-Cosa ti ha scritto?!.-
Non sono ancora le otto ed io e Jamie siamo già con i piattini stracolmi di fette di pane tostato, affettati, brioches e scatolette di nutella.
Allungo una mano verso uno dei bicchieri di vetro e faccio la fila per prendere un po' di succo.
-Te l'ho detto! È pazza!.- Dico, masticando un boccone di brioches al cioccolato.
Jamie scoppia a ridere, facendomi segno di avere qualcosa all'angolo della bocca.
Impallidisco, tirando fuori la lingua per leccare via i residui di cioccolata.
-Tu non le credi, vero?.- Mi osserva di soppiatto, passandomi avanti per versare il succo nei bicchieri.
Resto un attimo ferma a fissare i suoi tatuaggi e a quanto questa cannottiera nera li metta ben in risalto.
-Gin? Hai finito di divorarmi con lo sguardo? Cioè...non che mi dispiaccia...-
Mi riprendo, dandogli un colpetto sulla spalla.
-Stupido.- Sghignazzo, afferrando il bicchiere di vetro con succo all'arancia e dirigendomi verso un tavolino, posto in fondo alla sala.
-Che, poi, per un attimo credevo avesse sbagliato numero!.- Riprendo il discorso, mettendo una fetta di prosciutto cotto sul pane e ,subito dopo, una fetta di formaggio.
-Bho...credo soffra di bipolarismo o roba del genere. Fatto sta che non la reggo più, non so come Dylan possa uscirci ancora.-
Annuisco, deglutendo a fatica l'enorme pezzo di panino che mi sono conficcata in bocca.
-A pro...proposito! Ma che è 'sta storia di Dylan e Wanda? Da quanto stanno insieme?.- Chiedo, osservandolo leccarsi le dita, imbrattate di marmellata al mirtillo.
-Dall'inizio della gita credo. Non sono più sicuro che lui sia ancora interessato a Oliv.-
Spalanco la bocca, facendo cadere pezzettini di roba schifosa e masticata.
Bleah, per fortuna Jamie sta sghignazzando e non scappando a gambe levate.
-Oliv lo uccide. Lo fa fuori. Prima uccide Dylan e, dopo, con la stessa arma uccide Wanda.- Mi pulisco il mento con il tovagliolino bianco, scuotendo la testa.
Jamie alza un sopracciglio.
-Oh bhè, pace all'anima loro.-
Roteo gli occhi.
-Jamie! Dai! Dico sul serio...ne soffrirà.- Mugolo, prendendo un bel sorso di succo.
Adesso dovrò, fino a domani, sorbirmi gli sbalzi di umore di Oliv! Non può essere che Dylan non provi niente per lei...i segnali erano stati chiari. Non ha mai detto che non gli piaceva Oliv!
-Senti, Ginevra, questa si chiama "vita", anche lei, prima o poi, dovrà beccarsi un rifiuto. Ed ecco che il rifiuto sta arrivando.- Fa spallucce, alzando il bicchiere a mo' di brindisi.
Sbatto la mano sul tavolo, irritata.
Okay, ha ragione. Non posso cominciare a preoccuparmi adesso e, poi,non sono affari miei. Giusto? Giusto.
-Domani torniamo a casa.- Sbuffo, cambiando argomento, così da tagliare l'atmosfera di tensione, creatasi.
Jamie sogghigna.
-Oh sì, proprio a casa.-
Sono io oppure questa mi sembrava un'affermazione un po' ambigua? Comunque non gli do molto peso, ingurgitando anche l'ultimo boccone di panino, grugnendo come un fottuto maiale.
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Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfiction{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...