

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Io ed Oliv siamo appena entrate in casa di Jennifer, dopo aver superato, per lo meno, un centinaio di ragazzi e ragazze, che si trovano nel giardino a ballare e divertirsi con bottiglie di vari liquori in mano.

Subito la puzza di alcool ci colpisce, così anche la semioscurità e la musica a palla.

È pieno di studenti della Santa Monica e di altri ragazzi mai visti prima.

Oliv cattura la mia attenzione, strattonando i miei shorts.

-Ehi, ecco l'arpia.- Esclama, puntando l'indice verso quella che sembra una sala da pranzo.

Scocco un'occhiata a Jennifer, che si trova al bancone principale con un bicchiere stracolmo di birra, mentre ride e tocca ogni singolo pezzo di pelle nuda al ragazzo che le sta di fronte.

Savannah è poco lontana, incollata alle labbra di Mark, che credo le abbia infilato una mano sotto la gonna.

Faccio una smorfia, accorgendomi che anche Oliv sta guardando nella stessa direzione.

Decido di condurla al piano superiore, per vedere se almeno il puzzo d'alcool è minore.

Saliamo le scale, cercando di evitare di tirare gomitate alle persone, che vi sono accalcate sopra. Difatti io e Oliv ci teniamo per la mano, sghignazzando ogni volta che incontriamo qualche ubriaco, che tenta di palparci.

Jamie e Dylan, per quanto ne so, dovrebbero essere già qui, ma ancora non ho visto nessuno dei due.

Forse sono di sopra, forse sono al bagno...

-Lo senti questo...fetore?.- Dico, pizzicandomi il naso, mettendo piede sulle mattonelle color crema del secondo piano.

Oliv mi raggiunge, ponendosi accanto a me.

-Mhh, credo che qualcuno si stia facendo uno spinello, anzi più di uno.- Risponde, emettendo un risolino grazioso.

Procedendo verso il corridoio un'intensa nuvola di fumo ci circonda, facendoci tossire.

-Ma che cazzo è?.- Urla Oliv, tirandosi sul naso la cannottiera per cercare di non aspirare tutto questo fumo.

Decido di fare lo stesso, scoprendo una bella porzione della mia pancia.

Mi acciglio, in conflitto con me stessa.

Che faccio? Mi lascio il ventre scoperto o soffoco per il fumo? La prima, decisamente.

Finalmente, superate due stanze, dove ho visto dei ragazzi seduti in cerchio, intenti nel passarsi quello che sembrava un tubo lungo e sottile, da dove proveniva del fumo, arriviamo a quello che sembra un bagno e ci fiondiamo dentro, ridendo.

-Oddio! Guarda che capelli! Sono una cavolo di mostro.-

Scoppio a ridere nel vedere Oliv indaffarata nel domare la sua enorme massa di capelli ricci.

Mi appoggio alla vasca, posta a sinistra rispetto allo specchio, incrociando le braccia sul petto, aspettando che la mia amica abbia terminato per potermi osservare.

So già cosa vedrò, in realtà. Due occhi azzurri e lucidi, due guance rosse fuoco e capelli spettinati al massimo.

-Fatto?.- Chiedo dopo dieci interminabili minuti.

Oliv mi rivolge la lingua, passandosi sulle labbra il rossetto rosso.

-Adesso sì.- Struscia le labbra l'una sull'altra, facendomi segno di avvicinarmi.

Arrivo di fronte allo specchio, guardando prima di tutto i miei capelli, che, diamine, sono lisci e a posto!

-Oliv! Miracolo! Non sono spettinati!.- Squittisco, saltellando per una frazione di secondo.

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora