Capitolo 47

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Due anni prima
Agosto
[ ...continuo ]

< Cosa cazzo pensi di fare? > Billie si intromise tra le due spingendo la ragazza bionda via dalla più piccola.
< Deve essere lei, dico bene? > chiese questa sorridendo per nulla indispettita da quella violenza gratuita e alzando le mani in segno di pace si riavvicinò < Stavo solo parlando con lei, non credo sia la ragazza di nessuno giusto? Quindi vattene via tu >
< Non importa se non è fidanzata > la aggredì la più grande mettendosi davanti a Candace < Ti ha detto di no e quindi non la tocchi >
La bionda rise < Calma calma, se sei così gelosa forse dovresti smettere di scoparti il tuo ragazzo e prenotarti lei, non ti pare? >
< Di cosa sta parlando? > domandò Billie rivolta alla sua migliore amica.
< Niente > si giustificò lei chiedendosi il motivo per cui avesse raccontato tutte quelle cose ad una sconosciuta, tentò poi di nascondere lo sguardo ma fu inutile, la più grande le afferrò il viso con le mani e puntando gli occhi nei suoi spalancò la bocca.
< Sei fatta? Stai scherzando vero? >
Rendendosi conto che non sarebbe finita bene la sconosciuta girò i tacchi andandosi a sedere vicino al ragazzo con i rasta che stava ancora suonando lo stesso motivetto da più di dieci minuti indisturbato e noncurante di tutto il resto.
< Gesù! Rilassati Billie, è solo una canna >
< Solo una...solo una...stai scherzando spero? >
< Oddio che dramma che fai! Ci sono cose peggiori di un po' di erba nella vita, lo sai? > disse Candace prendendo un po' di coraggio, non sapeva perché ma era stufa di sentirsi sempre quella debole che aveva bisogno di essere salvata dalle situazione, voleva vivere un attimo senza che qualcuno la obbligasse a fare o non fare certe determinate cose.
Voleva sentirsi libera.
< Cose peggiori eh > la rimproverò < Del tipo? >
< Del tipo...non lo so, il tradimento > le disse alzando le sopracciglia come ad indicare la sua colpevolezza.
< Cos io...>
< Oppure approfittarsi degli altri, cosa ne dici? >
< Candace > Billie assunse un tono autoritario rimanendo perfettamente immobile continuando a puntare lo sguardo negli occhi rossi della più piccola che ormai non aveva più alcun freno inibitore.
< Sei sempre bravissima a parlare non è così? Ma ad agire? Tu credi che io stia bene a vederti con lui? >
< Noi non abbiamo mai parlato di cosa siamo o...>
< E non lo voglio fare perché so che sceglieresti lui quindi parlarne significherebbe terminare tutto quello che abbiamo e anche se magari per te non significa molto per è importante lo sai? Anzi è...è...> prese un grosso respiro per cercare di finire la frase, era difficile rimanere concentrati dopo tutta quell'erba ma non aveva intenzione di smettere di parlare, si sentiva finalmente legittimata a poterle dire tutto ciò che pensava.
< Cosa? >
Candace sospirò cercando di ricomporsi < Vai da lui, ti starà cercando e promettimi che questa sera farai una scelta >
< Di cosa parli? >
< So che la colpa non è solo tua, ti ho permesso io di trattarmi così male, ero il tuo complice volenteroso e anche se non voglio devo cercare di avere un briciolo di rispetto per me stessa da adesso, non posso permetterti di giocare con me quindi scegli > il suo sguardo era serio e gli occhi avevano ripreso la loro solita luce che emanava serietà e intelligenza < o lui o me Billie >
< Candace io...>
< No > la interruppe l'altra decisa, era una delle prime volte che prendeva posizione in questo modo e si sentiva incredibilmente potente < Ti ho difesa da tutti i miei amici e non, lo sai? Ogni fottuta volta, puoi usarmi come alibi per il tuo comportamento ma ora non starò più al gioco >
Il rumore del fuoco che scoppiettava creava un'atmosfera rilassata che si contrapponeva al casino emesso dalle decine di ragazzi presenti sulla spiaggia, il suono della risacca del mare era completamente coperto dalle urla e dalla musica ma per un attimo Billie lo riuscì a sentire comunque.
< Mi sento stupida > disse sperando di trovare un po' di supporto ma Candace rimase in silenzio, così continuò a parlare < Oggi in acqua ho baciato Donovan solo perché avevo visto che ci stavi guardando e volevo farti ingelosire...>
< Perché tutti vogliono fare ingelosire tutti? > esclamò alzando le braccia < Poi come se ci fosse bisogno di far ingelosire me, lo sai cosa provo per te...>
< E invece no! > la interruppe Billie a sua volta < No che non lo so, non me lo hai mai detto >
< Beh è intuibile >
< Ma io non voglio intuirlo, voglio sentirlo da te >
< non ci penso neanche >
< perché? >
< Perché dovrei confessarti ogni singola insicurezza rendendomi vulnerabile e non lo farò con una persona che gioca con me >
< Ma smettila > esclamò Billie alzando gli occhi al cielo.
< Cosa? >
< Qui l'unica che gioca con me sei tu >
< Di cosa parli? >
< Del fatto che sono fottutamente innamorata di te Cos e non so come dirtelo ecco di cosa parlo, perché ho paura che quando lo saprai, e adesso lo sai, potresti stancarti di me, non sarei più la novità, non sarei più quella ragazza misteriosa per cui hai una cotta ma diventerei quella persona appiccicosa che non può fare a meno di vederti, parlarti e toccarti, perché è questo quello che farei, sai? >
Lo aveva detto.
Anzi lo aveva urlato.
E Candace aveva ascoltato ogni fottuta parola interiorizzandola come se potesse essere una medicina da utilizzare per curare le sue ferite o un balsamo per alleviare quel dolore al cuore che da mesi stava provando.
La più piccola ridacchiò < Ragazza misteriosa? Io so chi sei Billie >
< Come fai a saperlo se...se neanche io lo so? >
Se non fosse stata sotto l'effetto dell'erba non lo avrebbe mai fatto ma per qualche strana ragione quella sera si sentiva invincibile così senza pensarci due volte afferrò la mano della più grande portandola lontano dalla folla.
Il lungo mare sarebbe stato del tutto illuminato a causa della chiara e perlacea luce della luna piena che non voleva eludere neanche un singolo metro di quelle candide spiagge se non fosse stato per quel muro di mattoni costruito da una proprietà residenziale che lo aveva eretto per dividere la spiaggia privata dalla pubblica.
Candace condusse l'altra fino a quel luogo e poi una volta allontanatasi dal rumore e dalla confusione afferrò le mani di Billie ondeggiando leggermente le braccia.
< Cosa stai facendo? > le chiese lei confusa.
< Sto cercando di capire >
< Che cosa? >
< Sto cercando di capire te > confessò alzando lo sguardo fino a puntare le sue iridi verdastre in quelle blu come la notte < Ma proprio non ci riesco >
< Se ti consola anche io faccio fatica con te, tipo in questo momento. Guardati Candace sei completamente fatta, pensavo non ti piacesse fare queste cose...>
< Si, ma sono felice e non lo ero da molto tempo > ammise questa sorridendo continuando sempre a muovere le loro braccia in una strana danza infinita.
< Sei...In che senso? Perché non lo sei stata per molto? > la confusione di Billie era palpabile e cercando di squadrare la più piccola per trovare una parte di lei ancora razionale staccò le mani dalla stretta e le appoggiò sulle spalle < Non eri felice? >
Candace rise freddamente < Come potevo esserlo quando tu passi con lui le tue notti? >
< Cos...> sussurrò la più grande con una strana voce intenerita sentendosi profondamente in colpa.
< No, no, lasciami parlare. Davvero non ti accorgi del male che fai alle persone? Cazzo hai detto di amarmi eppure continui a non scegliermi, questo significa solo e soltanto che sono io il problema > alzò le braccia spostandosi da Billie < Faccio talmente schifo che riesco a respingere anche chi, per qualche strana ragione, si è innamorato di me >
< Non provare mai più a dire una cosa del genere > le urlò la più grande riavvicinandosi, non l'avrebbe lasciata scappare < Non è colpa tua ma...>
< Non è colpa tua ma mia > le fece il verso Candace < Wow Billie che bella frase originale, non l'avevo mai sentita >
< Guarda che stavo dicendo sul serio >
< E quindi? >
< E quindi non dovresti colpevolizzarti perché sono io l'unica responsabile che si è comportata da bambina cercando addirittura di farti ingelosire, quando bastava...>
Billie si interruppe distogliendo lo sguardo.
< Quando bastava cosa? >
L'altra non fiatò.
< Quando bastava cosa Bill? >
Fu quando Candace lo ripetè insistendo per la terza volta che la più grande fece ciò che avrebbe voluto fare da quando erano partite e spingendola verso il muro le immobilizzò le braccia afferrandole il viso.
Appoggiò la fronte alla sua e guardando la reazione della più piccola aspettò di vedere un qualche segno di pentimento o protesta ma non c'è ne fu neanche l'ombra così arrogante si gettò su quelle dolci labbra che da troppo tempo aveva tenuto distanti accarezzandole ogni tratto del viso per far riacquisire ai suoi sensi familiarità con la sua pelle.
< Bastava fare questo > sussurrò rifiatando dopo il lungo bacio.
< Si, sei stata veramente scema > le disse Candace sorridendo < Potevi farlo un po' prima no? >
Billie sorrise rigettandosi sulla sua bocca e dopo aver chiesto il permesso di entrare la sua lingua assaporò ogni centimetro delle labbra della ragazza di cui era innamorata finché lei stessa non sentì il bisogno di andare oltre e scendendo verso il collo lasciò una lunga scia di baci.
Voleva farla sua in quel momento.
Voleva toglierle tutti i vestiti.
Vederla nuda sotto la luce della luna.
Voleva baciarle ogni parte del corpo.
Voleva sentirla fino in fondo.
Voleva che gridasse il suo nome.
Voleva che le dicesse che la amava.
Ma non sapeva se l'altra fosse d'accordo così si staccò, consapevole che se avesse continuato a baciare la sua pelle sarebbe impazzita a non poter andare oltre.
< Perché ti fermi? > chiese Candace implorante posizionando le mani della più grande sui suoi fianchi < Non ti sarai già stancata di me vero? >
< Impossibile > le sussurrò Billie all'orecchio riprendendo a baciare quella zona ma frenandosi fu costretta a smettere di nuovo < non posso, scusa >
Gli occhi della mora si fecero incredibilmente tristi perdendo ogni accenno di felicità che avevano guadagnato < Perché? >
< Perché non...non voglio fermarmi solo ad un bacio questa sera e se continuassi so che andrei oltre > confessò Billie.
< Allora fallo >
Quella risposta la lasciò totalmente spiazzata e ci mise qualche secondo per ricomporsi, la coscienza e la razionalità però vinsero contro le pulsioni e decise di fare la cosa più giusta < Non lo farò piccolina > disse accarezzandole i capelli.
< Perché no? > ripetè facendo gli occhioni da cucciolo.
< Perché sei fatta Cos e non voglio che durante la nostra prima volta tu sia drogata, magari adesso non sei neanche in te e domattina potresti pentirtene >
< Impossibile > esclamò lei ripetendo la sua stessa frase di prima e aggrappandosi alla sua maglia cercò di portare Billie verso di sè < Sai che non lo farei mai >
< Lo dici adesso ma magari...>
< Magari niente! > la interruppe dandole un leggero colpetto al braccio e inspirando l'odore di mare mischiato a quello di fragole di Billie sospirò < Ho voglia di te costantemente, da ubriaca, da fatta ma soprattutto da sobria quindi non mi proibirai di questo solo perché mi sono fatta un paio di tiri >
< Di quest'ultima cosa ne riparleremo comunque > ridacchio la più grande con finto rimprovero e cercando di ignorare le occhiate maliziose della più piccola provò a evitare i suoi baci finché non si arrese e ricambiandoli assaggiò nuovamente le sue labbra che staccandosi appena le sussurrarono < Billie Eilish Pirate Baird O'Connel ti autorizzo a farmi ogni singola cosa tu voglia >

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