Il ballo Gala.

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-Ancora non ci credo Gin! Una festa, io e te, accompagnati da due bellissimi ragazzi, per lo meno il mio.- Oliv pronuncia queste ultime parole sghignazzando, sapendo che io odio quando lei parla male di Jamie.

-Ma taci, invidiosa.- Le faccio una linguaccia e lei mette il broncio per finta.

Sono quasi le otto di sera ed io ancora non ho il coraggio di indossare il vestito, che mi sono comprata ieri con Oliv, mentre lei si sta già truccando a dovere.

Quanto la invidio. È bellissima! I suoi capelli scuri e ricci; i suoi occhi nocciola e le sue curve. Quanto vorrei avere la sua stessa sicurezza con il corpo e l'atteggiamento.

-Ginevra mi stai ascoltando?.- Oliv agita la sua mano destra di fronte ai miei occhi, scostandomi dai pensieri attuali.

-No, ripeti tutto.- Sorrido, colpevole.

-Allora stavo dicendo...secondo te Kevan preferirebbe che io indossassi i tacchi o no?.- Domanda, allontanandosi da me per andare a mettersi il lucidalabbra.

E cosa c'entra? Perchè diavolo Kevan non vorrebbe che lei si mettesse le scarpe col tacco?

-Non capisco, perchè me lo stai chiedendo?.-

-Se mi metto un tacco dodici lo supero di almeno due centimetri.- Sbuffa, confusa sul da farsi.

Scoppio in una risata. Per me sarebbe facilissimo scegliere in questo caso: converse tutta la vita.

-Divertente Brant? Non me le metto le converse, so cosa stai pensando!.- Asserisce, puntandomi dolcemente un indice contro.

Alzo le mani, sorridendo, in segno di resa.

-Vai a vestirti piuttosto.- Mi incalza la mia amica, facendomi segno di prendere il vestito sul letto.

Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino al "coso con lo strascico".

È un lungo vestito blu cobalto, abbastanza aderente fino ai fianchi, ma che va ad allargarsi verso la parte bassa. Il tessuto è leggerissimo e caratterizzato da sfumature azzurre chiaro, che vanno ad intensificarsi ai bordi del vestito. Le scarpe abbinate sono un sandalo argentato aperto, col tacco dodici.

All'incirca dieci minuti dopo sono vestita di tutto punto. Mi dirigo verso Oliv, che si trova nel bagno della mia stanza e la vedo strabuzzare gli occhi non appena mi vede.

-Porca miseria Gin, sei...sei uno schianto!.- I suoi occhi luccicano e un enorme sorriso si stampa sulla sua faccia.

-Mh, non mi convince più di tanto questo colore.- Affermo, facendo una smorfia.

-Tu sei pazza, completamente. Sei meravigliosa.- Detto questo mi tira per una mano e mi scaraventa sullo sgabello, con l'intento di iniziare a truccarmi.

La vedo affaccendarsi con degli ombretti chiari ed altri scuri, per poi aprire una boccetta di eyeliner nero. Infine mi passa un filo di cipria bianca su tutto il volto e un po' di blush sugli zigomi.

Mi alzo in piedi e, facendo un bel respiro, cammino fino allo specchio intero del corridoio accanto alla mia stanza.

Non appena noto la ragazza estranea riflessa sullo specchio sussulto, toccandomi più volte i capelli piastrati e gli occhi truccati alla perfezione. Ho quasi le lacrime agli occhi.

-Che carina!.- La voce stridula di Alexys mi fa sorridere e voltare.

Poco dopo Sophia la raggiunge e si nasconde la bocca dallo stupore. Entrambe hanno occhi sognanti e credono che io sia una sorta di principessa delle fiabe.

-Voglio venire anche io!.- Sbuffa Sophia, mettendo il broncio.

-Anche io.- Mugola Alexys, imitando Sophia.

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora