-Proprio quello che volevo sentirti dire.-

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E...

Sento i fili d'erba pizzicarmi leggermente la pancia, dato che ho la maglietta un po' sollevata.

Jamie è sotto di me, sento i suoi respiri accelerati e le sue braccia stringermi con forza.

-Jamie sei un pezzo di merda...prima sei carino e dolce con me, poi vengo a scoprire che ti senti ancora con Savannah e dopo ancora mi ritrovo per terra con te e  l'erba bagnata, che mi raffredda la schiena...mi fai impazzire- Dico tutto questo, mentre tengo la schiena sollevata e lo guardo negli occhi.

-Tu mi vuoi...ammettilo, come io voglio teJamie mi accarezza una ciocca di capelli e mi soffia soavemente nell'orecchio.

-Dai..Jamie parlo seriamente..io ancora non so niente di te..ho conosciuto tua nonna e allora? Non ho mai visto casa tua nè conosciuto tuo padre o Simon..-

-Non parlare della mia famiglia. Mai più.-

Questa sua decisione nella voce mi spaventa e così decido di sollevarmi, con l'intenzione di lasciarlo lì.

Se non ha voglia di esprimere i suoi sentimenti alla sua ragazza, bhè..può anche fottersi, mi sono stufata del suo carattere, dei suoi alti e bassi.

-Vedi? Adesso fai lo stronzo...io me ne vado.- Affermo, scuotendo la testa.

-Dove cazzo vai Gin?! Mica devo raccontarti tutto di me, oppure secondo la tua testolina si?- Mi domanda, con un tono di voce un po' troppo alto.

Le lacrime minacciano di scendere e quindi scelgo di non rispondere, ma di rivolgergli il dito medio e fuggire...lontano da lui.

''Secondo la tua testolina'': è ritornato il bastardo, che ho conosciuto il primo giorno.

-Giin, torna qui!-

Quest'ultime sono le parole, che ho sentito pronunciare da Jamie, prima di chiamare Oliv e di avvisarla che me ne sarei andata con la sua auto, tanto lei ha Mark.

Jamie's pov:

Rimango con l'amaro in bocca qua sull'erba.

Mi siedo e infilo le mie mani tra i capelli.

Cosa cazzo devo fare per farla felice? Perchè lei abbia fiducia in me? Non sopporto questo tipo di situazioni...ecco perchè non ho mai avuto una relazione stabile con nessuna.

Mi alzo, tiro un calcio ad una lattina di birra vuota e impreco ad alta voce.

Gin's pov:

Ho le mani strette sul volante e mi passano per la mente tante di quelle offese da dire a Jamie, che mi meraviglio di me stessa. Non posso, però, dimenticare le sue mani nei miei capelli, il suo respiro caldo sul mio collo e le sue braccia possenti attorno ai miei fianchi.

Cazzo Gin basta pensare a lui! Sì, ti avrà pure urlato che ti ama, ma questo non basta a mandare avanti una fottutissima relazione. No, non basta.

Parcheggio l'auto nel piccolo parcheggio davanti casa, sbatto la portiera con forza ed entro in casa.

Salgo le scale, ma non prima di aver letto l'ennesimo post-it dei miei, che dice:

''Hai la casa libera per due giorni, io e tuo padre siamo a Santa Barbara.

ti vogliamo bene, mami e papi.''

Mai che una volta i miei mi telefonassero per avvisarmi, sempre 'sti cazzo di post-it.

Mi tolgo maglia, collant e converse e mi dirigo in bagno.

Mi guardo allo specchio. Sono in uno stato pietoso, le lacrime hanno sciolto il mascara, che mi sta colorando di nero le guance. 

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora