Capitolo 36

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Due anni prima
Gennaio

< Secondo i video più visualizzati su YouTube, per far ingelosire un ragazzo ci sono cinque passaggi principali > esordì Drew con un tono da maestrina.
Candace scosse la testa sorridendo assumendo un espressione tra l'annoiato e il leggermente incuriosito < Oh Gesù >
< Prima di tutto > continuò l'altra ignorando il commento sarcastico dell'amica < Cura il tuo aspetto, seconda cosa fagli vedere che ti diverti, terzo coltiva amicizie maschili...>
< O femminili in questo caso > la corresse Candace.
< Mah dipende, l'importante è farla ingelosire, con chi poi riuscirai a raggiungere quest'obbiettivo è relativo >
La piccola si considerava una persona piuttosto aperta e di larghe vedute ma proprio non riusciva a prendere sul serio quei consigli, le sembravano costruiti a tavolino per un ragazzo ideale che mira solo alle cose superficiali ma loro avevano a che fare con Billie O'Connel che era tutto l'opposto che banale, quindi mai e poi mai delle stupide regole si sarebbero potute adattare a lei.
< Quarto nomina un altro ragazzo e infine fatti trovare impegnata dandogli poca disponibilità > finì di leggere < Bene iniziamo >
< Cosa pensi di fare? > Candace si alzò dal divano sul quale aveva pazientemente ascoltato l'altra parlare e incrociando le braccia, anche se piuttosto titubante, attese nuovi consigli.
< Se vuoi davvero vedere se le piaci...>
< Frena frena frena > la interruppe la piccola < io non voglio vedere niente, stai facendo tutto tu >
< Si ma hai detto che ti fidavi! E poi non fare la sostenuta perché sappiamo entrambe che se anche te non avessi il minimo dubbio su ciò che lei prova per te ora non saresti qui ad ascoltarmi >
Candace abbassò la testa riconoscendo che l'altra aveva ragione < Va bene > mugugnò.
Forse Drew aveva ragione, c'era una minuscola speranza che si era accesa come una scintilla dopo le parole della amica ma lei si era curata bene dal cercare di soffocare quelle fiamme, tenuto sotto controllo sarebbero state innocue riscaldando semplicemente la sua anima ma nel momento in cui non fosse più stata in grado di contenerle un incendio sarebbe divampato e avrebbe sicuramente bruciato il suo tenero e ingenuo cuore.
< Ecco, allora...credo proprio che sia il momento di attuare tutti questi punti, che dici? >
Iniziarono a mettere il atto il loro piano quando ormai Billie era uscita dalla doccia e con un turbante improvvisato entrò in cucina, nell'esatto momento in cui la vide Candace cambiò idea, se c'era davvero anche una minima percentuale di possibilità di piacerle, farla ingelosire significava aumentare le sue sofferenze e quella ragazza sembrava sull'orlo di una crisi.
Tentò di comunicare il suo cambio di idea a Drew che però non la stava guardando concentrata sulle parole da rivolgere alla sua amica < Tutto bene Bil? >
La ragazza dai capelli color platino annuì senza sorridere e dirigendosi verso il frigo lo aprì per ispezionarlo accuratamente < Non c'è niente da mangiare > disse poi con una fragile voce lamentosa afferrando dall'isola della cucina una tazza colma di tè ormai freddo lasciato a sè stesso probabilmente da quella mattina.
< Ti preparo qualcosa io > si offrì Candace ricevendo subito un'occhiataccia da parte di Drew che pensando alla quinta regola realizzò che l'altra evidentemente non doveva averla ascoltata oppure l'aveva fatto ma aveva deliberatamente deciso di ignorarla < Cosa ti piacerebbe mangiare? >
< Delle patate > mormorò Billie.
< Non avevo dubbi > Candace soffocò quel commento di Drew dandole una gomitata nelle costole e dirigendosi verso i cassetti contenenti tutto l'occorrente iniziò a tirare fuori i vari strumenti, prese il coltello e ignorando gli sguardi colmi di disapprovazione della più grande iniziò a pelare le patate.
< Ti faccio il purè > disse a Billie sapendo che quello era uno dei suoi piatti preferiti, perfetto quindi per tirarla su di morale e infatti l'altra in risposta la abbracciò dandole un leggero bacio sulla guancia < Ti amo lo sai > le disse sorridendo.
< Si, lo sappiamo > commentò Drew incrociando le braccia con un piccolo ghigno < E sai chi altro ama Candace? >
La più piccola avvampò sperando che l'altra non continuasse ma il suo volere non venne ascoltato infatti appena Billie scosse la testa la più grande riprese la parola < Non glielo hai detto Candy? >
< Cosa? > domandò la ragazza puntando i suoi profondi occhi azzurri su quelli della sua migliore amica.
< Di quel ragazzo, Matt >
Matt.
Non poteva trovare nome più banale per un inesistente ragazzo ipotetico.
Se Billie avesse ragionato con un po' di coscienza avrebbe capito subito che stava mentendo ma non si riesce ad essere obbiettivi quando si parla di amore e infatti la grande spalancò gli occhi serrando la mascella < Chi è Matt? Perché non mi hai detto niente? >
< Non è nessuno > tentò di giustificarsi Candace non dicendo altro se non la pura verità.
< Io non direi proprio nessuno nessuno > Drew si alzò dal tavolo e prendendo anche lei un coltello aiutò l'amica a sbucciare le patate < É stato il tuo primo bacio >
Con un rumore sordo venne annunciato lo stupore di Billie che facendo cadere la tazza dalle mani aveva sparso frammenti di ceramica su tutto il pavimento della cucina, Drew compiaciuta diede una gomitata alla piccola ma questa non aveva più intenzione di stare al gioco, vedere l'altra reagire così infatti le aveva procurato una stretta al cuore, non le importava nulla di farla ingelosire, voleva solamente che Billie potesse riavere quel suo sorriso ironico e sfacciato che mostrava sempre a tutti. Non importava come.
Quando si precipitò ad aiutarla a raccogliere le schegge venne spinta via in malo modo < Lascia stare > la grande evitando il contatto visivo cominciò a pulire da sola < Non ho bisogno del tuo aiuto >
< Bil...>
< No Candace, faccio io >
Candace fulminò Drew con lo sguardò ma la ragazza sembrava incredibilmente soddisfatta dei nuovi risvolti che quella conversazione stava prendendo < Non te la prendere Billie, te lo voleva dire >
< Si da il caso che io sia la sua migliore amica, quindi se non ha trovato il modo per raccontarmelo in tutto questo tempo forse non le interessava che lo sapessi > rispose lei freddamente gettando nel bidone i cocci rotti < E poi meglio così, mi stavo chiedendo quando ti volessi dare una mossa, hai quasi 15 anni e hai dato solo un bacio...da quello che mi risulta ma dato che non mi dici nulla potresti essere andata anche oltre >
Lo sguardo di ghiaccio della ragazza dai capelli chiari avrebbe potuto trafiggere chiunque, la tensione era palpabile nell'aria e indecisa se rivelare ogni cosa o continuare la finzione Candace buttò i tocchetti di verdura accuratamente tagliati nell'acqua bollente.
< Spegni pure il fuoco, non ho fame > disse poi Billie lasciando la cucina e dirigendosi in camera sua sbattendo la porta, la piccola avrebbe tanto voluto piangere ma ancora una volta le lacrime non la pensavano allo stesso modo.
Candace non la seguì e non le rivelò mai il piano anche se forse sarebbe stata la cosa più intelligente da fare ma aveva paura, se lo avesse fatto le avrebbe dovuto quindi svelare il motivo per cui stavano tentando di farla ingelosire e non era affatto pronta a dichiarare i suoi sentimenti.
Appena sentì la risata di Drew però esplose dalla rabbia < Che problemi hai? >
< Cosa? >
< Che...> prese un grosso respiro e poi si avvicinò alla più grande senza paura < Che cosa hai fatto? >
< Ho messo in pratica il nostro piano >
< Ma non hai visto che l'hai solo fatta stare peggio? >
Drew scosse le spalle < Almeno adesso sei convinta di quello che ti dicevo >
< Non sono convinta di niente invece! Forse solo del fatto che tu sei crudele >
< Ma...>
< niente ma Drew > la strattonò < Guarda che casino hai creato! Adesso neanche mi vuole parlare >
< Si risolverà tutto vedrai > si giustificò la mora mortificata < Candy...ascolta...>
< No, ti avevo detto che non mi sembrava una così grande idea e infatti abbiamo finito con il farla piangere >
< Ma non sta piangendo >
< Ah no? Allora non conosci così bene Billie come dici se davvero pensi che ora non sia sul suo cuscino a versare le poche lacrime che le rimangono >
Drew sentendosi attaccata decise di rispondere a tono < Beh se hai ragione allora non fingere di non capire, chi è che reagirebbe così solo perché una sua amica ha baciato un ragazzo? > le fece notare < Qualcuno che è innam...>
< Non voglio più ascoltarti > la interruppe allontanandosi poi verso il salotto, se non avesse avuto solo 14 anni e se non fosse stata notte fonda avrebbe volentieri lasciato quella casa ma costretta a dover rimanere lì si prese la parte più grande e comoda del divano rimboccandosi le coperte sistemate accuratamente da Finneas il pomeriggio stesso.
Non dormì molto quella sera svegliandosi continuamente senza alcun motivo apparente, forse per il caldo a causa della presenza di Drew sotto lo stesso piumone o forse per la preoccupazione di aver lasciato la propria amica da sola tra le lacrime, ma il suo senso di colpa non fece altro che aumentare.
Fissando il soffitto però si trovò a riconsiderare le parole della più grande, Billie aveva effettivamente avuto una reazione particolare, certo era indubbiamente arrabbiata per il fatto che lei non le avesse detto di quel presunto e mai avvenuto bacio con un ragazzo ma comunque la rabbia era troppa per giustificare un simile torto.
Poteva veramente prendere in considerazione l'idea di piacere a Billie?
Un sorriso si impresse sul suo volto e sentendo le farfalle nello stomaco cambiò nuovamente posizione per la centesima volta tirando verso di sè un po' di coperte, non poteva credere che stesse accadendo a lei, era tutto troppo perfetto, era innamorata di quella ragazza da tanto e ora lei ricambiava?
Impossibile.
Una voce nella sua testa continuava a mortificarla.
Lei non la amava, non l'aveva nemmeno mai considerata in quel modo, erano semplici amiche d'infanzia e spesso era così affettuosa e protettiva solo perché teneva al loro rapporto.
Tutto qui.
Si addormentò con questo pensiero senza sapere che nell'altra stanza Billie, esattamente come lei, faticava a prendere sonno annegando tra le sue stesse lacrime chiedendosi cosa avesse fatto di sbagliato, chiedendosi come fosse possibile che Candace avesse baciato un ragazzo e per giunta nemmeno si fosse voluta confidare con lei, alla fine arrivò alla conclusione di essere lei l'artefice del suo dolore.
Era stata lei infatti a scegliere Donovan al posto suo.
Era stata lei a baciarlo e andarci a letto.
Era stata lei a non ascoltare la piccola quando cercava di proteggerla.
La mancata confessione di quel bacio era giustificata mettendo alla luce tutte le sue colpe ma non riuscì comunque a smettere di piangere ricordando quella serata di poche settimane prima quando Candace l'aveva guardata facendola sentire speciale, facendola sentire importante e bellissima.
L'aveva trattata con gentilezza e le aveva rivolto parole dolci che tanto avrebbe voluto ricevere dal suo ragazzo ma mai erano arrivate se non per addolcirla e convincerla a fare sesso.
Candace era un diamante raro, una stella solitaria, un'onda anomala che si infrange sugli scogli e non può non influenzare tutto ciò che le sta attorno, come poteva pensare infatti la più piccola che lei le rimanesse indifferente di fronte a quegli sguardi? Di fronte a quel tocco? Di fronte a quelle labbra? A quelle provocazioni? A quegli abbracci?
Non poteva e dopo averlo capito, durante quella fredda notte dei primi di gennaio, comprese che il caldo percepito non deriva affatto dal riscaldamento accesso ma era causato da quel fuoco che le bruciava dentro mentre pensava a un universo in cui loro due, Billie e Candace, azzurro e verde, sarebbero potute stare insieme.
Si era innamorata in una sera di dicembre e lo aveva capito più tardi quando una luna diversa vergognandosi della sua timidezza aveva attraversato quel nero cielo di gennaio.
Tutto iniziò da lì.

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