Capitolo 70

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[ Billie ]

Quando ho chiesto a Matthew di partire prima per Boston mi aspettavo di incontrarti, di parlarti e soprattutto di chiarire la nostra situazione risolvendo quello che reputavo un tuo momentaneamente istante di panico dovuto a chissà quale paura e invece nulla é andato secondo i piani.
Sta succedendo e sapevo che prima o poi saremmo arrivate a questo punto ma credevo che ci sarebbero voluti ancora mesi eppure il mio capriccio di non rivelare a nessuno di noi ha causato la nostra prematura fine.
Appena realizzo che sto per perderti di nuovo però crollo a terra.
Inizio a respirare fuori controllo, l'ossigeno non entra nei miei polmoni e vado in panico, boccheggio in cerca di aria e urlo il tuo nome, lo grido, lo strillo.
Ho bisogno di te, ho bisogno delle tue mani sul mio viso e delle tue parole dolci che mi rassicurano, di un tuo bacio, di una tua carezza e di sentirti dire che andrà tutto bene, che non mi stai lasciando e che non mi stai costringendo a continuare tutto questo da sola.
Mi accascio al suolo nascondendo la testa tra le gambe e cercando di non annegare tra le mie lacrime provo a calmare i miei respiri senza riuscirci.
Poi tutto ad un tratto la luce al neon che ci sta illuminando si spegne lasciandoci completamente al buio, io grido ancora però tu non fai niente, rimani immobile senza scomporti e quindi mi chiedo se tutto questo non stia succedendo solo nella mia mente.
Si, senz'altro sta succedendo nella mia testa perché sono abbastanza convinta che tu non stia vedendo quello che sto vedendo io, ovvero una intensa immagine di cosa mi sta aspettando là fuori.
Eppure è così chiaro, è tutto talmente vivido da sembrare reale.
Come se stessi vivendo un'esperienza extra sensoriale in terza persona mi vedo nella mia nuova e modernissima casa circondata da premi e riconoscimenti ottenuti dal mio duro lavoro, ma sono sola, nessuno è seduto con me sul divano grigio del salotto, nessuno mi preparerà da mangiare o mi chiederà com'è andata la mia giornata.
Ci sono solo io in quella enorme casa vuota, sto fissando la finestra mentre le gocce di pioggia picchiettano sul vetro quasi a chiedermi di entrare e forse lo dovrei fare, forse dovrei far sì che si uniscano a me per avere un po' di compagnia ma sono troppo svogliata per alzarmi, non ho le forze per fare qualcosa di diverso dallo stare seduta a tormentarmi e mentre noto una luce soffusa accendersi il mio sguardo cambia soggetto.
Finneas mi sta chiamando al telefono ma non credo che risponderò, vorrà solo tenermi compagnia perché sa che in questo momento non c'è nessuno a farlo ma poi sentirei Claudia in sottofondo che mi ricorderebbe come lui ha trovato qualcuno mentre io no.
Anzi, ancora peggio, mi ricorderebbe che io avevo trovato qualcuno ma ho preferito quegli stupidi premi e quelle targhette perfettamente lucidate e spigolose che rivestono le pareti del soggiorno a te.
E forse mi sta bene.
Sicuramente mi sta bene perché potevo scegliere mille volte di fare la cosa che più desideravo e per duemila ho scelto di accontentare gli altri.
Ma ecco cosa succede quando si cerca disperatamente di piacere a tutti.
Finisci che non piaci a nessuno.
Nemmeno a te stesso.
Boccheggio ancora.
Panico
Ma almeno rivedo la luce.
Adesso tu ti muovi e ti chini vicino a me.
Anche i suoni che prima si erano fatti più ovattati tornano normali.
Mi sembra che sia passato un secolo quando in realtà sono trascorsi solo una manciata di secondi.
È questo che si prova quando si hanno gli attacchi di panico?
< Billie > sospiri tra il dispiaciuto e il rassegnato < Stai bene? >
Non riesco a parlare e anche se va molto meglio rispetto a prima ho ancora bisogno di riprendermi, ti cerco tendendo una mano e tu me la afferri ma non con la solita dolcezza di sempre, poi mi guardi un attimo, di sfuggita, velocemente, quasi ti vergognassi di quello che stai per dire.
< Non sparirò Billie, non pensarci nemmeno per un momento > la tua voce è piatta ma colgo una nota di amarezza e dispiacere segno che non senti davvero le parole che stai pronunciando < Possiamo rimanere amiche >
Il mio respiro si calma o per lo meno sono io a costringerlo a farlo perché ho bisogno di risponderti, non posso continuare a rimanere seduta e inerte per sempre.
< Ma non eri t-tu a dire che non siamo mai s-state semplici amiche? >
Ti vedo accennare un sorriso < In realtà lo abbiamo sempre detto entrambe >
< E allora c-cosa stiamo facendo? > domando cercando di scacciare i singhiozzi.
< Siamo semplicemente arrivate alla conclusione che tra noi non può più funzionare > sto per aprire la bocca e lamentarmi ma tu sei più veloce e intuendo la mia prossima mossa appoggi una delle tue dita sulle mie labbra, pensare che non potrò mai più sentire la presenza delle tue mani sul mio corpo mi distrugge.
< Hai detto di amarmi Billie, non è così? > mi chiedi senza spostare il tuo dito dalla mia bocca così sono costretta ad annuire guardandoti con i miei occhi imploranti e desiderosi < Allora puoi concordare che quando si ama qualcuno si spera sempre nel meglio per quella persona, giusto? >
Annuisco di nuovo.
< Ecco allora ascoltami bene perché non credo che sarò in grado di dirlo di nuovo, non so se sarò forte abbastanza a lungo per respingerti e avevi ragione prima, desideravo che tu mi saresti venuta a cercare tra un po' perché avevo la speranza che prima di rivederti mi sarei sposata e si sa che un matrimonio è un qualcosa di molto più vincolante di una semplice storia d'amore ufficializzata solo a parole, quindi magari quello mi avrebbe potuto frenare... >
< Frenarti d-da noi? Lo sai che è impossibile? > chiedo muovendo le labbra nonostante la presenza del tuo dito sulla mia bocca.
< Ascoltami bene > ripeti ignorando la mia domanda < Quello che ho sempre voluto sin da piccola è tutto ciò che c'è di più ordinario a questo mondo. Ho sempre desiderato amore e di quello tu me ne hai dato ogni giorno di più, ma volevo anche una vita pressoché normale, poter camminare tranquillamente con la mia ragazza per strada, poter andare al cinema e tenerle la mano o stringermi a lei se solo il film mi avesse fatto troppa paura, baciarla senza preoccuparmi di essere in un posto nascosto o di poter essere vista da qualcuno.
Insomma ho sempre voluto la libertà e la voglio ancora, quindi se tu mi ami e sai che non puoi darmela ti prego, fatti da parte >
Assurdo come di tutto ciò che vuoi sono in grado di darti poco o niente.
Mi sento così sbagliata in questo momento.
Porto le mani sulla mia testa e afferro i capelli tirandoli più forte che posso, adesso solo il dolore fisico può tenermi vigile e non farmi sprofondare in quel turbinio di desolazione in cui ero finita prima.
< È per questo che mi chiedi di farmi da parte? > domando spostando la tua mano dalla mia bocca, il tuo turno di parlare è finito e ora tocca a me.
< Anche se sei convinta che io non vada più bene per te mi chiedi comunque di allontanarmi perché se non lo facessi tu potresti ricadere nella tentazione di noi due >
Ti vedo continuare a camminare avanti e indietro indecisa se dire o non dire qualcosa che a quanto pare ti sta logorando dall'interno.
< Esatto > sospiri dopo un po' < Sono debole quando si tratta di te e so che ricadrei nella nostra storia con più facilità di quanto vorrei ammettere >
< Allora forse, se lo vuoi così tanto, significa che noi due non siamo poi così sbagliate >
Scoppi a piangere.
E io muoio dentro.
< Giuro che ti uccido, Billie >
Cosa ho fatto adesso?
< Perché fingi di non capire? Perché mi torturi finché non ti dico le cose in modo esplicito? Avrei solo voglia che mi lasciassi stare e che mi dimenticassi, ti prego è tutto ciò di cui ho bisogno >
< Ti chiedo di dirmi le cose in modo esplicito solo perché anche tu ti renda conto che spesso le tue insicurezze sono solo nella tua mente >
< Ma io non ho insicurezze > mi dici senza smettere di piangere, ti prego basta, lo sai che odio vederti così < Ho solo certezze, solo fottute certezze >
< E allora dimmele, elencamele una per una >
< Perché? >
< Perché magari possono trovare una stupida consolazione in almeno una di quelle >
Tu scuoti la testa.
Non mi dirai nulla.
< Non farmi andare via così Billie, non farmi allontanare senza aver almeno salvato un po' le cose, ti prego >
< Cosa c'è da salvare? >
Candace Candace Candace.
Se solo non ti amassi così tanto.
< La nostra amicizia > ripeti ritornando verso di me mentre ti chini raggiungendo la mia altezza, non mi guardi, hai forse paura? Le tue mani tremano e anche la tua voce ma comunque sei intenzionata a farmi stare buona ed è qui che fai qualcosa che odio, assumendo un tono troppo serio e distaccato introduci un discorso incredibilmente banale come se questo potesse risolvere e colmare la vastità di vuoto che mi assale.
< Pochi mesi fa ho visto un film > inizi portandoti le mani sulle tempie come se quel gesto potesse aiutarti a ricordare meglio < Non mi viene in mente il titolo ma ricordo solo che l'ho trovato parecchio noioso se non per una frase, mi sono riguardata quella scena così tante volte che ho finito per impararla a memoria >
< E cosa diceva? Cosa diceva la frase? > perché ti reggo il gioco in quello che sarà sicuramente uno stupido cliché?
< Nel vuoto di continuo si formano coppie di particelle, il loro destino è di incontrarsi e scomparire luna nell'altra, quando due particelle che hanno interagito tra loro vengono separate non esistono più particelle distinte e lo stesso accade quando due persone si innamorano, anche se la vita le allontana porteranno sempre dentro di loro una traccia della persona amata >
Ecco, lo sapevo.
Ho anche visto il film e fa schifo, speravo potessi fare di meglio Candace.
< E questo cosa sarebbe? > ti chiedo incazzata < Pensi davvero che dopo avermi citato un po' di fisica quantistica in versione romantica io non sia piú distrutta dal dolore? >
< No...io...> ti senti in colpa, lo posso percepire dai tuoi occhi < Volevo solo...volevo solo dirti che quello che abbiamo avuto è stato importante per me e mi ha cambiata, mi ha fatta diventare la persona che sono e sarà impossibile dimenticarlo perché tu sarai sempre con me >
< Vaffanculo >
< Come scusa? >
< Vaffanculo Candace! > esplodo < Lo hai almeno finito quel cazzo di film? Perché se lo avresti fatto sapresti che la frase così carina e consolatoria che ti sei imparata a memoria ha un suo sviluppo >
Vorrei evitare che tu mi guardassi dall'alto al basso così cerco di alzarmi ma appena applico un po' di pressione sulle gambe sento la testa girarmi, sono quindi costretta a rimanere nella mia posizione e dandoci poco peso continuo a parlare < In fisica quantistica le particelle che hanno trascorso del tempo insieme quando interagiscono con il loro ambiente tornano ad essere separate >
Tu corrughi la fronte, sento che vorresti aggiungere qualcosa ma non parli.
< Vedi Candace? Siamo destinate a tornare ad essere indipendenti e distanti l'una dall'altra >
Scuoti la testa e ti alzi in piedi < Io ci ho provato > dici alla fine sconsolata facendo ricadere un paio di volte le braccia lungo i fianchi < Capisco se non vuoi rimanermi amica, neanche per me sarebbe facile ma è l'unica soluzione, te l'ho detto Billie, non posso più vivere nascosta >
È questa l'ultima frase che mi dici?
È davvero così che finisce tutto?
È così che termina la nostra storia?
Con una te affranta che si allontana riallacciandosi il grembiule e una me distrutta che non riesce nemmeno ad alzarsi da terra?
È così che si concludono quegli anni di risate? Di segreti? Di sogni e speranze confessate? Di amori? Di litigi?
Di vita?
Perché se è questo che il fottuto destino ci ha riservato, se è questo che siamo destinate ad essere beh allora vaffanculo, allora vaffanculo a tutto e fatemi alzare da questo cazzo di pavimento.
Non mi interessa se la testa mi gira.
Non me ne frega un cazzo se rischio di cadere.
E ancora meno del battito del mio cuore che torna ad accelerare.
Come non potrebbe visto quello che sto per dirti?
Tu te ne stai davvero andando senza salutare, senza nemmeno guardarmi e mi sembra chiaro che questo non può essere il finale sperato per nessuna delle due quindi urlo il tuo nome, lo urlo una volta, lo urlo due volte ma tu non ti giri nemmeno alla terza.
È un vero peccato perché avrei voluto guardare i tuoi occhi mentre ti dico ciò che stai aspettando di sentire da tutta una vita eppure mi tocca osservare i tuoi lunghi capelli che ondeggiano seguendo il movimento del tuo corpo sinuoso.
< Io ti amo Cos > urlo cercando di sforzarmi affinché tu mi senta < Ti amo e quindi te lo giuro, dirò a tutti di noi >

















[ Angolo autrice ]
Oggi doppio capitolo extra ❤️🥺
Enjoy

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