P.O.V. of Oliv:
-Cosaa?!- Urlo, sobbalzando dalla poltroncina della sala d'aspetto dell'ospedale. Gin si trova dentro la stanza C234 insieme a Jamie e ci stanno mettendo un po' troppo, per i miei gusti. Aspettate, cosa mi ha appena detto Dylan? Andare a New York con lui?
-Sì, sì...pensaci, piccola. Potremmo vivere insieme nell'appartamento vuoto di mio padre, mentre studiamo all'Università. Sarebbe...-
-Folle.- Concludo io, scuotendo la testa, muovendomi irrequieta sulla poltroncina. So che una proposta simile Jamie deve averla fatta a Ginevra, anzi dev'essere così.
Lui sospira e stringe l'osso del naso con pollice ed indice, come fa ogni volta che è confuso e esasperato. Quindi, in pratica, ogni volta che è con me.
-Non capisco...vuoi stare con me, Oliv?-
Io storgo la bocca a destra, abbassando lo sguardo. Certo che voglio stare con lui! Da qualche giorno a questa parte mi sono persino accorta di essere innamorata di lui! Io, Oliv, l'amica festaiola e mondana, innamorata...ci credereste?
-Vedi!- Lancia le braccia in aria, facendole ricadere pesantemente sui fianchi. -Sei impossibile! Non so mai cosa ti passa per quella testolina!-
Alzo lo sguardo su di lui, fulminandolo sul posto.
-Ehi, tu non te la prendi con la mia 'testolina', mh.- Ironizzo, incrociando le braccia sul petto. Lo vedo inarcare un sopracciglio e sospirare con rumore. In effetti devo dire che un po' mi sto divertendo a farlo impazzire...
-Oliv! Per favore, torna tra i mortali e rispondimi! Vuoi o non vuoi restare con me?-
-Dylan Campbell Bower, tu, vuoi restare con me?- Mi sporgo in avanti, sfiorando con il naso la patta dei suoi pantaloni, sorridendo maliziosamente. Lui si irrigidisce visibilmente. Confesso che una delle cose che più mi lega a Dylan è la sua passione e la sua insaziabilità, dato che in questo siamo identici. Anzi, ogni giorno, ogni notte, mi stupisco della sua passione, della sua voglia continua di farmi presente che sono 'sua', che appartengo a lui e a nessun'altro, e certe volte mi chiedo se Jamie si comporti allo stesso modo con Gin.
-Oliv...ti prego, non fare quella cosa.-
-Cosa?- Domando, sbattendo piú volte le ciglia, fingendo di non sapere assolutamente di cosa sta parlando.
Lui strizza gli occhi, mentre io strofino la punta del naso sul tessuto dei suoi jeans, proprio nel punto giusto per farlo andare fuori di testa. -Io non sto facendo un bel niente.-
Lo sento espirare ed inspirare con forza. -Dovrai...rispondere...alla mia domanda, prima o poi.-
Annuisco, ritraendomi nella mia posizione. Chissà perchè noto una veloce scintilla di delusione percorrere le sue pupille, la quale sfugge subito.
-Come sta Gin, a proposito?-
-Bene, te l'ho già detto, perchè?-
-Perfetto. Allora possiamo assentarci per qualche minuto.-
Inarco le sopracciglia. -Per andare dove?-
Lui alza un angolo della bocca, smuovendo i capelli con una mano. Mi tende l'altra, invitandomi ad alzarmi e seguirlo. -Tu non vuoi rispondere alla mia domanda? Giusto?- Dice, mentre percorriamo il corridoio azzurro, lungo il quale vi sono numerose porte, che danno l'accesso alle stanze dei pazienti.
Io non capisco, mugugnando, seguendolo con affanno.
-Tu hai paura.-
Inarco un sopracciglio e vorrei rispondergli, ma lo stronzetto mi precede.
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Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell Bower
Fanfiction{Rating ROSSO} College Santa Monica. Primo anno per Ginevra Brant, terzo anno per Jamie Campbell Bower. Amici, alcool, feste, sesso e divertimento sfrenato sono il passato, ed anche il presente, di Jamie. Buoni voti,disciplina, libri, studio, una so...