Quella macchia nera sul bianco [Alex Wyse-Amici 21]

Capitolo 23: La fine

"Avete preparato le cover, giusto?" Ci domanda Maria ad un certo punto della puntata "Avete potuto scegliere fra due temi: una era la rabbia e uno era la felicità. Ci sarà una classifica e gli ultimi due andranno in sfida. Facciamo entrare chi vi valuterà: J-ax."
Il rapper fa il suo ingresso nello studio e si alza un gran coro di applausi. Il primo, che viene fatto scendere, è Alex, che oggi indossa una camicia bianca e dei pantaloni blu.
"Lui sceglie come tema la rabbia." Comunica Maria.
Chi sa perché questa cosa non mi sorprende. Deve averne accumulata talmente tanta nelle ultime settimane da poterci scrivere un poema.

"Scrive:
Rabbia. La conosco, la sento, la scordo e, poi, ritorna.
È parte di noi. È parte di me.
È giusta solo quando impari ad usarla, quando hai la concezione di quello che rispetti intorno a te.
La rabbia spesso non va capita. Bisogna proteggerla, tenerla per mano, anche quando corre più forte di me.
Sta nel farsi tirare senza lasciare la presa perché la rabbia rimarrà sempre dentro quei pugni al muro, che non hai mai tirato."
"Wow. Belle parole." J-ax si complimenta con lui.
Wow davvero. Mi colpisce sempre la sua profondità. Mi domando se alcune di quelle parole mi riguardino o, forse, vorrei che mi riguardassero. Riuscirebbe a scordare quello che è successo tra noi? Ha avuto concezione di quello che rispetta, mentre discuteva con me? Sbaglio a cercare un motivo nel suo comportamento perché è solo una rabbia irrazionale? Il pensiero, che mi assilla di più, è che lui con me abbia già mollato la presa. Probabilmente dovrei smettere di sperare di recuperare la nostra vecchia amicizia.

Alex comincia a cantare Believer, creando la sua atmosfera intima, come fa ogni volta. Riesco a percepire la sua rabbia in ogni sua nota e ad ogni parola conferisce una sfumatura differente di quell'emozione. Il pubblico gli sta dietro, battendo le mani a tempo e cantando, dato che il brano è molto conosciuto. Il ragazzo si mangia tutto lo studio e, alla fine, viene giù tutto, metaforicamente parlando, con quel suo It rained down like. Dopodiché stacca anche il microfono dall'asta e comincia a camminare per lo studio. Sarà la mia immaginazione ma mi pare che un paio di volte mi guardi, come se volesse dedicarmi le ultime parole:

You made me a, you made me a believer, believer
You break me down, you build me up, believer, believer
È stata sicuramente la mia immaginazione.

"Sicuramente mi hai reso un believer, cioè un credente, perché si vede che hai sentito la canzone e l'hai fatta tu. Se devo trovare delle pecche, direi la pronuncia e il timing anche perché questo brano è una bestia nera ed è davvero difficile da cantare. Ha dei ritmi molto serrati ma tu sei stato molto bravo, forse solo un po' impreciso all'inizio. Per me è un sei e mezzo." J-ax gli dà il suo verdetto.
Mi trovo totalmente in disaccordo poiché Alex ha un'ottima pronuncia inglese, date le sue origini. La verità è che non si merita per niente quel voto, anche perché era pienamente dentro la canzone.
Quando ritorna al suo banco con la sua felpa alla mano, noto che si è un po' rabbuiato e ci è rimasto probabilmente male per il risultato. Nonostante quello che succede tra noi, ho ancora l'istinto di volerlo aiutare. Vorrei dirgli qualcosa ma, oltre al fatto che siamo nel bel mezzo della puntata, non penso neanche voglia parlarmi. Gli rivolgo, allora, un piccolo sorriso di conforto ma lui si gira dall'altra parte. Ecco appunto, avevo ragione.

Dopodiché è il mio turno e, mentre scendo, viene portato un piano al centro del palco.
Maria legge le mie parole sulla rabbia, mentre io prendo posto al piano:
"Rabbia.
Un sentimento che cerco spesso di fuggire ma che è sempre lì ad attendermi.
Anche se non mi piace ammetterlo, l'ho provata per molto tempo.
La provo ancora tutt'ora.
La rabbia può essere un tunnel senza fine, se ci si arrende ad essa.
Vorrei solo avere la capacità di guardarmi allo specchio e perdonarmi in modo da vivere più serenamente."
Dopodiché la conduttrice fa sapere che canto La fine di Tiziano Ferro