"Noo che figataaaa." È questo il benvenuto che dà Tommaso alla nostra nuova casetta.
Io, Carola e Tommaso siamo primi ad entrare perché siamo stati essenzialmente i più veloci nel prendere le nostre valigie. Hanno deciso di farci entrare scaglionati per non creare assembramento durante l'ingresso.
"Oh Cesca, incredibileeeee." Carola si unisce all'entusiasmo del cantante, iniziando a saltellare ovunque.
Osservo il famoso giardinetto, che ha accolto numerose persone durante tutti i vari anni della trasmissione. Guardo il porticato e non vedo l'ora di poter stare seduta sotto di esso.
Una volta nella casa, ci accoglie la voce di Maria che, salutandoci, ci dà un caloroso benvenuto e che ci informa che dentro l'edificio potremo stare sempre senza mascherina.
In men che non si dica le valigie di Carola hanno già toccato terra.
"Già stanca?" Le domando, divertita dalla scena.
"Ste cose" Dice, indicando la moltitudine dei suoi bagagli "Pesano troppo."
"Ne sei consapevole che è solo colpa tua se sono così pesanti?" Non riesco a non ridere con lei.
"Oh, senti... Non farmi venire i sensi di colpa." Fa la finta faccia attristata.
"Era quello proprio l'intento."
Veniamo interrotte dalla voce della conduttrice in collegamento con noi: "Ora siete liberi di fare quello che volete: potete scegliervi i letti, disfare le valigie, sistemare le vostre cose, appendere delle foto vicino ai letti. Ci vediamo dopo e buona giornata!"
Arrivano, nel frattempo, anche Mirko ed Alex. Carola, senza assolutamente farsi vedere, indica nella direzione di Alex con l'intento di farmi capire: É proprio uno del club. Io, in risposta, annuisco come per dirle: Lo so, benissimo. Non ce n'è bisogno che me lo ripeti. Lei mi fa un suo sorriso, che trasmette soddisfazione, facendomi intuire di non aver compreso il significato del mio gesto.
Un Tommaso, ancora più esultato, esclama: "FIGATA! FIGATISSIMA!"
Carola, che, nel mentre aveva già assunto una mente tattica, mi si avvicina e mi sussurra: "Cesca, corriamo subito via a sistemarci prima che le arrivino le altre a rubarci le stanze e i letti più belli."
"Ma sei impressionante!" Le rispondo, ridendo, mentre tenta di trascinarmi con il braccio.
I tre ragazzi ci guardano con aria confusa ma né io né la mia complice in affari diamo spiegazioni.
Carola, al contrario, mi ribadisce il suo concetto all'orecchio: "Andiamooo!"
È già pronta ad andarsene se non fosse che viene fermata dal mio intervento: "Mi spieghi dove vuoi andare senza valigie?"
Carola prende coscienza dalla notizia appena ricevuta e sembra morire dentro.
"Me lo dovevi per forza dire?" Si lamenta sotto allo sguardo divertito di Alex, che accenna un sorrisetto.
Ha ragione proprio la mia amica che quelle fossette non si possono non notare.
Il ragazzo viene richiamato all'attenzione da Tommaso, che ha già iniziato ad esplorare la nostra nuova dimora con Mirko e che domanda ad Alex se voglia stare in stanza con lui.
Prima di raggiungerli, però, si mostra comprensivo e si rivolge a noi: "Vi darei una mano ma penso di essere messo peggio di voi."
Lo osservo ed, effettivamente, oltre ai bagagli, ha la gravante della chitarra, come me d'altronde.
"Tranquillo, basto io ad aiutare questo caso umano." Rispondo, indicando nella direzione della ballerina, che ha ancora indosso il tutù nero dell'esibizione.
Il cantante non trattiene una risata e, dopo, raggiunge gli altri due, mentre una Carola offesa dice: "HEYYY!".
Io e la mia compare, invece, ci armiamo di pazienza, risolleviamo tutto il nostro armamentario e, a poco a poco, seguiamo i ragazzi.
Tommaso, che prende solo ora coscienza della casa, nota: "Aaaah, ma sono tutte collegate!"
Dalla cucina, che fa anche da salotto, cominciamo ad entrare in una sala con delle scalinate ed un'enorme televisione al centro ed in una serie di camere tutte con le pareti e le coperte dei letti di colore diverso, come azzurro e giallo.
"Che ne dici di qui?" Carola si ferma, in preda alla stanchezza, appoggiando le valigie a terra.
"Giallo canarino, ti prego di no." La supplico.
"Ma è così bello dai..." Insiste ma questa volta dovrà rendersi conto che non cederò facilmente.
"Non me lo stai dicendo solo perché sei già stanca di trascinare le valigie, vero?"
Lei contrae le spalle e prende a rimirare il pavimento, sentendosi improvvisamente colpevole.
"Soldato, non vuole dichiarare sconfitta per davvero adesso?" Provo ad assumere un tono il più possibile serio inutilmente.
"Il soldato ha deliberato che va benissimo anche qui per montare la nostra trincea." Ottengo in risposta.
Alex, che si trova poco più avanti, pare carpire parte del nostro discorso e rimane confuso dal gergo utilizzato. Tutta la scena deve apparirgli ancora più improbabile, perché, intanto, Tommaso aveva iniziato a correre impazzito per la casa con il telefono per andare a videochiamare la fidanzata. Alex decide di ignorare, però, il tutto e prosegue più in avanti.
"Carola" Questa volta mi riesce il tono serio ed, infatti, lei torna ad osservarmi "Prendi sti belin di bagagli ed andiamo."
Con una velocità fulminea esegue quello che ho ordinato e con passo spedito comincia ad andare su e giù per tutte le varie stanze, ispezionandole e facendo i pro e i contro di ognuna di esse. "Questa stanza è troppo lontana dai bagni", "questa ha una illuminazione più difettosa" e "questa manca dello specchio" sono alcuni dei suoi commenti. La parte più bella arriva, quando comincia a sdraiarsi sui vari letti per tastarne la morbidezza. Io, in tutto ciò, prendo nota di come Carola sarebbe potuta essere un'ottima designer di appartamenti se non avesse optato per la strada della danza. La scelta, alla fine, ricade sulla camera dal colore rosso, che, secondo la suddetta agente immobiliare, "sembra possedere tutti i requisiti necessari per essere vissuta da noi". Io fingo di prendere per normale tutto questo e mi adeguo semplicemente per potermi finalmente sistemare da qualche parte.
Prima di mettermi a trovare una sistemazione a tutto ciò che mi sono portata dietro, vado a bere un bicchiere d'acqua in cucina. Quando ritenevo di essere una persona indecisa, non avevo ancora conosciuto Carola ma, soprattutto, gli altri tre ragazzi, che, a differenza nostra, non avevano ancora scelto dove stare.
Un Alex sorridente e dallo sguardo astuto arriva in cucina, comunicando agli due suoi complici: "Oh, comunque, di là ci sono stanze molto più fighe e grandi. Che fortuna abbiamo a poterle scegliere per primi!"
Apprendo di essere entrata a far parte di una partita di Risiko, perché lui sembra aver assunto la stessa tattica della mia nuova compagna di stanza. Hanno tutti lo stesso spirito sullo stile di "Chi prima arriva meglio alloggia". Sono stata fortunata, dunque, ad avere come alleata una vera stratega.
Questo spirito contagia anche con Tommaso, che conclude la sua videochiamata con la madre, dicendo testuali parole: "Ora mamma ti devo lasciare perché devo andare a prendere le stanze belle."
Penso che mi tatuerò sul braccio questa sua affermazione.
I tre tornano alla ricerca di una camera, che rientri nei loro giusti. Quando tornano nella mia nuova stanza, mi aspetta una Carola circondata da una montagna di vestiti, appoggiati sul letti e che lei osserva con occhi terrorizzati.
"Dimmi che non devo metterli a posto veramente tutti." Lei continua a rimirare la pila affranta.
Ora vorrei avere dei suggerimenti su cosa risponderle perché io davvero non ne ho idea.
"Ma vedi tu se vuoi dormire sull'Himalaya..." Punto sull'ironia.
"Dove sono le stanze fighe?" Si sente un Tommaso, che si trova non esageratamente distante da noi.
Io e la ballerina ci guardiamo, scoppiando a ridere. Prendiamo una piccola pausa e, dopo, ricominciamo quando entra Tommaso nella nostra stanza, salutandoci: "Ciao, siamo i nostri nuovi coinquilini."
Lui ed Alex si decidono per la camera affianco alla nostra dal colore azzurro. Penso che Tommaso come vicino ci regalerà tante gioie.
"Adesso mi sento pronta a mettere il mio Himalaya nell'armadio." Afferma Carola pronta ad affrontare il mondo.
Noi ci mettiamo all'opera, cercando di dare forma alle pile di vestiti davanti a noi. Grazie al cielo abbiamo due armadi perché con la terza persona, che starà con noi e che, con tutta probabilità, sarà Serena, non avremmo saputo dove mettere tutto se fosse stato solo uno. Piano piano tiro fuori tutto ciò che ho nei miei bagagli, godendomi il trash, che proviene dalla camera a noi adiacente.
Tommaso dice per davvero: "Io ho anche un costume."
Alex esprime a parole la perplessità, che c'è in quel momento sul volto mio e di Carola: "Ma non penso che faremo il bagno..."
"Eh ma non lo so... Mia mamma ha voluto che mi portassi un costume."
A questo punto, io e Carola non ce la facciamo e ridiamo leggermente troppo forte, facendoci sentire anche dai nostri vicini.
"Oh ma che avete voi due?" Tommaso si sporge dalla porta con fare indagatorio ed Alex, curioso, spunta dietro di lui.
Noi due ci guardiamo a vicenda senza sapere bene come agire.
"Noi.. ecco... Niente." Diciamo all'unisono per, poi, riprendere a sbellicarci dalle risate.
"Dai, Tommy, andiamo." Gli propone Alex, che tenta di nascondere un sorrisetto, facendomi intuire che lui abbia compreso il motivo del nostro comportamento.
Tommaso decide di non insistere e torna nella sua stanza azzurra con l'altro cantante al suo seguito.
Quando ho finalmente terminato di mettere, tiro un sospiro di sollievo. Come due ultime operazioni, posiziono Sammy sul letto e appendo vicino al letto tre foto: una con mia sorella Fede, una con tutta la mia famiglia ed una con la mia cagnolina Lily, mio unico vero amore. Mi sembrerà di avere con me, così, sempre un pezzo di loro in quelli che mi auguro saranno tanti mesi in questo luogo.
"Fammi salutare Sammy, che non lo vedo già da un po'." Carola si siede vicino a me sul letto, prendendo in mano il mio pinguino.
Lei inizia ad oscillarlo, come se fosse un bambolotto, e va avanti in questo modo per qualche minuto. Io osservo il letto di Carola, che è di certo messo meglio di prima ma ancora in una condizione disastrosa. Sarà il caso che intervenga io o qui faremo notte.
"Va bene. Basta così o altrimenti a Sammy vieni il mal di mare." Le rubo il mio pupazzo di mano, rimettendolo sul letto "Andiamo di finire di mettere in ordine quella baraonda."
La prendo per mano ed, armandoci di santa pazienza, finiamo di mettere a posto anche gli oggetti e i vestiti di Carola. Appende anche lei una foto della sua famiglia e altre due, di cui una riguardante Parigi ed una sulle sue galline con Rosita, che domina la scena.
Dopodiché mi sdraio sul letto, completamente sfinita. Constato subito come la mia coinquilina non potesse operare una scelta migliore per i nostri lettucci.
"Vorrei poter rimanere qui in eternità." Lei sembra leggermi nel pensiero.
Mi rigiro ancora un paio di volte e successivamente decido di non sprecare il tempo a nostra disposizione per l'uso dei telefoni. Arrivo in cucina, metto su del caffé ed apro Whatsapp; mi trovo invasa da decine di messaggi da parte delle persone a me più strette, che mi chiedono come sia andata. Menomale che avevo avvisato che non mi sarei potuta far sentire per non so quanto, se la sorte mi fosse stata favorevole e mi avesse dato la grazia di concedermi un banco. Mia sorella, che è sempre stata una stalker provetta, si accorge subito che sono online e mi scrive: ALLORA SEI ENTRATA?
Non mi dà neanche il tempo di mandarle un messaggio che mi videochiama.
"RACCONTA TUTTO S U B I T O !" Mi ordina Federica.
Noto che ha i capelli biondi raccolti in un treccia e indossa una maglia della Levi's.
"Non so, in realtà, quando posso dirti ma l'importante è che tu sappia che sono entrata." Le comunico con assoluta calma, incamminandomi verso il giardino e sorseggiando il mio caffè bollente lentamente.
Lei inizia a saltellare per la casa, rendendo il video meno chiaro e urlando: "WOW! CIOÉ WOW! CIOÉ TU AD AMICI! WOW! CIOÉ WOW!"
Sono talmente concentrata su mia sorella e sul comprendere cosa mi stia cercando di riferire che, in quel momento, vado a sbattere contro qualcuno. Precisamente becco il mio naso contro la fronte di questa persona e le macchio la maglietta bianca con la mia bevanda. Già al primo giorno ho combinato un disastro.
"Ehm.. Scusa.. Io non volevo.. Cioè scusa..." Prendo a parlare senza senso come mia sorella.
Il mio telefono, che altrimenti si sarebbe sicuramente rotto, viene prontamente raccolto e salvato da questa persona.
Non voglio alzare la testa per scoprire chi sia ma mia sorella accorre in mio soccorso: "Contro chi ti sei scontrata?"
"Contro di me." Riconosco la voce di Alex, che si inquadra nella chiamata e, poi, mi passa immediatamente il telefono.
Posso scavarmi una fossa?
Federica rincara la dose e, tutta esaltata, dice: "AH MA È LUI! È uno dei belli e..."
"FEDERICA!" La riprendo, fulminandola con gli occhi.
Maledizione lei e quelle chat con Carola.
"Ci conosciamo?" Chiede Alex confuso.
Mia sorella, che si sente mortificata, decide di intervenire: "No, scusa. Ti ho scambiato per uno mio amico. Siete incredibilmente uguali."
Lui pare bersela immediatamente ed io saluto mia sorella: "Fede, ti richiamo tra non molto."
Lei non fa in tempo a ribattere che butto giù la videochiamata.
"Io davvero non so che dire. Mi dispiace. Stavo parlando con mia sorella e non mi sono accorta che tu fossi lì. Mi dispiace troppo..." Il desiderio di scappare via cresce sempre di più in me "Quanto ti devo per la maglia?"
"Quanto mi devi?" Lui scoppia a ridere.
Sento Carola nella mia testa che mi parla già delle fossette. E no, non è il momento.
"Beh, sì. Era completamente bianca ed ora questa macchia nera..." Non so nemmeno come terminare la frase.
L'unica cosa, che mi rincuora un poco, è constatare che si era levato temporaneamente la felpa, appoggiata su una sedia sotto al porticato.
"Ma laverò. È solo una macchia." Cerca di tranquillizzarmi.
Sto per offrirmi di lavargliela io, quando mi accorgo che potrebbe apparire come una richiesta strana.
"Si ma ho fatto un disastro. Lasciami almeno ripagare."
L'idea della fossa continua ad essere allettante.
Alex è rilassato e continua un po' a ridere: "Davvero tranquilla... Ti dico che non è un problema."
Io sto per ribattere quando fanno il loro ingresso in casetta Lda, Serena, Flaza, Christian e Luigi.
"Oh ma che è successo?" Domanda Serena, guardando prima Alex e, poi, me e così per altre due volte.
In men che non si dica ci raggiungono anche Tommaso, Mirko e Carola, la quale sta già ridendo sotto ai baffi per questa scena.
Io sto per aprire bocca per spiegare, quando la mia povera vittima interviene: "Storia lunga."
Il fatto viene liquidato da tutti all'istante perché sono impegnati ad abbracciarsi l'un l'altro e a congratularsi a vicenda. Io vorrei essere partecipe di quell'aria di festa generale ma, in quel momento, il desiderio di scappare via sovrasta ogni cosa. Corro in camera, buttandomi sul letto ed abbracciando il cuscino. Non riuscirò, probabilmente, più a guardare in faccia Alex d'ora in poi. Non riuscirò, probabilmente, più a guardare in faccia nessuno. Dalla vergogna mi rifugio tra le coperte e l'ultima azione, che compio, prima di addormentarmi è mandare a mia sorella suddetto messaggio: "D'ORA IN AVANTI TI È VIETATA Q U A L S I A S I CONSERVAZIONE CON CAROLA!"ANGOLO AUTRICE
Buonasera a tutti,
Eccomi qui tornata con un nuovo capitolo.
Questo è più corto e si hanno i primi passi di quella che sarà una lunga avventura.
Come vi è sembrato questo primo vero incontro?
Spero vi possano piacere anche questa volta le mie parole ma, in questo caso, soprattutto divertire.
Avete seguito oggi la puntata? Vi è piaciuto Alex?
Io l'ho assolutamente amato. Penso che su Iris abbia fatto una delle sue esibizioni migliori, se non la migliore. Cosa non è stato, poi, su I wanna dance with somebody! Si è letteralmente mangiato quel palco e il 5 della Pettinelli è immeritatissimo.
Detto questo, buona serata e ci si becca col terzo capitolo❤️
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Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]
Fanfiction"Noi siamo un unico controsenso." Lo guardo ancora una volta negli occhi. Alex sospira, avvicinandosi sempre più a me: "L'amore è un controsenso." Mi risuonano, in quel momento, le sue parole di molti mesi fa. "L'amore è quella macchia nera sul bian...