Il matrimonio.

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'Okay, Ginevra. Fai un bel respiro e cammina, mettendo un piede dopo l'altro, senza dimostrare che sei nervosa.' Questo è il mantra che mi ripeto da più di un'ora, mentre mi trovo dietro mia sorella, aspettando il momento per entrare prima di lei. Dalla mia posizione riesco a vedere il semplice velo, cosparso di brillanti, che arriva a metà schiena, concludendosi in morbide onde. Prima, quando nessuno guardava, ho dato una sbirciatina dentro la chiesa, sussultando nel vedere la miriade di persone, sconosciute per lo più, che vi erano.

-È ora.- Cecily raddrizza la schiena e annuisce, voltandosi per fare un cenno della testa a noi damigelle. Ebbene sì, oltre a me ci sono altre cinque damigelle, tra cui ne riconosco vagamente soltanto una. Prendo un bel respiro e piego la caviglia di lato per abituare il piede al tacco alto.

Il primo pensiero va a Jamie, che è seduto accanto a mio padre. Chissà di cosa avranno parlato nell'attesa...spero non di sport! Una risata strozzata risale lungo la mia gola, ma la sopprimo con un colpetto di tosse, facendo voltare verso la mia direzione una delle damigelle più antipatiche.

Roteo gli occhi e sistemo il bouquet  di rose bianche e rosa tra le mie dita sudate, sospirando. Ma quanto ci mettono?

Improvvisamente parte una canzone da marcia nuziale e la sala della chiesa diventa incredibilmente silenziosa. Noi damigelle superiamo la sposa e ci mettiamo in posizione. Io sono l'ultima, perchè, essendo quella d'onore, dovrò stare accanto a mia sorella. Trattengo il respiro e i battenti di legno massiccio si aprono con un rumore fastidioso, rivelando le centinaia di persone, che si sono alzate in piedi e che allungano i loro colli per intravedere la sposa anche per soltanto un attimo.

Chiudo gli occhi, totalmente nel panico. Cadrò, sono sicura che mi ritroverò con il sedere per terra! D'altro canto è il mio destino, no? Inciampare e poi cadere! Sarebbe esilarante! Scuoto la testa, rimuovendo i pensieri negativi, sostituendoli con un bel niente. Libero la mente e sorrido, mentre le damigelle di fronte a me cominciano a camminare.

Tuttavia la chiesa è enorme e non riesco a scorgere Jamie e i miei genitori, che si trovano nei primi posti a sedere. Inspiro ed espiro, aspettando il tempo giusto per poter trovarmi alla giusta distanza con la penultima damigella. Inoltre io dovrò essere quella con maggiore distacco dalle altre, perchè, come ho già detto, sono la damigella d'onore. Le gote mi si dipingono di rosso, mentre faccio i primi passi.

Sento gli occhi di sconosciuti, e non, su di me. Tutti mi osservano da capo a piedi, o forse è solo una mia impressione. Forse sono solo paranoica e spaventata dal fatto che possa rotolare come un sacco di patate sul pavimento, rovinando la favola di mia sorella.

Sento il peso della soddisfazione non appena metto piede sull'ultimo scalino, posizionandomi a sinistra, in prossimità di dove starà Cecily.

La marcia nuziale ricomincia con più vigore, invitando la sposa a procedere lungo la navata principale. Rose non ha voluto che mia sorella fosse accompagnata a braccetto da mio padre, ha preferito accompagnarla lei stessa. Non sapevo neppure fosse possibile, in realtà...

Scocco un'occhiata a John che sembra stia sudando sette camicie da quanto è nervoso ed elettrizzato. Inoltre, fasciato in quel suo completo nero e grigio, che gli risalta il colore sale e pepe dei capelli, è ancora più attraente.

Non appena sento il mormorio dei presenti, rivolgo lo sguardo a Cecily. Il velo le copre la faccia fino al naso, mostrando, invece, le sue labbra dipinte di un rosa tenue. Il vestito, nonostante non sia stato scelto da lei in persona, le dona veramente tanto, dandole quel tocco di eleganza, che, probabilmente, lei non avrebbe saputo dare. Rose, parallelamente, indossa un completo giallo pastello, formato da una giacchetta e una gonna a tubo con un leggero spacco sulla gamba destra.

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora