In dubbio.

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Jamie mi stringe forte tra le sue braccia e respira contro di me, baciandomi appassionatamente, come se avesse paura di perdermi da un momento all'altro. Le sue mani sono ben salde dietro la mia schiena, mentre le mie mani accarezzano i suoi capelli.

Restiamo così a lungo, fino a che Jamie mi solleva e mi mette a sedere su una scrivania nera, posta accanto al mobile di fronte al suo letto.

Qualcosa di duro pizzica la mia natica destra. Mi acciglio e mi stacco un momento, mio malgrado, per vedere cos'è.

Scoppio in un ridolino nel vedere che è solo un lapis.

Jamie mi fissa, mentre sollevo il lapis e, così, mi sorride, facendo attraversare le sue pupille da due scintille maliziose.

-Lapis curioso!.- Affermo, continuando a ridere, mentre stringo tra le mie gambe Jamie.

-Non do tutti i torti al lapis. Anch'io vorrei toccarti il culo.- Asserisce, con tono glaciale, ma al contempo estremamente sexy e sfrontato.

Oh!

-Jamiee!.-,Gli tiro un pugno leggero sulla spalla, - non sei per niente romantico.-

Metto il broncio per finta e Jamie cambia subito espressione.

Adoro quel suo sorriso felice e compiaciuto. Lo strapazzerei di baci e coccole quando fa così.

Fa scivolare la sua mano sulla mia coscia e inizia dei movimenti circolari, facendomi percorrere da brividi in tutto il corpo.

Il mio basso ventre si contrae per il desiderio e la parte giocosa in me è stata sostituita da quella maliziosa.

Si avvicina al mio collo e inizia a farmi un...succhiotto. Succhiotto?

Perchè diavolo mi sta facendo un succhiotto? Oh, mio Dio! Se i miei genitori se ne accorgono mi fanno fuori, oppure si congratulano: non saprei.

Sento la sua lingua e la sua saliva implacabile su di me.

-Jam...Jamie? Perchè mi stai facendo un succhiotto?.- Domando, con voce roca.

-Perchè tu sei mia e gli altri lo devono sapere.- Conferma con assoluta freddezza e dolcezza mischiate insieme, continuando il suo bacio sul mio collo, instancabile.

Non credevo che Jamie fosse talmente possessivo. È una vera e propria rivelazione. Mi eccita questo suo lato: da morire.

-Meglio se se ne va, prostituta approfittatrice che non è altro!.-

Qualcuno al piano di sotto sta gridando e si riesce a percepire la rabbia.

Jamie si stacca dal mio collo e alza gli occhi al cielo.

Sembra che questa situazione si ripeta da giorni, dato che Jamie sembra annoiato da tali grida.

-È Dylan, sta, come sempre, litigando con papà  su Keith.- Parla Jamie, con una punta di tristezza nella voce.

Keith? Quella donna bellissima, che mi ha rivolto tutte le sue attenzioni all'ospedale l'ultima volta? Sua zia?

-T-tua zia?.- Chiedo, incredula.

-Già.- Afferma, passandosi una mano tra i capelli, nervoso.

L'atmosfera magica tra di noi si è dissolta e non me la sento più di proseguire a baciarmi e perdermi in lui, perchè al piano di sotto sembra esserci in corso una bella litigata.

-Mi dispiace.- Sussurro, passando una mano sulla sua guancia.

Devo capire. Cosa c'entra Keith con tutta questa situazione?

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora