Arrivata vicino al letto vedo Jamie spostarsi di lato per farmi posto, sorridendomi con sicurezza. Mi getto sulle morbide coperte e mi accoccolo accanto a lui, mentre passa un suo braccio dietro il mio collo, sospingendomi più vicino al suo corpo. Accarezza i miei capelli ed io nascondo la faccia nell'incavo della sua spalla, annusando il suo profumo naturale.
-Ce ne vorrebbero tanti di momenti come questi.- Sussurro, poggiando, poi, la mia mano sul suo ventre.
Lo sento sospirare.
Intrecciamo le nostre gambe e, finalmente, riesco a sentirmi rilassata e svuotata dai miei soliti problemi, come succede sempre quando sto con lui, tranne nei momenti in cui litighiamo, anche se, devo dire, un po' mi piacciono, perchè vuol dire che ognuno tiene all'altro talmente tanto da litigare.
-Novità?.- Chiede, allora, Jamie, continuando ad accarezzarmi i capelli.
-Mh, no, non direi.- Affermo, socchiudendo gli occhi.
La stanchezza sta per sopraffarmi e il fatto che Jamie mi stia coccolando non mi aiuta per niente.
-Ah! Giusto.-, Intervengo, -c'è un nuovo alunno a scuola, si chiama...mmh Dylan!.- Esclamo, volgendo lo sguardo a Jamie.
Jamie si irrigidisce a questo nome e per un attimo smette di accarezzare i miei capelli, e riesco ad osservare una sorta di timore nei suoi occhi, che quasi subito scompare, tornando ad accarezzarmi e sorridermi.
Dunque si schiarisce la voce.
-E questo Dylan ti ha per caso detto da dove viene?.- Domanda, come se gli interessasse molto, senza, però, darlo a vedere.
-Fammi pensare...mi pare proprio di no.- Confermo, giocherellando con l'orlo della sua maglietta, scoprendogli un un po' la pancia.
Sembra rilassarsi, rilasciando un lungo sospiro.
Non capisco tutta questa sua preoccupazione.
-Lo sai che sei uno schianto stasera?.- Esordisce Jamie, facendo spuntare uno dei suoi sorrisetti maliziosi sul suo bel faccino.
Tuttavia questa sua improvvisa ed estrema dolcezza mi fa sembrare che voglia cambiare argomento, perchè, evidentemente, si sente a disagio nel parlarne. Comunque non voglio darci molto peso.
-Ma smettila.- Gli tiro un piccolo schiaffettino sul ventre, facendolo ridere.
-Adesso dovrebbe venire il momento in cui tu mi dici: "anche tu sei uno schianto Jamie".- Sghignazza, guardandomi negli occhi.
Alzo gli occhi al cielo.
-Il tuo ego non ha limiti, eh Jam?.- Domando ironica, scuotendo la testa.
Con un movimento lento sposta la sua mano sul mio fianco, facendola risalire piano piano e dolcemente verso il collo. Brividi lasciano una scia lungo la pelle nuda a contatto con le sue dita.
-Ammettilo, sono perfetto.- Aggiunge, alzando l'angolo della bocca, sogghignando divertito.
-Sì, perfetto per essere preso a calci.- Sbuffo, mostrandogli la lingua.
A questo punto si protende verso di me e mi stampa un bacio in bocca e sta per rialzarsi, quando mi aggrappo alla sua maglietta, avvicinandolo a me di nuovo.
Le nostre labbra si toccano e si baciano appassionatamente, facendo scorrere le nostre mani in luoghi proibiti dei nostri corpi.
Sono quasi senza respiro: questo è uno di quei baci per cui ucciderei pur di averlo.
Non andiamo oltre, perchè ci stacchiamo e continuiamo a parlare del più e del meno, fino ad addormentarci così. L'uno incollato all'altro, abbracciati come un koala e il suo albero.
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Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfic{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...